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Fca e Ferrari, comincia il nuovo corso di Manley e Camilleri

Con la nomina di Manley alla testa della Fca e di Camilleri a quella della Ferrari, le assemblee delle due società di punta del gruppo Exor hanno avviato l’effettivo dopo-Marchionne sotto la guida del presidente John Elkann – Nuova organizzazione per Fiat a settembre – Ecco le sfide che li attendono

Fca e Ferrari, comincia il nuovo corso di Manley e Camilleri

Per Fca e Ferrari comincia a tutti gli effetti il dopo-Marchionne. Sotto la presidenza di John Elkann, che è l’azionista principale in rappresentanza di Exor, le due assemblee, riunite ad Amsterdam, hanno formalizzato la nomina di Mike Manley a nuovo ceo di Fca e quella di Louis Camilleri a nuovo ceo di Ferrari, di cui lo stesso Elkann è il nuovo presidente.

Sia Manley che Camilleri sono attesi da compiti molto impegnativi. Oltre alla vendita di Magneti Marelli (probabilmente al fondo americano Kkr, che sembra pronto a sborsare 6 miliardi per costituire un nuovo polo della componentistica) e alla nomina del nuovo capo di Fca Emea al posto di Alfredo Altavilla, Manley deve decidere – insieme a Elkann – il futuro degli stabilimenti italiani, che sono spesso all’avanguardia ma sono meno redditizi di quelli di altri Paesi della galassia Fca, e soprattutto la ricerca del partner internazionale che farebbe fare un salto di qualità a Fca, consacrandola nell’Olimpo dei grandi gruppi automobilistici mondiali.

Non meno impegnativa la sfida che attende Camilleri, a cui spetterà di disegnare il nuovo piano industriale della Ferrari, che punta a essere percepita non solo come brillante auto sportiva, ma anche come icona del lusso, con conseguenti effetti sui multipli azionari.

Manley “alla fine di settembre annuncerà la sua organizzazione – ha detto Elkann all’assemblea – Ci ha lavorato con il suo team nelle ultime settimane. Nell’ambito  di un processo già iniziato con Sergio, visto che aveva già deciso di lasciare il suo ruolo, avevamo già deciso di proporre ai soci Mike Manley come ad. Fca è cresciuta grazie alla capacità del suo leader e Mike, con il sostegno del cda e degli azionisti, continuerà la tradizione del passato per fare di Fca una società sempre più forte e indipendente”.

Quanto a Camilleri, “è uno straordinario leader che ha saputo affrontare e risolvere situazioni di grande complessità a capo di aziende di portata mondiale – ha continuato Elkann – Conosce molto bene la Ferrari, la Philip Morris ha sponsorizzato per anni la Ferrari. Conosce benissimo la Formula 1, come senior executive conosce la Ferrari dall’interno, conosce il prodotto Ferrari come fedele cliente. Sono molto grato a Camilleri, visto il momento drammatico che stavamo vivendo mi ha molto confortato poter contare sulle capacità di Camilleri. Lavora con passione e continuerà a farlo, ha preparato il lavori per il Capital markets day del 18 settembre”.

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