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Borse in rosso su dazi e dati Usa, utility e moda in controtendenza

L’attesa per i dati americani sul mercato del lavoro e la preoccupazione per l’inasprirsi della guerra commerciale, fanno soffrire i listini europei a metà giornata. A Piazza Affari deboli le banche e spread sotto quota 250. Bene Enel e Italgas, sale Ferragamo. Tengono Fca e Ferrari, giù Stm e Telecom Italia

Borse in rosso su dazi e dati Usa, utility e moda in controtendenza

Fallisce il tentativo di rimbalzo delle Borse europee al termine di una settimana dominata dal ribasso. Al trend si unisce Piazza Affari in ribasso oggi ma comunque l’unica in territorio positivo da lunedì scorso: +0,6% contro -3% dell’Eurostoxx e -3,5% dell’indice Dax. Milano a fine mattinata è in ribasso di quasi un punto sotto 20.400 punti. Analoga situazione a Madrid, a Parigi e Francoforte il calo oscilla tra 0,2 e 0,3%. 

Pesano ancora le tensioni commerciali tra Usa e Cina, oltre che dalla debolezza dei mercati emergenti. Un calo fino al 5% colpisce International Consolidated Airlines (IAG), che detiene British Airways, dopo che la compagnia britannica ha annunciato che i dati finanziari e personali di 380.000 clienti sono stati rubati dal sito della compagnia.

Tra i titoli in rialzo si mette in evidenza la tlc francese Iliad che registra un +5% sulle speculazioni secondo cui il titolo potrebbe uscire dai listini. Passa invece in negativo Telecom -0,6% dopo un buon avvio aiutato dalle indiscrezioni sui primi passi per il processo di vendita di Sparkle. “Qualsiasi aggiornamento sulla cessione è il benvenuto”, commentava stamani un report Mediobanca Securities.

In rosso i semiconduttori in scia alla crisi del settore a Wall Street. In calo a piazza Affari Stm -1,5% sui minimi da settembre 2017 a 16 euro. Ieri sera l’indice Sox del settore semiconduttori ha perso il 2,7%. Le società hanno lanciato un allarme sul prossimo futuro, avvertendo che i margini verrebbero probabilmente penalizzati dalla caduta dei prezzi dei Dram (chip di memoria) e dall’eccesso di offerta nei prodotti Nand (memorie flash).

Il rendimento del Btp 10 anni prosegue in calo di 3 punti base e torna nuovamente sotto la soglia del 3%, lo spread si contrae a 247 punti base. Secondo quanto riporta La Repubblica, il ministro dell’Economia Giovanni Tria punterebbe a un rapporto deficit pil dell’1,6%, nettamente inferiore alle precedenti indicazioni.

Stabile il petrolio: il contratto sul Brent per sale di 3 cent a 76,53 dollari al barile. La scadenza ottobre del greggio leggero Usa Wti avanza di 7 centesimi a quota 67,84. Eni +0,3%, Saipem -0,7%.

Fiat Chrysler -0,06% annuncerà la nuova struttura organizzativa del gruppo entro fine mese, dopo che l’assemblea di oggi ha ratificato la scelta di Mike Manley come nuovo ad. In particolare è attesa la decisione sul successore di Alfredo Altavilla, ex- responsabile dell’area Emea.“Quando abbiamo saputo che Sergio Marchionne non sarebbe tornato al lavoro il cda ha nominato Mike Manley, che era l’unico candidato”, ha spiegato Elkann, aggiungendo che la decisione sul nuovo ceo era basata sui piani di successione preparati con Marchionne fin dal 2016.

E’ in corso l’assemblea di Ferrari +0,7% che deve ratificare la nomina a ceo di Louis Camilleri. 

Perde colpi Exor -2,3%: il primo semestre si è chiuso con un utile in calo a 741 milioni di euro e un Nav in aumento a 23,909 miliardi di dollari.

Si indeboliscono le Banche. Banco Bpm cede il 2,8%, la peggiore del listino. Bper Banca -1,4%. Intesa  -0,9%, Unicredit -1,8%.

Generali -0,7%. Ha avviato negoziazioni esclusive con gli azionisti di Sycomore Asset Management per acquisire la maggioranza della società. Unipol +0,4%. Stamattina Barclays ha alzato il target price a 4,50 euro da 4,10 euro.

Tra i migliori di oggi da segnalare Salvatore Ferragamo +1%, al top del paniere. Positiva anche Moncler +0,6%.

Nel resto del listino in forte ribasso Astaldi che segna il nuovo minimo storico a 1,29 euro.

Da inizio anno -40%. S&P ha tagliato il rating a CCC- da CCC con outlook ‘developing’ (in fase di evoluzione). Gli analisti americani attendono chiarimenti sulla vendita degli asset legati alla concessionaria del Terzo Ponte sul Bosforo, passaggio chiave per procedere con il rafforzamento patrimoniale.

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