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Sky: multa da 7 milioni dall’Antitrust per il pacchetto Calcio

Due le violazioni commesse da Sky: non aver informato chiaramente i clienti che quest’anno avrebbero potuto vedere meno partite e non aver dato la possibilità ai propri abbonati di scegliere liberamente se mantenere oppure no il pacchetto Calcio dopo le variazioni causate dall’arrivo di Dazn.

Sky: multa da 7 milioni dall’Antitrust per il pacchetto Calcio

Una multa da 7 milioni di euro ai danni di Sky. Lo ha deciso l’Antitrust che comunica di aver chiuso l’istruttoria avviata contro Sky Italia. Due le violazioni del Codice del Consumo accertate dall’Autorità Garante per la concorrenza.

Secondo Antitrust, Sky non avrebbe fornito ai clienti, vecchi e nuovi, notizie chiare sul contenuto del pacchetto Calcio per la stagione 2018/2019, lasciando intendere che nulla fosse cambiato rispetto alla stagione precedente e che gli abbonati potessero continuare a vedere tutte le partite della serie A e di serie B come accadeva in precedenza.

Come ben si sa però da quest’anno non è più così. Tre partite del campionato di serie A e tutte le partite di serie B sono visibili su Dazn e gli abbonati Sky, per poterle vedere, sono costretti a contrarre un nuovo abbonamento con la piattaforma streaming di Perform, pagando 9,99 euro al mese in più, oppure hanno la possibilità di integrare l’app Dazn direttamente nel proprio pacchetto, pagando 7,99 euro in più al mese. Al contrario, nonostante il numero di partite visibili sia notevolmente calato, il prezzo dell’abbonamento è rimasto identico.

“Il consumatore appassionato di calcio – spiega l’Antitrust in una nota – in assenza di informazioni che veicolassero immediatamente e con la dovuta rilevanza i contenuti dell’offerta e in particolare le limitazioni sul numero di partite disponibili (7 su 10 per ciascuna giornata di campionato), sarebbe potuto facilmente incorrere nell’errore di ritenere compreso nel pacchetto Sky Calcio l’intero campionato di calcio di serie A, assumendo così una decisione di natura commerciale che non avrebbe altrimenti preso, ossia l’attivazione dell’abbonamento a tale servizio per la stagione calcistica 2018/19”.

La seconda violazione accertata dall’Autorità riguarda invece l’esercizio da parte di Sky di una pratica aggressiva che avrebbe comportato un “condizionamento indebito” nei confronti degli abbonati Sky Calcio. Questi ultimi hanno dovuto subire una riduzione del 30% delle partite di serie A visibili sulla tv satellitare e la cancellazione dell’intero torneo di serie B senza “poter assumere liberamente una decisione in merito al mantenimento o meno del pacchetto”.

Non solo. “Gli abbonati a tale servizio – continua l’Antitrust – sono stati costretti a scegliere tra due possibilità, entrambe svantaggiose, ossia la prosecuzione degli addebiti, tra l’altro in misura invariata, nonostante il contenuto diverso e ridotto del pacchetto rispetto a quello originariamente scelto, oppure il recesso dal contratto a titolo oneroso, con il pagamento di penali e/o la perdita di sconti e promozioni connessi alle offerte con vincolo di durata minima”.

Questi i motivi che hanno spinto l’Autorità Garante della Concorrenza a comminare a Sky la multa, salata, da 7 milioni di euro.

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