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Caro-energia: i termosifoni si accenderanno una settimana dopo e si spegneranno una settimana prima

In attesa del nuovo decreto di sostegno a imprese e famiglie, il Governo sta elaborando un piano di risparmi energetici che prevede anche la riduzione del periodo di accensione dei termosifoni nelle case e negli uffici

Caro-energia: i termosifoni si accenderanno una settimana dopo e si spegneranno una settimana prima

Nella ricerca di soluzioni efficaci per affrontare il caro-gas, che ieri è voltato oltre i 340 euro a MWh, il Governo sta pensando di posticipare l’accensione dei termosifoni nelle case e negli uffici in autunno e di anticiparne la chiusura alla fine della stagione invernale. E’ una delle misure al centro del piano di risparmi energetici che accompagnerà il nuovo decreto a sostegno di famiglie e imprese in gestazione in sede governativa e che forse sarà pronto già settimana prossima. Oltre al diverso calendario di aperture e chiusure dei termosifoni, il Governo chiederà anche ai privati di abbassare di un grado la temperatura nelle case e negli uffici. Ma ovviamente in primo piano ci sono i nuovi sconti per la benzina, l’offerta di pacchetti di energia a prezzi calmierati, la cig per le aziende energivore e la proroga dei crediti d’imposta per le imprese che entreranno nel nuovo decreto: la buona notizia delle ultime ore è che questi interventi dovrebbero essere possibili senza scostamenti di bilancio per effetto del buon andamento delle entrate tributarie.

CARO-GAS, DRAGHI INSISTE PER IL PRICE CAP EUROPEO E PER SLEGARE I PREZZI DELL’ELETTRICITA’ DAL GAS

Al piano di risparmi energetici sta lavorando soprattutto il ministro Roberto Cingolani che sta cercando di individuare interventi che evitino di razionamenti delle attività industriali. Ma è evidente che l’emergenza gas non è un problema solo italiano ed è per questo che il premier Mario Draghi, per primo in Europa, chiede da mesi che la Ue adotti un price cap europeo e che sleghi i prezzi dell’elettricità da quelli del gas. Novità potrebbero forse arrivare a metà settembre quando la presidente della Ue, Ursula Von der Leyen convocherà una riunione straordinaria di ministri dell’Energia per discutere “misure di emergenza specifiche”.

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