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Btp record e spread in calo. Borsa: banche e gestito sugli scudi

Le notizie positive dall’Atlantico sono un buon viatico per i listini europei – E Piazza Affari guida la corsa delle Borse a metà giornata – In vista Azimut e Banca Generali – Riparte Fca. Fuori dal Ftse Mib continua il rally di Mps – Contrastata Astaldi dopo l’emissione del bond

Anche stamane Piazza Affari guida la corsa delle Borse europee, sostenute dalla prospettiva di una fine della disputa sui commerci tra Stati Uniti e Cina. L’indice di Milano avanza alle 12,40 dello 0,6% circa oltre i 19.900 punti. Positivi anche Francoforte e Parigi +0.3%, piatta Madrid. Londra sale di mezzo punto.

A favorire il mercato italiano contribuisce l’esito positivo dell’asta a medio termine. Sono stati collocati tutti i titoli a tassi in calo e a fronte di una richiesta in forte crescita. I tre anni sono stati aggiudicati allo 0,99%, il rendimento più basso dal maggio 2018. Tutto esaurito anche per i Btp a 7 anni; a fronte di una domanda pari a 3,987 miliardi di euro sono stati collocati tutti i 2,25 miliardi di euro offerti con un rapporto di copertura pari a 1,38, sui minimi dal 13 settembre dello scorso anno. I rendimenti sono scesi al 2,26% rispetto al precedente 2,35%.

Poco mosso il Btp decennale a 2,84%, già salito al 2,87% prima dell’asta.Lo spread cala a 265 punti.

E’ rientrato l’effetto della notizia del mancato richiamo di un bond ibrido da parte di Santander che aveva condizionato il comparto bancario nelle prime battute.

In grande evidenza le banche. Monte Paschi +3,58% sale dopo l’intervista all’Ad Marco Morelli che ha parlato anche di possibili aggregazioni come elemento decisivo per lo sviluppo della banca nel medio periodo.

Stabile Banco Bpm +0,07% dopo il rally dei giorni scorsi successivo al verdetto Bce sui requisiti Pillar 2 dello Srep di 25 punti base. Citi alza il giudizio a Buy. Unicredit +1,76%, si prepara a cedere 2,5 miliardi di euro di crediti in sofferenza, in modo da ridurre ulteriormente l’esposizione agli NPL, 7,7% a fine anno. Più cauta Intesa Sanpaolo +0,3%. Berenberg taglia il target price a 2,2 euro.

Si mettono in luce anche le società del risparmio gestito. Guida la corsa Azimut +3,44%. Banca Generali +2,5%. Anima +2,3%. Fineco Bank +1,8% è ai massimi da ottobre.

L’euro è poco mosso a 1,131 su dollaro, dopo la pubblicazione del dato sulla produzione industriale nella zona euro. Nei 19 paesi, in dicembre si è registrato un calo dello 0,9% mese su mese, contro il -0,4% stimato dal consensus.

Sterlina in lieve calo su dollaro a 1,288, alla vigilia del voto del Parlamento sulle ultime proposte di Theresa May riguardante la Brexit. Si apprezza la corona svedese, dopo che la banca centrale ha confermato la volontà di procedere con un altro rialzo dei tassi nella seconda parte dell’anno. Si pensava che la Riksbank lasciasse cadere il tema.

Il petrolio tipo Brent è scambiato stamattina a 63,3 dollari il barile, in rialzo dell’1,3%, ieri ha chiuso con un guadagno dell’1,5%. Stamattina il segretario generale dell’Opec, Mohammad Barkindo, sollecita i membri dell’organizzazione a rispettare gli impegni sui tagli alla produzione.

Eni +0.70%. Saipem +1,6%.

Nel giorno in cui esce di scena un’altra famiglia del made in Italy, Trussardi, che cede il controllo a un fondo ma non la gestione operativa (secondo lo schema già adottato per Versace), Moncler avanza dello 0,9%.

Riparte Fiat Chrysler+1,3%. Brembo +2%. Bene anche Atlantia +0,87%. Abertis ha raggiunto un accordo con Red Electrica per la cessione dell’89,7% di Hispasat per 949 milioni euro.

Una boccata d’ossigeno per Astaldi che dopo un avvio brillante flette a – 1,05%. La società ha emesso un bond super senior secured da 75 milioni, sottoscritto integralmente da soggetti affiliati a fondi gestiti da Fortress Credit Corporation . Salini Impregilo intanto si prepara a farsi avanti con un piano di rilancio basato su un aumento di capitale d 250 milioni di euro, ma pare che le banche non gradiscano.

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