Condividi

Borse in grande rimbalzo dopo il rallentamento del lavoro Usa. Exor guida il rialzo di Piazza Affari

La creazione di nuovi posti di lavoro negli Usa inferiore alle attese fa pensare ai mercati che la stretta della Fed potrà forse essere più mite e le Borse volano – Piazza Affari si riavvicina a quota 22 mila punti base

Borse in grande rimbalzo dopo il rallentamento del lavoro Usa. Exor guida il rialzo di Piazza Affari

Dulcis in fundo: le Borse europee chiudono l’ultima seduta della settimana con un robusto rimbalzo e rialza la testa anche l’obbligazionario, nel giorno in cui il G7 trova l’accordo su un tetto ai prezzi del petrolio russo e von der Leyen invita gli europei a fare altrettanto con il gas di Mosca. Delude invece leggermente l’andamento dell’occupazione Usa in agosto, ma proprio questo fa sperare i mercati in una Fed meno aggressiva.

Piazza Affari si apprezza del 2,91% a 21.921 punti base, in linea con Francoforte +3,33%, Parigi +2,21%, Amsterdam +1,74%, Madrid +1,66%, Londra +1,83%.

Dopo cinque giorni di passione dunque la propensione al rischio si è riaffacciata sul Vecchio Continente e sta lambendo anche Wall Street, che sarà chiusa lunedì per il Labor Day. Gli indici di New York, positivi in avvio, mostrano rialzi intorno all’1%, dopo aver recuperato ieri parte delle perdite dei giorni precedenti. Per quanto riguarda il lavoro il mese scorso i posti creati (esclusi gli agricoli) sono stati 315mila rispetto a luglio, contro attese di 318mila. La disoccupazione è salita al 3,7%, contro attese per una conferma del 3,5%.

In questo quadro il dollaro cede moderatamente terreno e l’euro tenta di consolidare la parità.

Petrolio in rialzo, con tetto ai prezzi e in attesa dell’Opec+

Il petrolio si muove in progresso in attesa della riunione di lunedì dell’Opec+ e nel giorno in cui i ministri delle finanze del G7 hanno dato via libera a un tetto per prezzi del gas russo, allineandosi ai tempi delle sanzioni Ue, il 5 dicembre per il greggio e il 5 febbraio per i prodotti raffinati. Per Janet Yellen, segretaria al Tesoro statunitense, il limite “è uno degli strumenti più potenti per combattere l’inflazione” e ridurrà notevolmente le fonti russe di finanziamento alla guerra in Ucraina. La mossa è una sfida che il Cremlino aveva già detto di non poter accettare e che avrebbe avuto come conseguenza il blocco delle vendite a chi applica il tetto, poiché – dice Mosca – porterebbe a una significativa destabilizzazione del mercato petrolifero globale. 

Il Brent in queste ore si apprezza del 2,77% a 94,92 dollari la barile.

Gas in calo, domani dovrebbe riaprire il Nord Stream 1 

“Sono fermamente convinta che sia giunto il momento di fissare un tetto massimo per il prezzo del gas che arriva in Europa attraverso gasdotti russi”, dice Ursula von der Leyen a margine di una riunione di parlamentari conservatori tedeschi nella città di Murnau. La Russia però non starà a guardare nemmeno in questo caso ed è pronta a chiudere i rubinetti del tutto. 

Intanto domani, alle 3 del mattino, dovrebbero ripartire i flussi dal Nord Stream 1 (nonostante una sola turbina funzionante, secondo Gazprom) e oggi i volatili prezzi dei future del metano sono scesi fino a -17% sulla piazza di Amsterdam, per poi assestarsi attorno ai 220 euro MWh.

Tutte in rialzo, o quasi, le blue chip di Piazza Affari

Sono quasi tutte in rialzo oggi le blue chip di Piazza Affari, con l’eccezione di Leonardo che scende di un piccolissimo 0,03%.

A dare sprint al listino contribuisce la galassia Agnelli, con il settore automotive ben comprato a livello europeo. Numero uno è la capogruppo Exor +6,29% che tra poche settimane lascerà definitivamente Milano, per restare quotata solo sulla piazza di Amsterdam. In scia Iveco +4,14%, Cnh +4,64%, Ferrari +2,5%, Stellantis +2,62%. Quest’ultima ha visto un aumento del 16,47% delle immatricolazioni delle proprie vetture in Italia ad agosto e ha raggiunto una quota di mercato del 35,44% nel mese.

Segnano importanti progressi molti titoli finanziari. Tra le banche svettano Banco Bpm +5,2% e Mediobanca, +3,81%; fuori dal paniere principale rialza la testa Mps +4,87%.

Appare in denaro il risparmio gestito: Finecobank +4,45%, Banca Generali +4,06%, Azimut +3,69%.

Bene Stm, + 3,84%.

Scende lo spread e rendimenti in calo

La propensione al rischio favorisce anche la carta italiana che chiude in verde. Lo spread tra decennale italiano e tedesco scende a 231 punti base (-1,55%) e il rendimento del Btp si allontana dalla soglia del 4% (toccata nel corso della seduta di ieri e anche di oggi), chiudendo a 3,83%, mentre il Bund si ferma a +1,52%.

Sul tema della speculazione sui titoli di Stato italiani si registra una presa di posizione del presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro, a margine del forum The European House – Ambrosetti di Cernobbio. Secondo il banchiere è importante non offrire pretesti: “le scommesse dei fondi fanno parte della speculazione, che si muove quando i fondamentali le danno qualche speranza di guadagno”. E questo è successo con la caduta del governo Draghi.

Commenta