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Borse oggi 26 giugno: Mosca per ora non spaventa i mercati e Bce a consulto sui tassi

Dopo il tentato golpe di sabato, a Mosca tutto tace e i mercati stanno a guardare. Convegno annuale dei banchieri centrali a Sintra in Portogallo

Borse oggi 26 giugno: Mosca per ora non spaventa i mercati e Bce a consulto sui tassi

A Mosca tutto tace. E le Borse stanno a guardare. I future sul petrolio, in aumento nei primi scambi della notte, registrano ora solo un modesto rialzo (+0,4%) rispetto a venerdì. Il rischio geopolitico non si riflette per ora sulle attese dei mercati finanziari: l’Europa sembra destinata ad aprire in rialzo mentre i futures di Wall Street sono in terreno positivo.

La banca di Basilea: tassi alti a lungo

In attesa di segnali più chiari su quel che sta accadendo ad Est, gli operatori tornano ad interrogarsi sullo stato di salute dei mercati alla vigilia del giro di boa di fine giugno. Sorprende il buon stato di salute dei listini azionari capaci di reggere attorno ai massimi nonostante la stretta delle banche centrali.

Per il Comitato di Basilea, massimo organismo di vigilanza bancaria, la diagnosi è severa: “i tassi – si legge nel rapporto annuale – dovranno restare più alti e più a lungo di quanto i mercati credono”. “Ma ormai ci siamo quasi”, dice il vicepresidente della Bce Luis de Guindos, parlando del livello dei tassi, argomento di cui si parlerà nell’annuale convegno dei banchieri organizzato da oggi a mercoledì nella splendida fortezza medievale di Sintra in Portogallo.

Indici della fiducia in Germania e nell’Eurozona

I mercati finanziari cercano nei dati una bussola per orientare le prossime mosse. In Europa riflettori accesi stamane sull’indice tedesco della fiducia Ifo, previsto in discesa. Domani sarà reso noto l’indice della fiducia dei consumatori di Italia e Stati Uniti, mercoledì sarà il turno di Francia e Germania, e giovedì dell’Eurozona.

Future dell’indice EuroStoxx 50 +0,2%. Venerdì il FtseMib di Milano ha perso lo 0,7%, -1,6% la settimana. Da inizio anno il guadagno è del 15,6%.

Stamane vanno in pagamento le cedole di Unieuro (0,49 euro) DigiTouch (0,25 euro) e il dividendo trimestrale di Stm (0.06 euro).

Btp sotto il 4%, la destra trionfa in Grecia

Le obbligazioni godono di buona salute. Il Bund decennale tratta a 2,35% da 2,49% di venerdì mattina. BTP decennale a 3,97% da 4,12% di venerdì mattina, spread 162 pb. Il future sul decennale italiano ha messo a segno la terza settimana positiva delle ultime quattro, spingendo il rendimento al di sotto del 4% per la prima volta da febbraio.

Le elezioni del nuovo Parlamento in Grecia si sono concluse domenica con la vittoria del partito Nuova Democrazia del premier uscente Kyriakos Mitsotakis.

Euro in lieve apprezzamento a 1,091, +0,1%.

Oggi vertice Italia/Francia/Germania sull’industria

Oggi i ministri dell’Economia di Italia, Francia e Germania saranno a Berlino per definire una politica industriale comune. Al centro del trilaterale ci sarà il tema della decarbonizzazione e dell’indipendenza europea negli approvvigionamenti.

Test a Wall Street sulla tenuta del Nasdaq

A Wall Street venerdì l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0,8%, -1,4% la settimana. Primi segnali di difficoltà per il Nasdaq (+36% da inizio anno) che ha chiuso a -0,4% la settimana, la prima in rosso dopo otto ottave di rialzo.

Da alcuni mesi ormai, però, sono meno di dieci super-titoli a guidare la risalita della borsa americana. Amazon, Alphabet, Tesla, Microsoft, Apple, Meta e Nvidia valgono da soli un rialzo di quasi il +12% dell’S&P500 da inizio anno.

Barclays: l’IA è ancora un affare

Gli strateghi di Barclays hanno scritto in una nota che “qualsiasi correzione dei titoli legati all’intelligenza artificiale è un’occasione di acquisto poiché le valutazioni non sono eccessive, nonostante gli incredibili guadagni di quest’anno.

L’S&P500 (4.381) registra un bilancio settimanale in rosso dello 0,6% a sua volta difende il supporto a 4.200 punti.

Mercoledì la Fed renderà noti i risultati degli stress test annuali delle banche.

Debole l’Asia, ma Tokyo recupera

Le borse dell’Asia Pacifico sono miste nel finale di seduta, ha recuperato quasi completamente il ribasso iniziale il Nikkei di Tokyo, appena sotto la parità nel giorno della pubblicazione di alcuni dati sull’andamento del settore servizi: i prezzi alla produzione sono saliti in maggio dell’1,6%, la stessa variazione del mese precedente.

L’Hang Seng di Hong Kong segna un lieve calo. La borsa di Shanghai, rimasta chiusa per festività sia giovedì che venerdì, ha riaperto stanotte: l’indice CSI 300, che incorpora anche la performance delle società quotate a Shenzhen, perde lo 0,7%. Lo yuan cinese si indebolisce e scende sui minimi degli ultimi sette mesi.

Il Kospi di Seul è in rialzo dello 0,5%. S&P ASX200 di Sidney -0,4%. BSE Sensex di Mumbai in calo dello 0,2%.

Poco mossi oro e Bitcoin

Oro a 1.925 dollari. Apre in timido rialzo, allontanandosi dai minimi degli ultimi tre mesi, favorito dagli acquisti a protezione degli asset più rischiosi guidato dalle tensioni in Russia. Nell’arco degli ultimi cinque giorni ha perso l’1,9% per effetto delle dichiarazioni da falco di parecchi banchieri centrali.

Bitcoin (30.255 dollari) apre poco mosso, dopo aver portato a termine la miglior settimana da tre mesi (+15%) sull’aspettativa dell’avvio di iniziative nel mondo cripto da part dei nomi più solidi della finanza mondiale. Intanto è arrivato un altro duro attacco (non è il primo) al mondo cripto da parte di Fabio Panetta, membro dell’Executive Board della BCE. In un discorso a Basilea ha detto che i cripto-asset sono stati promossi come alternative decentralizzate che promettono servizi finanziari più resilienti. Tuttavia, la realtà non è all’altezza di quella promessa. La tecnologia blockchain alla base dei cripto-asset può essere “estremamente lenta, ad alta intensità energetica e non sufficientemente scalabile” ha affermato, sottolineando che “la praticità dei cripto-asset per le transazioni quotidiane è bassa a causa della loro complessa gestione e della significativa volatilità dei prezzi”.

Mediolanum, la famiglia Doris pronta a salire

Maire Tecnimont ha annunciato sabato di essersi aggiudicata due contratti dal valore di circa due miliardi di dollari relativi all’espansione petrolchimica della raffineria SATORP in Arabia Saudita.

Banca Mediolanum: se gli eredi di Silvio Berlusconi volessero ridurre la loro quota nella banca, pari al 30%, la famiglia Doris comprerebbe una quota del 3-4%, salendo al 43-44%, mentre il resto potrebbe andare sul mercato, l’ad Massimo Doris ha dichiarato a MilanoFinanza di sabato. Doris ha anche detto che una volta conclusi i passaggi legali sul testamento di Berlusconi, è possibile venga stilato un nuovo patto di sindacato con gli eredi, e ha aggiunto che vedrebbe “volentieri un Berlusconi nel cda”.

Safilo: l’accordo di licenza con Jimmy Choo non sarà rinnovato alla sua scadenza naturale di fine anno.

Tim: Elisabetta Romano, Chief Network Operations & Wholesale Officer di Tim, è stata nominata presidente della controllata Sparkle al posto di Alessandro Pansa passato nel Cda della capogruppo.

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