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Borse in rialzo: Brexit fa meno paura, la Cina fa volare Airbus

Le Borse europee proseguono in positivo, galvanizzate dalle novità provenienti dal Regno Unito – A Milano bene Saipem, Leonardo, Mediobanca ed Hera, in controtendenza Bper – Il Tesoro ha collocato 2 miliardi di Ctz scadenza 2020, rendimenti in ribasso

Borse in rialzo: Brexit fa meno paura, la Cina fa volare Airbus

Avanzano i listini europei, dopo le incertezze a metà mattinata. L’indice di Milano +0,5% attorno a quota 21.200 punti, precede Francoforte e Madrid +0,3%. La più brillante di tutte è Parigi +0,6% nonostante il calo della fiducia delle imprese (ai minimi dal giugno 2016). A spingere gli acquisti sono i forti ordini su Airbus siglati dalla Cina in occasione della visita di Xi Jingping. Sale anche la Borsa di Londra (Ftse 100 +0,2%), mentre la sterlina è in apprezzamento su dollaro a 1,322 (+0,3%).

Jacob Rees-Mogg, il capofila in Parlamento dei sostenitori della Brexit, si è pronunciato stamattina a favore della proposta di separazione presentata dal governo di Theresa May: meglio questo accordo che restare nell’Unione Europea.

L’euro si apprezza lievemente su dollaro a 1,131.

I mercati non reagiscono alle parole del vicedirettore del Fmi David Lipton sull’Italia che “non ha ancora affrontato le sue evidenti vulnerabilità e quindi si trova impreparata a fronte dei rischi che gravano sull’Ue, dal rallentamento della crescita all’impatto del protezionismo e della Brexit”.

Stamane il Tesoro ha collocato 2 miliardi di Ctz scadenza 2020 con un forte calo dei rendimenti a 0,288% dallo 0,592% del mese scorso. Si restringe leggermente lo spread Italia/Germania sul tratto decennale a 252 punti base dai 253 di ieri. Il tasso del decennale è sostanzialmente stabile al 2,50%. Il Bund a dieci anni è a -0,1%.

In attesa dell’apertura dei mercati Usa si ridimensiona il rally delle obbligazioni Usa, in attesa dell’asta di dei T-bond biennali. Si sgonfia il rally delle obbligazioni: il rendimento del Treasury Bond a 10 anni a 2,44%, da 2,41% di ieri. Risale lo spread tra il rendimento del bond statunitense a tre mesi e quello del decennale, sceso ieri a -5 punti base, stamattina è a -1 punto base. Anche Goldman Sachs, oggi, ridimensiona il significato dell’inversione della curva dei rendimenti, segnalando che l’inversione per il momento si è verificata soltanto sul differenziale 3 mesi/dieci anni.

Il petrolio Brent è in rialzo dello 0,6% a 67,7 dollari il barile. In forte ripresa Saipem +2,2%. Goldman Sachs alza il giudizio a Buy, target price a 6 euro, dal precedente 3,6 euro. Tenaris +0,5%. Eni +0,2%. 

In Piazza Affari Brilla Anima +2,7% dopo l’intervista in cui l’ad Marco Carreri passa in rassegna i partner per eventuali merger futuri: Arca, Kairos e soprattutto Mediobanca.

Bene anche Moncler +1,1%, promossa tra i titoli “top pick” nel lusso da Morgan Stanley che ha anche aumentato le proprie stime di un ulteriore 5%. Secondo il report del broker Usa, “i segnali dalla Cina evidenziano che la spesa per i beni di lusso e sportivi resta forte nel corso dell’anno, ma si concentra su pochi player, tra cui Lvmh e Moncler”.

Tra le utility in evidenza Hera (+2,17%) ed Enel +0,8% che si muove a ridosso del record degli ultimi dieci anni segnato ieri a 5,6980 euro. Stamattina Goldman Sachs ha rafforzato la raccomandazione Buy portando il target price a 6,35 euro da 6,20 euro. Nelle energie rinnovabili boom di Falck Renew +5% al massimo dal 2010. Bene anche Erg, +4% dopo l’acquisto di attività nell’eolico in Francia.

Tra le banche frena Bper Banca -0,8%. Banco Bpm +0,3%. Intesa Sanpaolo +0,67%, sta preparando una maxicessione di crediti deteriorati, circa 10 miliardi di euro di controvalore. In forte rialzo Mediobanca: +1,94%).

Tim +1,3% a pochi giorni dal confronto in assemblea: sembra che Vivendi e Elliott stiano trattando per un accordo. Tra gli industriali rallenta Pirelli -1%. Ancora su Fiat Chrysler +0,7%. Recupera Stmicroelectronics +1%, su Leonardo (+2,23%)

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