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Btp, record di richieste. Bond e Bitcoin, scintille

L’effetto Draghi fa volare i Btp con un boom di richieste – Bitcoin al record – Il petrolio spinge i titoli del settore – Mercati a due velocità

Btp, record di richieste. Bond e Bitcoin, scintille

Bitcoin, Spac, opzioni, debito ad alto rendimento, futures sulle materie prime. E c’è spazio anche per le azioni, pur frenate da tanta concorrenza. Sotto la spinta della liquidità, destinata a moltiplicarsi con il prossimo piano di stimoli di Biden, si moltiplicano sui listini le occasioni speculative, così come i rischi. Ma, almeno per ora, la paura è sotto controllo: negli Usa sale il numero dei vaccini e si respira aria di ripresa. Più cauta l’Asia, complici le vacanze cinesi per il Capodanno Lunare. Ma anche l’Oriente contribuisce alla grande euforia che ha investito tutti i mercati.

Sale Hong Kong (+0,5%), che contende il titolo di Nasdaq d’Asia a Shenzhen. Nelle ultime trenta sedute la media giornaliera è stata pari a 25 miliardi di dollari, contro dieci miliardi nello stesso periodo di un anno fa. Hong Kong vale oggi quattro volte gli scambi di Londra e circa il 60% del Nyse.

Stamattina, il Nikkei di Tokyo è in calo dello 0,7%. Frenano anche il Kospi di Seul (-1,1%) e il BSE Sensex di Mumbai (-0,5%).

I future di Wall Street sono poco mossi. Ieri il Nasdaq (-0,34%) ha toccato un nuovo massimo storico, ma nell’ultima parte della seduta è stato frenato dal rialzo dei tassi di mercato. Dow Jones +0,22%. Piatto l’S&P 500 (+0,06%).

A distinguere la seduta è stato il forte aumento dei rendimenti dei T-bond, schizzati ai massimi dal febbraio 2020 a 1,13%. Le aspettative di una ripartenza dell’inflazione rendono sempre più ripida le curva dei tassi d’interesse: il differenziale tra il due anni ed il dieci anni è salito ieri sui massimi degli ultimi tre anni a 119 punti base. Ad avvantaggiarsene sono i bancari, sacrificati immobiliari e utility.

UN ERRORE COSTA 500 MILIONI A CITIBANK, EQUIVOCO SU CLUBHOUSE

Non mancano, come sempre nei momenti d’euforia, gli episodi curiosi. A Wall Street è crollato il titolo Ehang Holding, un costruttore cinese di droni che secondo la società di ricerca Wolfpack ha messo in piedi un discutibile sistema di autopromozione del titolo, basato su informazioni non veritiere sulla propria attività.

In rally ClubHouse Media, che fino al mese scorso si chiamava Tanjji Healthcare e valeva pochi centesimi di dollari: ieri il titolo ha chiuso a 27 dollari. C’è il dubbio che molti abbiano comprato pensando sia la società della app di eventi online Clubhouse, che non è quotata. ClubHouse Media, con sede nella città cinese di Nanning, nel comunicato di inizio anno che annuncia il cambio di nome, dice di volersi dedicare alla fornitura di servizi di marketing per gli influencer.

Un errore materiale costerà a Citi mezzo miliardo di dollari. Il giudice di New York, pur riconoscendo che la Banca ha effettuato un pagamento che non doveva ai creditori di Revlon, non potrà richiedere indietro i soldi.

WARREN BUFFETT INVESTE 4 MILIARDI IN CHEVRON

Grandi protagonisti, complici inflazione e grande freddo, le materie prime a partire dal petrolio.

Il Brent del Mare del Nord guadagna lo 0,2%, a 63,5 dollari il barile. Il crollo delle temperature in tutto il Nord America ha provocato un calo della produzione, da circa 11 milioni di barili al giorno: si sarebbe scesi in questi giorni a 7,5 milioni di barili. Il più grande giacimento shale del Nord America, Permian Basin, è fermo.

Chevron, che aveva chiuso in rialzo dello 0,7%, a mercato chiuso, è salita del 3% sulla notizia dell’ingresso del fondo di Warren Buffett nel capitale: la Berkshire Hathaway ha una quota da 4,1 miliardi di dollari. Lo stesso soggetto, si è appreso, ha costruito una partecipazione in Verizon da 8,6 miliardi di dollari e ha ridotto la quota in Apple.

L’altro grande protagonista è stato il mondo delle criptovalute.

UN BITCOIN VALE QUANTO UN CHILO D’ORO

È solo questione di tempo. Il bitcoin vale ormai quasi un chilogrammo d’oro. Ieri per la prima volta il valore della criptovaluta ha superato i 50 mila euro (50.600) salvo poi chiudere a 49.452 comunque con un progresso del 3% in giornata e del 72% da inizio 2021. Al contrario, l’oro ha chiuso in ribasso per il quarto giorno consecutivo, spiazzato dalla risalita dei rendimenti dei Treasury Note statunitensi: Da inizio anno la perdita dell’oro, ieri a 57.600 euro al chilo, è intorno al -5%.

A rendere probabile il sorpasso è l’atteggiamento del mercato, dove molti potrebbero imitare l’esempio di Tesla che ha fortemente investito in Bitcoin. Nelle mani delle corporations Usa, sostenute dalla massiccia immissione di liquidità, ci sono almeno quattromila miliardi di dollari. Microstrategy, una società di software che ha in cassa bitcoin per 3,5 miliardi dollari (di cui 2,3 miliardi in plusvalenze) ha annunciato la volontà di emettere un bond per 600 milioni con l’obiettivo di comprare altri bitcoin. Intanto, prendono il volo i titoli delle “miniere” di criptomonete e delle relative blockchain: Silvergate Capital, Riot Blockchain e Marathon Patent registrano guadagni tra l’8 e il 21%.

BTP A VALANGA: 134 MILIARDI DI RICHIESTE ALL’ASTA

Le borse europee si concedono una pausa nella lunga corsa, anche se non mancano i segnali di fiducia. Anzi, la propensione al rischio resta molto, alta come dimostra l’ottimo dato dell’indice Zew, che misura l’umore di imprenditori e analisti tedeschi. In gennaio è cresciuto a 71,2 punti, da 61,8 precedenti. Stime 59,2 punti.

Ma il segnale più eloquente dell’ottimismo arriva ancora dal mercato obbligazionario italiano, in pieno effetto Draghi. Il premier presenterà alle 10 di oggi in Senato il programma di governo e chiederà la fiducia.

Prima delle 13 di ieri, giornata di offerta di titoli a 10 anni, erano piovute offerte per 110 miliardi, un record assoluto. In realtà, se si tiene conto anche dell’offerta a 30 anni, l’emissione ha attratto ordini per oltre 134 miliardi di euro, che poi si sono ridotti a causa di un’ondata di vendite sul T-bond a poco oltre 82 miliardi: rispettivamente oltre 65,5 miliardi (da oltre 110) per la tranche più breve e a oltre 16,6 da oltre 24 per la seconda.

LO SPREAD SCENDE A 90, DIMEZZATA LA FORBICE CON LA SPAGNA

Il Tesoro ha fissato il rendimento della tranche a 10 anni a 4 punti base (dagli 8 iniziali) sul tasso del Btp con scadenza aprile 2031 e quello della tranche a 30 anni indicizzata a 22 punti base (da 27 iniziali) sul tasso del Btpei settembre 2041.

Lo spread sul Bund tedesco è in area 90 punti base, 68 punti rispetto la Francia, 26 sulla Spagna e 37 sul Portogallo. Secondo Luca Cazzulani di Unicredit, lo spread è destinato a ridursi fino a 75 bp o anche a 50 se, come suggeriscono diverse analisi, sui titoli italiani arriveranno tra i 50 e i 90 miliardi di investimenti.

In sole tre sedute l’effetto Draghi ha intanto dimezzato la forbice con i Bonos spagnoli, che potrebbe esser presto azzerata.

Secondo Citi, se il governo riuscirà a spendere i soldi del Recovery Fund, il rendimento del Btp di avvicinerà di molto a quello del Bund.

SEGNANO IL PASSO LE BORSE EUROPEE: PIAZZA AFFARI -0,69%

Più modesta la giornata dei listini azionari. Piazza Affari ha terminato le contrattazioni in rosso, con una performance del -0,69%, a 23.440,8 punti.

Francoforte perde lo 0,32%, nonostante il buon dato sulla fiducia nell’economia. Galleggia Parigi (+0,1%) nel giorno del brillante debutto di Technip Energies (+40%), che riunisce le attività di ricerca e di engineering del gruppo petrolifero. Piatta Londra (-0,09%). Perdite più consistenti a Madrid (-0,58%).

SOTTO TIRO LE UTILITIES: ENEL -1,9%

“Good company. Good stock. Good time to buy” è il titolo del report che Ubs ha dedicato ieri ad Enel (-1,91%), confermando il rating buy e target price di 10 euro, nonostante la stagione negativa delle utility, frenate dal parallelo aumento dei rendimenti obbligazionari. Non è solo il colosso guidato da Francesco Starace, titolo difensivo per eccellenza, a pagare il cambio di umore degli investitori. In rosso chiudono A2a (-2%) ed Hera (-1,65%). Male anche Italgas (-1,93%).

Realizzi anche sulle banche, in particolare su Bper (-1,46%). In controtendenza solo Mps (+1,25%), dopo la debolezza della vigilia.

FUOCHI D’ARTIFICIO SU SARAS (+13,7%), SALE SAIPEM

Copione diverso per i petroliferi. Fuochi d’artificio su Saras che ha fatto segnare un balzo del 13,7% e ha chiuso le contrattazioni a quota 0,729 euro. Il titolo nell’ultimo mese ha guadagnato circa il 20%. A sostenere l’avanzata è il protocollo d’intesa siglato con Enel Green Power per costruire un impianto di idrogeno verde in Sardegna che rifornirà la raffineria di Sarroch. L’elettrolizzatore avrà una capacità da 20 MW, un impianto di dimensioni rilevanti per il segmento dell’idrogeno verde.

In testa all’indice principale Saipem (+1,61%). Positiva anche Tenaris (+0,16%). Eni -0,48%.

EQUITA PROMUOVE NEXI

Giudizio buy anche per Nexi (+0,7%). Ad emetterlo è stato Equita sim, che ha recentemente ribadito il rating buy con target price a 18 euro. Per gli analisti, “la nuova società, irrobustita dall’acquisizione scandinava è in grado di produrre una crescita organica del fatturato ed ebitda anche prima delle sinergie£.

In terreno positivo anche Cnh (+0,67%), Stellantis (+0,72%) e Campari (+0,73%).

NOMINE, L’ORA DELLE SCELTE PER TIM E OPEN FIBER

Ore decisive per i futuri assetti di Tim e di Open Fiber. Domani si terrà un consiglio d’amministrazione di Telecom Italia per definire una rosa di nomi, oltre quello del presidente Salvatore Rossi e dall’ad Luigi Gubitosi, tra cui scegliere i dieci consiglieri appoggiati dal management per il rinnovo del cda da votare all’assemblea del 31 marzo. Questa lista non sarebbe ancora definita e potrà essere perfezionata solo dopo un nuovo consiglio Tim previsto per martedì 23.

Prima di quella data, ovvero lunedì 22, sta invece per essere convocato un consiglio di amministrazione straordinario di Cassa Depositi e Prestiti, a cui dovrebbe seguire a stretto giro un cda di Cdp Equity per decidere che fare sia su Tim sia su Open Fiber.

IL FISCO SI ACCORDA CON MASI PER L’USO DELLA PATENT BOX

Da notare Alerion (+2,71%): Banca Akros ha avviato la copertura con rating buy e prezzo obiettivo a 16,50 euro.

In evidenza anche Alkemy (+5,26%), in scia ai giudizi positivi degli analisti dopo i risultati preliminari 2020. Sull’Aim, denaro su Masi Agricola (+0,75%) dopo l’accordo preventivo con l’Agenzia delle Entrate sull’uso del Patent box.

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