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Cambridge Analytica non è scomparsa: si è riciclata

DAL BLOG LA CASA DI PAOLA – Il fallimento della società è stato pilotato per mettere al sicuro un tesoro pronto di nuovo a essere usato – La società-madre dove sarebbero stati trasferiti i dati si chiama Emerdata

Cambridge Analytica non è scomparsa: si è riciclata

La società al centro dello scandalo mondiale basato sulla scoperta di come si creano fake news e soprattutto come si fanno pesantemente deviare attraverso Facebook 87 milioni di voti di ignoranti verso partiti populisti e nazisti, non è fallita. E adesso vi raccontiamo per punti alcuni fatti inquietanti, molto molto pericolosi, soprattutto per l’industria europea e non solo per i cittadini.

1- La società del consigliere di Trump, il Bannon (che poi ha litigato con il suo boss perché non abbastanza di destra), ha comunicato la liquidazione di Cambridge Analytica, e lo ha fatto negli Stati Uniti pur essendo una società inglese e già questo è un primo  fatto molto strano.

2- Il 2 maggio ha comunicato infatti di metter fine ad ogni attività sia in Usa che in Inghilterra e questo anche per quanto riguarda la casa madre,la SCL Elections (Si, è vero, si parla di “Elezioni”, più chiaro di così!!). Il motivo: l’insolvibilità. Balle colossali. La società era di proprietà di un ricchissimo miliardario americano di stampo violentemente reazionario che dedica tempo e risorse solo a certi “scopi”.

3- La richiesta di liquidazione sembra essere una comodissima pietra tombale su un verminaio che rimane vivo, di proprietà di questi personaggi.-Il NewYorkTimes e altri quotidiani si sono però chiesti: dove sono andati a finire i dati, i trucchi, le manipolazioni? E tutti i profili psicologici degli ignoranti che sono stati così facilmente influenzati? Nulla di meglio di un fallimento pilotato per metter via al sicuro un tesoro pronto di nuovo a essere usato. Cosa che nelle ultime elezioni in Europa è stato fattoIn tantissimi modi e con tantissime società e  centri di “informazione”.

4- La società-madre dove sarebbero stati “trasferiti”-secondo Business Insider e numerosi altri media- è Emerdata e questo  per un rebranding di Cambridge Analytica e di SCL Group che  ha visto altri precedenti in particolare per società di mercenari Usa  come  la Blackwater che per le gravi violazioni commesse durante le guerre in Iraq, chiuse e riaprì sotto il nome di XE. E tra Emerdata e XE in comune sono stati trovati personaggi e attività. Funzionari ad altissimo livello di Cambridge Analytica sono dentro la Emerdata. Di più la ex Blackwater ha contatti con società europee (si, europee, di ogni stato europeo….) per interscambi di mercenari e non solo.

5- La nuova Cambridge Analytica è Emerdata? Emerdata –secondo alti funzionari che vi hanno lavorato e che hanno a lungo lavorato in Cambridge Analytica venendone poi via-aveva ed ha per core business il trattamento in diversi modi di dati e soprattutto di dati sensibili riguardanti, tra l’altro, importanti società europee, in particolare quelle con centri di ricerca e con forte propensione all’export, in concorrenza con quelle americane. Non solo: le società europee titolari di brevetti sono sempre state -e sono anche ora-attentamente “seguite” e analizzate tramite anche modalità di navigazione extra Google ed extra motori di ricerca  per così dire normali. Emerdata era ed è legata alla rete di Bannon.

6- Le bugie di Mark Zuckerberg. I funzionari e gli esperti europei che hanno partecipato all’audizione in Parlamento del 22 maggio di Mark Zuckerberg hanno commentato pesantemente le mancate risposte e le bugie che il proprietario di facebook (e WatsApp, Instagram eccetera) ha sfoderato con una incredibile faccia tosta. Per esempio ha detto che controlla solo il 6 per cento del mercato della pubblicità digitale su internet. No, è il 18 per cento. La balla più grave riguarda i milioni di Shadow profiles raccolti fuori dai siti ufficiali, che forniscono la massa di informazione più consistente per pilotare opinioni, decisioni elettorali e altro. E che vengono forniti in continuo con “interscambi” ai big delle telecomunicazioni mondiali. Si è rifiutato di rispondere su un argomento così “pesante”. E si è rifiutato di rispondere ad altre domande dicendo che non aveva più tempo. Non era vero, il tempo l’aveva.

Fonte: La casa di Paola

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