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Calciomercato, ultimi squilli: Chiesa alla Juve, Smalling alla Roma

L’arrivo finale di Chiesa dalla Fiorentina completa il mercato sontuoso della Juve – In extremis la Roma ritrova Smalling – Le ultime operazioni di Inter e Milan – Bakayoko è del Napoli – Il dopo Chiesa a Firenze

Calciomercato, ultimi squilli: Chiesa alla Juve, Smalling alla Roma

Il botto finale l’ha fatto la Juve. L’acquisto di Chiesa (prestito oneroso biennale, 3 milioni subito e 7 l’anno prossimo: i restanti 40 + 10 di bonus verranno pagati nel 2022), unito alle cessioni di Douglas Costa al Bayern Monaco e De Sciglio al Lione (entrambi in prestito), permette alla Signora di completare quasi interamente il suo mercato.

Quasi, perché Paratici avrebbe voluto prendere anche uno tra Emerson Palmieri e Marcos Alonso, rinforzando così un comparto terzini ancor più sguarnito dell’anno scorso, ma alla fine non ci è riuscito. Del resto il sistema tattico di Pirlo prevede esterni a tutta fascia, gente come Cuadrado, Alex Sandro, Bernardeschi e, appunto, Chiesa, senza dimenticare Kulusevski, il cui ruolo non è ancora del tutto chiaro.

L’altra grande operazione di giornata è il ritorno di Smalling a Roma, conclusasi proprio a ridosso del gong finale per 15 milioni più 5 di bonus. L’inglese si rimette così la maglia giallorossa abbandonata, suo malgrado, alla fine dello scorso campionato, quando il Manchester United pretese di riaverlo per la final eight di Europa League. Roma attivissima anche sul fronte cessioni con le partenze di Perotti (Fenerbahce) e Kluivert (Lipsia): la partenza dei due esterni, però, non è bastata per arrivare a El Shaarawy, bloccato dalla burocrazia cinese.

Giornata in chiaro-scuro anche per l’Inter, che dopo aver piazzato Joao Mario allo Sporting Lisbona (prestito secco con ingaggio pagato interamente dai portoghesi) e rescisso il contratto con Asamoah, sperava di “liberarsi” pure di Nainggolan. L’accordo con il Cagliari però non è stato trovato: troppa distanza tra le parti sulla valutazione del Ninja, che resta così a disposizione di Conte almeno fino a gennaio. Per quanto riguarda le entrate, la giornata nerazzurra s’è limitata al solo Darmian (prestito con obbligo di riscatto), mentre per Moses e Gervinho (proposto al Parma uno scambio con Pinamonti) non c’è stato nulla da fare.

Chiusura di mercato totalmente in bianco invece per il Milan, che non è riuscito a regalarsi il difensore centrale richiesto da Pioli. Maldini ha tenuto aperte tre piste fino al tardo pomeriggio: Simakan dello Strasburgo, Kabak dello Schalke 04, Rudiger del Chelsea. Alla fine però, complici le ristrettezze imposte da Elliot, il dt rossonero ha dovuto alzare bandiera bianca, concludendo la campagna acquisti senza squilli finali. In uscita invece da segnalare la cessione di Laxalt al Celtic, tra l’altro prossimo avversario in Europa League.

Torna in Italia Bakayoko, ma non al Milan: il francese raggiunge Gattuso a Napoli con la formula del prestito oneroso (2 milioni + parte dell’ingaggio). Un bel colpo che va a completare una rosa anche troppo ricca: Milik e Llorente, infatti, sono rimasti a libro paga, nonostante non rientrino più da tempo nel progetto azzurro. Ceduti invece Younes (Eintracht Francoforte), Ounas (Cagliari), Ciciretti (Chievo) e Luperto (Crotone), tutti con la formula del prestito.

Per il resto tante operazioni da segnalare, a partire da una Fiorentina scatenata dopo la cessione di Chiesa: Commisso ha deciso di sostituirlo con Callejon, svincolatosi dal Napoli al termine della passata stagione. A rinforzare la Viola anche Barreca dal Monaco e il difensore Martinez Quarta dal River Plate, mentre Piatek è rimasto solo un sogno. Colpi pure per il Verona, dove è arrivato Nicola Kalinic a titolo definitivo dall’Atletico Madrid, per il Torino, che ha regalato a Giampaolo una punta (Bonazzoli dalla Sampdoria) e un trequartista (Gojak dalla Dinamo Zagabria), per l’Udinese, che ha preso Deulofeu dal Watford e per il Sassuolo, che ha chiuso la sua campagna con il centrocampista del Marsiglia Maxime Lopez.

Ma l’operazione più costosa di giornata è quella tra Manchester United e Atalanta, con il giovanissimo Traoré passato a Old Trafford per 30 milioni più 10 di bonus: affare incredibile se si pensa che l’attaccante ha giocato solo 24 minuti in Serie A. Evidentemente i Red Devils hanno deciso di investire sul reparto avanzato visto che, oltre al baby ivoriano, hanno preso anche Cavani (biennale da 10 milioni a stagione).

Colpi offensivi anche per Bayern Monaco e Psg, che si sono regalati Choupo Moting e Moise Kean, quest’ultimo seguito a lungo dalla Juventus. Ora il mercato può andare in archivio, con la consapevolezza che, in fondo, le date contino poco: le trattative, infatti, non si fermano mai…

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