Condividi

CAMPIONATO SERIE A – L’Inter sorride, la Roma e il Milan sprofondano

I nerazzurri di Mancini battono la Roma (2 a 1) a San Siro e tornano a sognare l’Europa mentre i giallorossi di Garcia devono guardarsi dagli agguati di Lazio e Napoli che potrebbero pregiudicare secondo posto e Champions – Buio pesto per il Milan trafitto (2 a 1) dall’Udinese di Stramaccioni dopo una prestazione inguardabile

CAMPIONATO SERIE A – L’Inter sorride, la Roma e il Milan sprofondano

L’Inter gode, Roma e Milan sprofondano. E’ questa la sintesi del sabato di campionato, che metteva in palio punti pesanti per la corsa all’Europa. Come detto gli unici che possono sorridere sono i nerazzurri, ora a 4 punti dal sesto posto (in attesa di Fiorentina-Cagliari, ore 18), mentre i giallorossi vedono a rischio pure il terzo. Già, perché se questa sera il Napoli battesse la Sampdoria (ore 20.45) si porterebbe a sole due lunghezze in classifica. Altro che testa a testa con la Lazio (attesa dal match contro il Chievo, ore 15): Garcia rischia di essere risucchiato in zona Europa League, il che, viste le premesse di inizio stagione, sarebbe un vero e proprio fallimento.

 Capitolo a parte per il Milan, uscito con le ossa rotte dal confronto con l’Udinese. I rossoneri non hanno più niente da dire e il ritiro punitivo imposto da Inzaghi (fino a mercoledì, giorno del match contro il Genoa) sa tanto di atto dovuto nei confronti dei tifosi. Ma andiamo con ordine e partiamo dalla sfida di San Siro. Di fronte si trovavano Inter e Roma, fino a qualche anno fa rivali per lo scudetto.

 Tempi lontani perchè oggi gli scenari sono molto diversi, eppure lo spettacolo non è mancato. Merito anche dei due allenatori, cultori di un calcio offensivo e votato alla ricerca del gol: Mancini sceglie Hernanes trequartista alla spalle della coppia Palacio-Icardi, Garcia risponde con il tridente Ibarbo-Totti-Gervinho. E’ l’Inter a entrare meglio in partita e al 15’ viene premiata. Hernanes, ex laziale dal dente avvelenato, controlla dal limite dell’area e, di sinistro, spedisce alle spalle di De Sanctis, per lo splendido gol dell’1-0. La Roma prova a reagire e pochi minuti dopo avrebbe la palla del pareggio, ma il destro di Ibarbo si stampa sul palo.

 Il match, seppur flagellato di errori tecnici da una parte e dall’altra, è divertente ma per vedere un altro gol bisogna aspettare la ripresa. Al 62’ Ranocchia perde una palla pericolosa in uscita, Pjanic ringrazia e serve Nainggolan in profondità: il belga calcia di prima intenzione e fredda Handanovic con un destro imparabile. Manca mezzora e, ora più che mai, entrambe le squadre vogliono vincere. Mancini inserisce prima Kovacic al posto di Brozovic, poi Shaqiri per Guarin, passando così a un 4-2-3-1 offensivo che diventa ancor più a trazione anteriore con l’ingresso di Podolski per Gnoukouri. Garcia, che già aveva sostituito Totti, risponde con Iturbe, che va a prendere il posto di Pjanic. E’ l’Inter a giovare di più delle mosse del suo allenatore: all’88’ Podolski serve Icardi, l’argentino gira attorno a Manolas e batte De Sanctis con un rasoterra ravvicinato (2-1).

 Nel recupero ci sarebbe addirittura spazio per il terzo gol, ma Podolski s’incarta su se stesso sprecando così l’assist di Shaqiri. Il risultato comunque non cambia: l’Inter batte la Roma, con inevitabili conseguenze di classifica per entrambe. “Non rimprovero nulla alla mia squadra, avremmo potuto persino vincere – le parole di Garcia. – Paghiamo alcuni errori difensivi, la prestazione però è stata buona, nulla a che vedere con quella di domenica scorsa contro l’Atalanta. Non voglio che la squadra si abbatta, la classifica non è compromessa. Ora non ci resta che vincere mercoledì contro il Sassuolo”. Toni opposti in casa Inter, dove dopo settimane di buio si vede finalmente un po’ di luce. “Abbiamo fatto una buona partita, non era facile battere la Roma – l’analisi di Mancini. – La classifica è migliorata ma restano i rimpianti per i punti persi contro Cesena e Parma. Comunque credo che questa possa essere una settimana importante”.

 La corsa all’Europa dei nerazzurri ripartirà da Udine (martedì sera), proprio sul campo che ha decretato il fallimento del Milan. Imbarazzante il 2-1 del Friuli, non tanto per il risultato quanto per la prestazione, forse la più brutta dell’intera stagione. I rossoneri hanno subito l’Udinese dall’inizio alla fine, mostrando un atteggiamento apatico e irritante, ben lontano dai proclami lanciati da Inzaghi alla vigilia. E non a caso il tecnico, solitamente molto “comprensivo” con i suoi giocatori, ha deciso di mandare tutti in ritiro fino alla partita contro il Genoa.

 “Abbiamo sbagliato tutto, chiedo scusa ai tifosi e al presidente – le sue parole. – Sono molto arrabbiato e deluso per l’atteggiamento dei miei, ma quando una squadra gioca così il primo colpevole è l’allenatore. Non mi sarei mai aspettato un simile calo di voglia e di forza, ci giocavamo l’Europa e la dignità ma in campo si è vista solo l’Udinese. Per fortuna mercoledì si gioca e potremo riscattarci, andrà in campo solo chi mostrerà attaccamento verso la maglia”.

 Lo sfogo ci sta tutto perché al Friuli si è visto un Milan davvero disastroso, tante che lo 0-0 di fine primo tempo era già oro colato. Ma l’impasse non poteva durare molto e infatti, al 58’, Pinzi portava in vantaggio l’Udinese sugli sviluppi di un corner. Inzaghi tentava di svegliare i suoi inserendo Cerci ma i friulani trovavano il raddoppio con Badu, bravo a sfruttare l’assist di Guilherme e a battere Diego Lopez (75’). Il gol di Pazzini (88’) serviva giusto per le statistiche: a fare festa infatti era Stramaccioni, tornato alla vittoria dopo 4 pareggi e 2 sconfitte. 

Commenta