Incuranti del prossimo aumento dei tassi europei e confortate dall’aspettativa di una frenata morbida dell’economia degli Stati Uniti nel corso del 2023, le borse del Vecchio continente salgono e si portano sui massimi da oltre un anno. Meglio di tutte fa Piazza Affari: l’indice Ftse Mib, ad un passo da quota 27.50, tocca i massimi dal gennaio 2022.
I mercati azionari rispondono così ai segnali di nuovi rialzi a breve anticipati da madame Lagarde e ribaditi dal Bollettino economico della Bce che per giunta auspica il ritiro “al più presto” dei sostegni pubblici all’energia. Le obbligazioni, in parte, si adeguano al segnale: il Bund tedesco tratta a a 2,45%, il Btp sale a 4,32%. Ma il sentiment prevalente è stato interpretato da Fabio Panetta. Il membro italiano della Bce si è spinto a sostenere che entro l’anno l’inflazione dell’area euro può scendere sotto il 3%. Se così fosse, gli attuali prezzi di mercato offrirebbero buoni margini di guadagno nei prossimi mesi.
In questa cornice i listini europei, da almeno dieci anni meno brillanti dei cugini Usa, si affermano stavolta come motore della ripresa. Ancora una volta la più tonica è Parigi, sostenuta dai conti di Orange +4,8% e di Airbus. Francoforte replica con l’exploit di Commerzbank + 7,5%. Ma non mancano i temi forti anche a Milano. Anzi.
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Piazza Affari ai massimi: Tenaris vola, Pirelli tratta l’uscita dei cinesi
Fa scintille Tenaris +10% alle 13. La società del gruppo Rocca ha presentato conti eccellenti con un Ebitda margin schizzato al 31% (da 20,9) che permetterà la distribuzione di ulteriori dividendi per 401 milioni dopo l’acconto di 201 pagato a novembre. Ma più ancora impressiona l’ottimismo dell’azienda sulle prospettive di mercato: Tenaris avrà un ruolo leader nei prossimi investimenti del Golfo del Messico.
Non meno calda la partita Pirelli. Il titolo della Bicocca mette a segno un rialzo poco sopra il 5% dopo che Ieri pomeriggio Bloomberg ha lanciato la notizia che Sinochem sta pensando alla potenziale vendita della sua quota del 37% in Pirelli (si parla di una valutazione di 6,5 euro). Tra i potenziali acquirenti spicca Camfin, oggi azionista al 14,1%. Marco Tronchetti Provera ha già ottenuto l’Ok degli altri soci di rilievo, Intesa ed Unicredit, per incrementare la quota. Operazione complessa perché si tratta di non superare la soglia dell’Opa (il 25%). L’operazione potrebbe perciò coinvolgere Brembo +0,46% che già controlla il 5% di Pirelli. Sarebbe un passo importante per il consolidamento del settore automotive sotto tensione per le novità imposta dalle nuove regole sull’auto elettrica.
Ben impostate le banche: Intesa ed Unicredit salgono diun punto e mezzo circa. Tonica Banca Mps +3%: Moody’s ha migliorato i rating, con un aumento di due notch per il ‘long-term deposit rating’ e di tre notch per il ‘long-term senior unsecured rating’.
Da segnalare Campari +1,6% sostenuta dagli ottimi risultati della francese Pernod Ricard. “I numeri del gruppo francese -si legge nella nota quotidiana di Intesa sostengono la nostra visione positiva sulla società che che renderà noti i risultati 2022 la prossima settimana”.
Debole Interpump -1,25% nonostante i buoni risultati 2022 e l’outlook incoraggiante sul 2023 che hanno spinto alcuni broker ad alzare il target price (con ‘buy’ confermato per Akros ed Equita).