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Btp, oggi il D-Day. AT&T-Time Warner, via libera

Dopo il boom di richieste di Bot, oggi l’asta dei Btp sarà un altro test cruciale per il Tesoro in attesa delle mosse di Draghi – Negli Usa il via libera del giudice federale alla fusione megagalattica tra AT&T e Time Warner (che controlla la Cnn) sconfessa Trump e l’Antitrust ma infiamma tlc e media – Intesa-BlackRock: accordo vicino per Eurizon

Btp, oggi il D-Day. AT&T-Time Warner, via libera

Donald Trump si gode il trionfo mediatico di Singapore, ma incassa una bruciante sconfitta in patria. Il giudice federale ha sconfessato il veto che l’Antitrust, appoggiato con veemenza dal presidente, che si era opposta fusione tra AT&T (+1,3% nel dopo Borsa) e Time Warner +5%, che controlla l’odiata Cnn.

L’operazione, da cui nascerà un colosso che oggi pesa a Wall Street 275 miliardi di dollari, avrà grosse conseguenze sull’industria dei media e, più in generale sul futuro delle operazioni di M&A. Già si profila uno scontro all’arma bianca tra Comcast -4,3% e Walt Disney -1.8% sulla sorte di Fox +7%. Ma sono in fibrillazione tutti i big delle tlc in attesa di un’ondata di merger tra operatori telecom e fornitori di contenuti per contrastare l’avanzata nel settore di Amazon e Google. Sprint ha messo a segno un rialzo del 2,8%, Cbs +4,6%, Discovery + 4,1%, Viacom +4,3%.

Tutto questo è avvenuto in serata, perché la notizia è arrivata dopo la chiusura di Wall Street, poco mossa durante la seduta ufficiale in attesa delle comunicazioni sui tassi (scontato l’aumento di un quarto di punto) che la Fed annuncerà stasera alle 20 (ora italiana). Il Dow Jones ha chiuso piatto, il Nasdaq invece è salito (+0,6%).

Il cross euro dollaro è piatto a 1,174. Il rendimento del bond decennale degli Stati Uniti è a 2,96%.

Tesla ha chiuso in rialzo di oltre il 3%. Il padrone Elon Musk ha scritto ai dipendenti che sta per disfarsi del 9% della forza lavoro, il taglio dovrebbe colpire soprattutto gli impiegati, ai quali verranno date azioni e un salario aggiuntivo “significativo”.

Il Giappone, alle prese con una drammatica carenza di forza lavoro, ha deciso di aprire le frontiere a 500.000 migranti in arrivo dall’Asia. Il dollaro si apprezza a 110,7 su yen, massimo delle ultime tre settimane. La Borsa del Giappone è in rialzo dello 0,5%.

L’effetto della stretta di mano tra Trump e Kim non ha impressionato i mercati. In Cina, l’indice CSI300 dei listini di Shanghai e Shenzen è in calo dello 0,7%, Hong Kong (-0,6%). Crollano le azioni di Zte (-38%) dopo l’accordo con le autorità Usa che permetterà al gruppo di riprendere gli acquisti di componenti essenziali per il business. L’azienda dovrà pagare 1,4 miliardi di multa e sostituire l’intero vertice, colpevole di aver fatto affari in Iran e Corea del Nord.

Ha provocato qualche apprensione, la decisione di stanotte della banca centrale cinese, di modificare le norme sulle somme che i soggetti stranieri qualificati ad operare nel Paese possono espatriare.

Il petrolio Brent è in calo a 75,6 dollari il barile (-0,4%). Bloomberg scrive che la Russia ha intenzione di chiedere agli altri produttori dell’Opec di tornare ai livelli di produzione dell’ottobre del 2016, con un graduale incremento da iniziare quest’estate.

A Piazza Affari sale Eni +0,3%. Banca Akros ha invece aumentato il target price da 17 a 18,5 euro (rating “buy”). Saipem -1,9%.

EUROPA “FERMA” IN ATTESA DI DRAGHI

Si indeboliscono nel finale i listini europei in attesa delle riunioni delle banche centrali.

Milano +0,15% ha chiuso comunque in terreno positivo a quota 22.119. Circa 2,4 miliardi di euro il controvalore degli scambi, in calo rispetto ai quasi 3 miliardi di lunedì).

Hanno fatto peggio gli altri mercati del Vecchio Continente. Nel complesso però Piazza Affari se la cava meglio di Francoforte -0,02%; Londra -0,37%; Parigi -0,38%.

Si moltiplicano i problemi per l’Unione Europea, già alle prese con i dazi Usa. E’ esplosa ieri, alla vigilia del vertice tra i due Paesi, il conflitto tra Italia e Francia, divise sulla gestione dei migranti. ll divieto di attracco della nave Aquarius in un porto italiano deciso dall’Italia “fa vomitare”, ha detto il portavoce del presidente francese Emmanuel Macron. Il governo italiano ha risposto accusando Parigi di “ipocrisia facendo riferimento alla linea assunta dal governo francese sui migranti economici e sui controlli alla frontiera con l’Italia.

L’INDICE ZEW AI MINIMI DA 5 ANNI

In questa cornice peggiora il sentiment dell’economia. L’indice tedesco Zew che misura gli umori delle imprese  è sceso ai minimi da cinque anni (-16,1 punti a giugno rispetto ai -8,2 di maggio). “La recente escalation dello scontro commerciale con gli Stati Uniti, nonché i timori sul nuovo governo italiano hanno lasciato il segno sull’outlook della Germania”, ha detto Achim Wambach, presidente dell’istituto Zew. Per questi motivi, aggiunge l’esperto, “l’industria tedesca ha registrato dati peggiori del previsto per quanto riguarda le esportazioni, la produzione e gli ordini”. Poco mossi anche i cambi: l’euro per tutta la seduta ha navigato sotto la soglia di 1,18 dollari sopra la quale aveva chiuso la vigilia: vale 1,1784 dollari.

BOOM DI RICHIESTE PER I BOT. OGGI IL D DAY PER I BTP

Ancora in tensione il mercato del debito. Al termine di una seduta in ripresa, grazie anche all’esito dell’asta Bot, il mercato ha registrato nel finale una brusca frenata: lo spread Btp/Bund a 10 anni ha chiuso attorno a 240 punti base dopo essere sceso fino al minimo di 224.

  • E’ tornato sopra l’1% il tasso del Btp a 2 anni (giugno 2020) che in tarda mattinata era sceso al di sotto di questa soglia portandosi al minimo da 5 giugno. Alle 17,30, il tasso del 2 anni scambiava a 1,05% da 1,14% della chiusura di lunedì.
  • In mattinata il Tesoro ha collocato ieri i 6 miliardi di Bot a 12 mesi (su 6,5 in scadenza) al rendimento di 0,550%, massimo da maggio 2014, in forte rialzo rispetto all’ultima asta (-0,361%).
  • La richiesta è stata fortissima: il bid-to-cover (1,95) è il secondo più alto dal 2012 a oggi, tanto più significativo se confrontato con quello dell’odierno collocamento di titoli a 12 mesi spagnoli (1,59). A questi prezzi la carta italiana è assai apprezzata.
  • Oggi il Tesoro offrirà tra 4,25 e 5,75 miliardi di euro in quattro titoli: Btp a 3, 7 e 30 anni oltre all’off-the-run settembre 2046.
  • Alla vigilia, sul mercato grigio, il tasso del Btp scadenza aprile 2021 scambia a 1,21% da 0,07% (massimo da febbraio 2014). Il rendimento del Btp a 7 anni (maggio 2025) vale 2,50%, in netto rialzo rispetto a 1,34% di metà maggio.
  • Il titolo a 30 anni, scadenza marzo 2048, scambiava a 3,58% dal 2,88% di metà aprile (si tratterebbe del massimo da ottobre 2014).

INTESA-BLACKROCK, L’ACCORDO SU EURIZON È VICINA

Il comparto bancario ha consolidato i guadagni messi a segno con il balzo di lunedì (+5,8%), grazie all’afflusso di ordini d’acquisto nel pomeriggio. A fine seduta l’indice di settore ha chiuso in equilibrio: + 0,08%, un filo sotto lo Stoxx europeo +0,18%.

Poco mossi i big: Unicredit +0,33%, Intesa +0,06%. Dal Financial Times è arrivata la conferma che le trattative per la cessione del 10-20% della controllata Eurizon a Blackrock sono in dirittura d’arrivo.

FINECO, LA MIGLIOR BLUE CHIP, CARIGE VENDE SOFFERENZE, BANCA IFIS VOLA

Nel gestito ha preso il volo FinecoBank +5%, la miglior blue chip. Ma, al di fuori del Ftse Mib, spicca anche il balzo di Banca Ifis (+5,6%) che in due giorni ha recuperato oltre il 10% dopo i ribassi delle scorse settimane.

Banca Carige invariata conta di chiudere entro giugno la cessione di un primo pacchetto inadempienze probabili. “Abbiamo alcune offerte con cui siamo pronti a chiudere entro giugno: tre o quattro, per cento milioni. Sulle altre operazioni, più grandi, ci prendiamo un po’ più di tempo per gestire il processo” ha detto l’ad Paolo Fiorentino. In vendita c’era un pacchetto di inadempienze probabili da 500 milioni; l’obiettivo è quello ci concludere la cessione dell’intera partita entro l’autunno.

Deboli le assicurazioni: Generali -0,4%, UnipolSai -1,3%.

VOLA ITALGAS ALLA VIGILIA DEL PIANO 2024

Tra le società di pubblica utilità, Atlantia +1%. Bene anche A2A in salita dell’1,64%: la multiutility si è ritirata dalla gara per gli asset solari messi in vendita da Terra Firma in Italia.

Italgas +2,9% in attesa della presentazione oggi del piano al 2024. Kepler Cheuvreux (buy, prezzo obiettivo a 5,3 euro) si aspetta una crescita annua del dividendo del 4%.

Tim -0,2% non ha reagito all’accordo sindacale sulla solidarietà. Il titolo resta sotto quota 70 centesimi, in attesa di vedere se e come verrà realizzata l’operazione di scorporo della rete.

MONCLER TORNA AI MASSIMI, CAMPARI “OUTPERFORM”

Da segnalare ancora:

  • Moncler +0,86% ha completato il recupero completamente del ribasso della scorsa settimana.
  • Avanza Campari +1,51% :  Raymond James ha alzato il prezzo obiettivo a 7,1 da 6,8 euro, confermando la raccomandazione “outperform” dopo aver partecipato a un roadshow con il management.
  • Cnh Industrial +0,35%: Kepler Cheuvreux resta positiva e ribadisce il rating “buy” e il target price a 14,5 euro.

AIM: BANCA IMI PREMIA TRIBOO

Nel resto del listino:

Svetta Banca Intermobiliare con un balzo del 10,95%.

Nuovo strappo di Carel +4,24 che si aggiunge al balzo a doppia cifra del debutto.

Sull’Aim brilla Triboo +13,9%: Banca Imi ha confermato la raccomandazione “buy” e il prezzo obiettivo a 3,7 euro.

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