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Borse: la Francia non spaventa Piazza Affari, che a metà giornata è il miglior listino d’Europa

La Borsa di Milano, dopo un avvio in ribasso, inverte la tendenza e, a metà giornata, guadagna lo 0,6% risultando il miglior listino d’Europa – Spread sotto quota 390 ed euro in recupero – Spiccano Bpm e Diasorino – Riparte Ferragamo – Positiva la Snam – Il caso Juve: vince sul campo e perde in Borsa per i premi che deve pagare ai campioni

Borse: la Francia non spaventa Piazza Affari, che a metà giornata è il miglior listino d’Europa

LA FRANCIA NON SPAVENTA PIAZZA AFFARI +0,63%

PIACE IL PIANO BPM E LO SHOPPING DI DIASORIN

Le Borse scendono. Anzi no. A dimostrazione che la staffetta parigina era ormai nell’aria e digerita nei recenti ribassi. I mercati, perciò, non ripetono lo scivolone di 15 giorni fa, dopo il primo turno di voto: dopo il forte ribasso iniziale, si e così assistito ad un lento ma costante recupero. A Milano l’indice FtseMib segna addirittura un rialzo dello 0,63%, a quota 14.005 (aveva aperto con -2%), Parigi (-0,14%) è ad un passo dalla parità, Francoforte arretra dello 0,73%, Madrid -0,32%. La Borsa di Londra è chiusa per festività.

La variabile impazzita non è, dunque, Parigi, ma Atene, dove si è registrato il vero terremoto elettorale: la Borsa greca precipita (-9%), in parallelo con il tracollo di Nuova Democrazia e Pasok, già protagonisti incontrastati della scena politica, ridotti al 32% e sotto di un pelo (149 seggi su 300) dal minimo sindacale per governare. Il presidente della Repubblica greca ha convocato per oggi pomeriggio alle 15,00 il leader del partito conservatore Nuova Democrazia, Antonis Samaras, per affidargli il compito di formare il nuovo esecutivo. 

L’euro, comunque, recupera dai minimi, sotto quota 1,30, ed è scambiato a 1,3019 contro il dollaro. 

Lo spread fra il Btp decennale e il Bund sale a 386, sotto la barriera dei 400 punti sfiorata nelle prime battute. 
  
Tra le banche, Popolare Milano sale  del 4,93%, sull’onda delle anticipazioni sul prossimo piano industriale (2.000 esuberi e fusione di Banca Akros nella capogruppo). Unicredit sale dello 0,96%, quasi inaviata Ubi +0,08%. Anche negative Intesa -0,9%, MontePaschi -0,77%, Banco Popolare-2,51%. 

Fra i titoli industriali, Fiat riduce il ribasso a -0,31%, Fiat Industrial -0,44%. Pirelli guadagna +06,4%,
Eni scende dello 0,31%, al contrario di Enel +0,1%, Telecom Italia +0,54%. 
Positiva 
Snam +0,52%, in evidenza A2A +3,02%.

In forte rialzo Diasorin (+6,05%) con il titolo a 21,9 euro. Il gruppo della diagnostica ha annunciato l’acquisizione di alcune attività della società finlandese NorDiag nel campo della diagnostica molecolare e in particolare nell’estrazione del Dna e del Rna.

Riparte Ferragamo (+2,98%), che ha in pratica assorbito lo scivolone della scorsa settimana dopo aver toccato i massimi. Cucinelli -0,5%.

Stupisce il pesante ribasso della Juventus, scivolata fino a cedere il 5,66%. Ma nell’ultima settimana il titolo aveva guadagnato complessivamente il 17,5% e nell’ultimo mese si era apprezzato del 35%.

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