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Cambiale finanziaria, novità in arrivo

In commissione Finanze della Camera due proposte di legge che modificano la durata, ampliano la casistica dei soggetti autorizzati ad emetterle e introducono agevolazioni tributarie.

Cambiale finanziaria, novità in arrivo

Ci sono novità in arrivo sul versante della cambiale finanziaria. Ne sta discutendo la commissione Finanze della Camera, che mercoledì riprende l’esame di due proposte di legge il cui intento è migliorare la fruibilità di questi strumenti (disciplinati peraltro da una legge del ’94), considerati mezzi di finanziamento alternativo ai normali canali di approvvigionamento di capitale.

La cambiale finanziaria è un titolo di credito caratterizzato dall’essere emesso in serie, all’ordine, con durata ben delimitata (minimo tre mesi) in cui la girata è senza garanzia, al fine di evitare azioni di regresso. In base alla vigente normativa possono emettere cambiali finanziarie le società e gli enti con titoli negoziati in un mercato regolamentato, nonché le società non quotate, a condizione che le emissioni siano assistite da garanzia (in misura non inferiore al 100% del loro valore di emissione) rilasciata da soggetti vigilati o dalla società Servizi assicurativi del commercio estero (SACE) Spa.

Le due proposte all’esame della commissione Finanze di Montecitorio modificano la durata delle cambiali finanziarie. La durata minima passa da tre mesi ad un mese, mentre la scadenza massima è portata a sessanta mesi (in uno dei due disegni di legge) o a trentasei mesi (nell’altra proposta) dalla data di emissione, rispetto alla durata massima attuale di dodici mesi. Una delle due proposte, inoltre, elimina la previsione secondo cui le cambiali finanziarie possono essere emesse in serie, in quanto tale previsione costituirebbe un ostacolo alle emissioni a medio termine con titoli a scadenza diversa, che potrebbero essere necessari per configurare un piano di ammortamento dell’operazione finanziaria.

Vengono poi individuati in dettaglio i soggetti autorizzati ad emettere le cambiali finanziarie. In particolare, sono: a) le società per azioni ed enti con titoli negoziati in un mercato regolamentato; b) le società per azioni che abbiano acquisito una valutazione sulla classe di rischio dell’emissione da parte di una società di rating che corrisponda ai requisiti di professionalità e di indipendenza; c) le società per azioni, qualora le emissioni siano assistite da garanzia in misura non inferiore al 100 per cento del loro valore di emissione, rilasciata da una banca o dalla società Servizi assicurativi del commercio estero (SACE) Spa; d) le società a responsabilità limitata, se sottoscritte da investitori professionali o direttamente collocabili presso altri soggetti, qualora le emissioni siano assistite da garanzia in misura non inferiore al 100 per cento del loro valore di emissione, rilasciata da una banca o dalla SACE Spa.

Entrambe le proposte all’esame della commissione consentono la dematerializzazione delle cambiali finanziarie, a condizione che l’emittente si avvalga di una banca o di un intermediario finanziario, ovvero anche della società Monte Titoli Spa. Viene previsto infine un regime tributario agevolato per le cambiali finanziarie. In particolare, si intende incentivarne la diffusione, assoggettandoli ad un’imposta sostitutiva con aliquota agevolata del 12,50 per cento.

 

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