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BORSE OGGI 2 GENNAIO: mercati prudenti dopo l’anno nero di azioni e bond. Wall Street oggi ferma

Il nuovo anno di Borsa si apre all’insegna della massima cautela e il primo segno negativo arriva dalla Cina dove l’industria manifatturiera registra il terzo ribasso consecutivo

BORSE OGGI 2 GENNAIO: mercati prudenti dopo  l’anno nero di azioni e bond. Wall Street oggi ferma

Sarà un anno difficile per tutti, ammonisce Kristalina Georgeva, direttrice generale del Fondo Monetario: metà della Ue andrà in recessione, andrà meglio in Usa. La Cina? I primi dati confermano il pessimismo del Fondo. L’indice PMI manifatturiero cinese ha registrato in dicembre il terzo ribasso consecutivo, scendendo a 47 da 48, il calo più forte dal febbraio del 2020. Nel discorso di fine anno, il presidente Xi Jinping ha ammesso che la pandemia non è ancora stata debellata.

Date le premesse non stupisce la cautela che domina in vista della riapertura delle piazze finanziarie, comunque orfane dei listini Usa e della stessa Cina.

Future piatti in Piazza Affari, sale l’Eurostoxx

La prima seduta del 2023 si dovrebbe aprire a Piazza Affari intorno alla parità, il future dell’indice EuroStoxx50 segna un rialzo dello 0,2%. Il future del Dax di Francoforte è invece in lieve ribasso.

L’obbligazionario riparte dopo l’anno più nero a causa dell’esplosione dell’inflazione e delle drastiche contromisure prese dalle banche centrali. Il future sul Treasury decennale ha perso il -19,20%, Bund tedesco -22%, Btp -25%.

La Corea apre l’anno in rosso. Sale Mumbai

  • Poche le piazze asiatiche aperte. Mancano all’appello Giappone, Australia, Singapore, Hong Kong e Thailandia. La borsa della Corea del Sud perde lo 0,3%, dal rialzo di quasi l’1% di avvio seduta. Le esportazioni della Corea del Sud sono scese del 9,5% del 2022, Le autorità di Seul hanno annunciato una serie di restrizioni agli ingressi dalla Cina, Sale Mumbai + 0,3%. 
  • Sui mercati delle valute, l’euro tratta a 1,070: ieri la Croazia è diventato il ventesimo paese della zona euro.
  • Lo yen si apprezza a 130,9. Il cross è sui minimi da quest’estate, in calo dello 0,2%, dal -1,3% della scorsa settimana.

Petrolio: un anno d’oro per Aramco ed ExxonMobil

  • Chiusi i mercati dei future sulle commodities. Il Brent ha terminato il 2022 con un aumento del 10,0% in dollari, dopo essere cresciuto del +50% nel 2021, mentre il West Texas Intermediate (WTI) è cresciuto del +6%, dopo un +55% nel 2021. 
  • Ieri il gigante saudita Aramco ha iniziato l’anno alla Borsa di Riyad in rialzo dello 0,9%. Exxon Mobil +78,5% di nuovo oltre i 100 dollari è stato uno dei pochi titoli vincenti della borsa Usa.

Inflazione: in vista la reazione di Lane (Bce)

Questa settimana, in Eurozona, il focus sarà sull’inflazione di dicembre: il dato è in agenda venerdì mattina. Nello stesso giorno il capoeconomista della Bce, Philip Lane, disegnerà nuovi scenari alla luce delle nuove informazioni acquisite dalla Bce. Sempre sullo stesso filone, la prossima settimana sono attesi con interesse dagli operatori una serie di dati sull’inflazione in Europa: giovedì 5 l’Istat diffonderà i dati preliminari dei prezzi al consumo a dicembre in Italia. Nei prossimi giorni, pubblicano i dati anche Germania e Francia. 

Dagli Usa: minute Fed, dato sul lavoro e Ces

Mercoledì 4 gennaio, con la pubblicazione delle minute dell’ultima riunione della banca centrale Usa di dicembre potranno arrivare nuove indicazioni sull’orientamento futuro dei tassi. Ma il dato Usa più importante in uscita venerdì riguarda l’occupazione, il più rilevante in vista delle decisioni della Fed.  Mercoledì saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione di dicembre nella quale 17 dei 19 partecipanti hanno previsto un tasso di fine ciclo (terminal rate) oltre il 5%. Infine, da menzionare anche l’ISM manifatturiero (mercoledì) e servizi (venerdì), entrambi attesi in calo secondo il consenso raccolto da Bloomberg.

Sul fronte societario i riflettori sono già concentrati sui dati dell’ultimo trimestre: i conti di JP Morgan usciranno la prossima settimana.

Si tiene in settimana il Ces, la rassegna di Las Vegas sulla tecnologia. Partecipano 2.800 aziende (480 cinesi), contro 4.400 di un anno fa, a conferma del bilancio amaro del settore nel 2022. 

Snam-Eni: al via il gasdotto con l’Algeria. Anima rinnova il Cda

Anima Holding ha comunicato nel fine settimana che prosegue la partnership con il Gruppo Crédit Agricole Italia (CAI), in continuità con il precedente accordo con il Credito Valtellinese (Creval). La revisione si è resa infatti opportuna a seguito della fusione per incorporazione in CAI di Creval. L’accordo mantiene la durata originaria a tutto il 2027.

Snam ed Eni. Si sono avverate le condizioni per realizzare la partnership sui gasdotti Algeria-Italia; il closing è previsto entro metà gennaio.

Mooney, società di pagamenti che fa capo ai gruppi Intesa Sanpaolo e ad Enel, partirà con il suo servizio di telepedaggio entro il primo semestre 2023.

Gefran. La controllata Gefran Siei Drives Technology ha concluso un accordo con WEG Automation Equipment per la vendita del relativo ramo d’azienda cinese per 2,98 milioni di euro, su un totale complessivo dell’accordo per la cessione del Business Azionamenti pari a 23 milioni di euro.

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