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Borse Ko con l’inflazione record ma Tim vola. Il petrolio sale dopo l’accordo sull’embargo alla Russia

I dati sull’inflazione in Italia e Europa a livelli record frenano le Borse europee. Frena anche il future Nasdaq. Cina e embargo russo spingo il petrolio al rialzo. Allunga Saras, exploit di D’Amico

Borse Ko con l’inflazione record ma Tim vola. Il petrolio sale dopo l’accordo sull’embargo alla Russia

La spada di Damocle dell’inflazione incombe sempre più minacciosa sulle sorti della finanza europea alle prese con il caro energia che sta però contagiando altri comparti della spesa. L’indice dei prezzi nei 19 Paesi della zona euro è balzata all’8,1% a maggio, in rialzo dal 7,4% di aprile, alimentando così le tensioni sull’ormai inevitabile aumento dei tassi, di cui ha parlato anche il governatore Ignazio Visco. “Il rialzo – ha detto – dovrà procedere con gradualità data l’incertezza delle prospettive economiche”.

E’ la tesi della presidente della Bce Christine Lagarde e del capo economista Philip Lane che propone un aumento di 25 punti (più un secondo a settembre). Altri banchieri chiedono interventi più rapidi e robusti. I governatori delle banche centrali di Austria, Olanda e Lettonia si sono espressi a favore di un aumento dei tassi di 50 punti base a luglio.

Borse Ko a causa dell’inflazione record

In questa cornice arretrano i listini del Vecchio Continente: perde colpi Milano -0.68%, fanno peggio le altre piazze principali. Sale solo la borsa di Londra, FTSE100 +0,20%, sostenuta dai big delle materie di base.

A spingere al rialzo i prezzi contribuisce l’impennata del petrolio, tornato ai livelli di inizio marzo a 124 dollari nella versione Brent. Il gas naturale europeo sale del 3% a 92,50 euro. Gazprom ha annunciato di aver interrotto completamente le forniture di gas all’olandese GasTerra, che si è rifiutata di pagare in rubli il gas consegnato ad aprile in rubli.

Corrono i rendimenti dei titoli di Stato. Il decennale italiano sale al 3,08%. Nelle aste di stamane i tassi sono saliti ai massimi dal novembre 2018. La terza tranche del Btp dicembre 2032 è stata assegnata per 2,5 miliardi di euro con un rendimento lordo di 3,10% rispetto a 2,78% di fine aprile.  Il Btp a 5 anni è stato collocato ad un tasso pari a 2,16% (rispetto a 1,91% del mese scorso). Il Tesoro ha assegnato inoltre 1,25 miliardi di Ccteu 15 ottobre 2030, al tasso di 0,87%.

Costo del denaro in tensione anche in Usa. Il rendimento del T-note sale a 2,83%, dieci punti base in più rispetto al giorno prima. La banca centrale statunitense deve continuare ad aumentare i tassi di interesse a grandi passi fino a quando l’inflazione non inizierà a scendere, ha dichiarato lunedì il governatore della Federal Reserve Christopher Waller favorevole ad altri aumenti di mezzo punto dei tassi “per diverse riunioni”.

Il future del Nasdaq perde lo 0,4% prima della pubblicazione dei dati sui prezzi delle case rilevati in marzo nelle principali aree metropolitane del Paese. A mercato aperto, alle 16, esce l’indice sulla fiducia dei consumatori di Conference Board: il consensus si aspettava un calo a 103,8 da 107,3 di aprile. Alle 16.30 esce l’indice della Fed di Dallas.

Borse Ko ma Tim non ferma la corsa

Continua in Piazza Affari lo show di Telecom Italia, alle 13 a +3,4% dopo aver superato in mattinata anche il 5%. Gli osservatori si spingono ad ipotizzare i possibili esiti della trattativa che, tra l’altro (o soprattutto) consentirà di abbattere i debiti dell’ex incumbent. Secondo Bloomberg Tim punta ad incassare per la NetCo circa 20 miliardi da Open Fiber. Incerta l’inclusione del backbone (rete di trasporto, dorsali) nel perimetro della NetCo: Tim punterebbe ad avere un vantaggio competitivo mantenendolo nella ServCo (i principali competitors di TIM sono infrastrutturati con backbone), mentre CDP sarebbe interessata a rilevare anche il backbone. Alla guida della rete unica sarà Mario Rossetti, uomo di CDP e attuale CEO di Open Fiber. Dall’incasso della vendita della NetCo non è esclusa la distribuzione di un dividendo straordinario ai soci, a cominciare da Vivendi che non parteciperà alla rete unica.

Da segnalare tra i petroliferi l’ascesa di Eni +1,2% ma anche l’ottima performance di Saras + 5% sull’onda dei guadagni dei prodotti raffinati. Nello shipping prende il volo D’Amico +9.03%: il vertice Ue non ha vietato il trasporto di greggio russo. 

Tra i titoli più sacrificati Ferrari -2,98%, Citi ha tagliato il target proce da 160 a 140 euro. 

Generali -0,4% eserciterà l’opzione di rimborso anticipato su tutti i titoli di debito subordinato in circolazione aventi scadenza nel mese di luglio 2042. Il rimborso avverrà il 10 luglio. La Procura di Milano ha intanto avviato un’inchiesta con le ipotesi di reato di diffamazione e manipolazione del mercato in seguito a un esposto del Cda della compagnia presentato dopo le interviste di Francesco Caltagirone e Luciano Cirinnà. 

Unicredit +0,6%, potrebbe ottenere un adeguamento al ribasso dei requisiti prudenziali previsti dal Comitato di Basilea, lo riporta stamattina Bloomberg. Il provvedimento dovrebbe contenere una revisione dei criteri sul capitale delle banche europee di rilevanza sistemica presenti in più paesi.

Arretra Enel -1,4% dopo che Barclays ha abbassato il target price a 9,2 euro. 

Tinexta+7%, ha annunciato lunedì sera di aver ceduto a Crif la divisione Credit Information & Management per 237,5 milioni. Le risorse incassate permetteranno un’accelerazione verso il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale.

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