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Borse in ginocchio: Milano in forte rosso e lo spread è sopra 150

L’effetto Coronavirus e il rischio incombente della recessione mettono in crisi i mercati finanziari – Forti ribassi su tutte le piazze azionarie e Milano è tra le peggiori – Stm, Juventus e Azimut guidano la discesa di Piazza Affari mentre lo spread Btp-Bund sale oltre quota 150 punti base

Borse in ginocchio: Milano in forte rosso e lo spread è sopra 150

Continua la frana delle Borse, sempre più spaventate dal propagarsi dell’epidemia fuori dalla Cina. L’operazione fiducia tentata da Donald Trump in Usa ha avuto l’effetto di un boomerang. Il Giappone intanto ha annunciato la chiusura di tutte le scuole da lunedì. Meglio la Cina: rallenta l’epidemia, la banca centrale ha dichiarato oggi che garantirà un’ampia liquidità attraverso tagli mirati del coefficiente di riserva obbligatoria per le banche al momento opportuno e manterrà una politica monetaria a sostegno dell’economia.

In trincea l’Europa, a partire dall’Italia. Piazza Affari -1,86% ha bruciato il rimbalzo di ieri. Fanno ancor peggio Francoforte -2,1% e Parigi -2,24% Zurigo -2,1%. Dopo la rinuncia al salone del mobile di Milano arriva la sospensione del salone dell’Alta Orologeria Watches & Wonders a Ginevra è in forse lo svolgimento di Baselworld a Basilea. Londra cede il 2,2%: il colosso della pubblicità WPP precipita del 12% dopo la pubblicazione di dati pessimi, al tappeto anche Easy Jet -9%. A Parigi, Air France perde il 6%, ma Carrefour guadagna il 3%, nel giorno della pubblicazione di dati confortanti sull’andamento del business in Europa. I futures anticipano un’apertura al ribasso dei mercati Usa. 

I mercati vanno a caccia di assets sicuri. Il rendimento del Treasury Note Usa a dieci anni scende su livelli mai visti nella storia a 1,30%. 

Stesso copione in Europa per il Bund sceso a-0,52%. Lo spread con il Btp sale a 155 punti dopo l’asta dei titoli a medio lungo. Il Btp decennale è stato emesso per 4 miliardi di euro, con richieste pari a 1,26 volte l’offerta (bid to cover). Sul mercato il nuovo Btp 10 tratta ora ad un rendimento dell’1,03% (+4 punti). 

Il cross Euro Dollaro sale a 1,093, in rialzo dello 0,5%, per effetto soprattutto delle attese di un taglio dei tassi negli Stati Uniti: il mercato è arrivato a scontarne tre nei prossimi dodici mesi. 

Minimo degli ultimi 15 mesi per il petrolio Brent, a 51,8 dollari il barile, -2% a pochi giorni dal vertice dell’Opec + in agenda il prossimo 5 marzo. 

Saipem -3%. Barclays taglia il target price a 5 euro, Goldman Sachs lo alza a 6,80 euro. Oro in rialzo dello 0,5% a 1.650 dollari l’oncia.

Tutte in rosso le blue chips di Piazza Affari. Tra le peggiori c’è la Juventus -4,7% (effetto Sarri più che coronavirus).   

Male anche Atlantia -3,3% che potrebbe rinviare la presentazione dei conti.

Tra le banche Ubi Banca -2,4%. Ieri sera, Cattolica ha comunicato di aver apportato il suo 1,01% del capitale della banca, al patto di sindacato CAR, già schieratosi contro l’OPS di Intesa Sanpaolo. La compagnia assicurativa veronese ha aggiunto nel comunicato di aver raddoppiato la sua quota, in precedenza pari allo 0,5%, negli ultimi giorni.  

Giù anche Nexi: -1,4%. HSBC alza il target price a 16 euro. Generali -1,01% e Nationwide hanno annunciato la creazione di N2G Worldwide Insurance Services. La Joint Venture offrirà soluzioni alle imprese attive negli Stati Uniti e ai clienti statunitensi che necessitano di soluzioni assicurative strutturate. Nationwide si assumerà le esposizioni di rischio negli Stati Uniti, mentre Generali (in via diretta o tramite i suoi partner) si assumerà le esposizioni di rischio non Usa

Soffrono Stm -5,2%. Azimut -4,5% e Prysmian -3,8%.

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