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Calcio e diritti tv: multa Antitrust per le partite italiane all’estero

Dal 2008 tre società hanno fatto cartello per spartirsi i diritti internazionali di Serie A, Serie B, Coppa Italia e Supercoppa Italiana – Oltre alla Lega Calcio, sono state danneggiate tutte le squadre

Calcio e diritti tv: multa Antitrust per le partite italiane all’estero

Dopo la multa a Sky, che ha ridotto l’offerta in Italia a causa dello sbarco di Dazn, l’Antitrust torna a occuparsi dei diritti tv per le partite di calcio. Stavolta nel mirino dell’Autorità sono finite le gare per l’assegnazione dei diritti internazionali, cioè la possibilità di trasmettere fuori dall’Italia i Campionati di Serie A e B, la Coppa Italia e la Supercoppa Italiana.

Secondo le indagini dell’Antitrust, basate anche su alcuni documenti della Procura di Milano, fin dal 2008 queste gare sono state viziate da un accordo segreto e illegale fra tre società – MP Silva, IMG e B4 Capital – che si sono spartite la torta violando le regole sulla concorrenza.

In sostanza, i tre operatori non hanno formulato autonomamente le proprie offerte economiche per i diritti tv, ma si sono messi d’accordo in modo da ridurre la spesa al minimo. Il più classico dei cartelli, sanzionato dall’Antitrust con una multa da 67 milioni di euro complessivi.

Nel comunicato dell’Autorità si legge che le tre società “hanno coordinato il proprio comportamento e, a seguito dell’assegnazione, hanno ripartito i ricavi derivanti dalla successiva rivendita all’estero dei Diritti TV per le competizioni organizzate dalla Lega”.

La vittima in questa storia non è solo la Lega Calcio, che bandiva le gare, ma l’intero movimento calcistico italiano, perché tutte le squadre dei Campionati di Serie a e B incassano una fetta degli introiti prodotti dalla vendita dei diritti internazionali.

L’Antitrust sottolinea che “l’ultimo ciclo di gare, avviato successivamente all’intervento dell’Autorità, ha registrato un incremento di valore”.

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