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Borse in altalena tra Covid e stimoli Usa: Atlantia regina a Milano

Non basta la corsa di Atlantia e lo sprint dei petroliferi a risollevare l’animo di Piazza Affari che chiude poco sotto la parità in linea con gli altri listini – Attesa per i cda di Cdp e della holding dei Benetton su Aspi – Spread in rialzo

Borse in altalena tra Covid e stimoli Usa: Atlantia regina a Milano

Chiusura debole in Europa, al termine di una seduta altalenante, animata dalla speranza di un vaccino anti Covid, dai segnali di ripresa economica che arrivano dalla Cina (anche se in misura inferiore al previsto), dalla possibilità che democratici e repubblicani trovino un accordo sugli aiuti prima delle elezioni Usa, ma zavorrata dalla crescita costante dei nuovi contagi da coronavirus che, da sola, pesa sul piatto della bilancia quanto e più di tutto il resto. Piazza Affari è piatta -0,08% come Madrid, mentre sono più arretrate Parigi -0,2%, Francoforte -0,4% e Londra -0,55%.

Lo stesso sentimento d’incertezza alberga a Wall Street, che procede in modesto calo nella mattinata americana, dopo un avvio positivo e in attesa della ripresa dei colloqui alle 15 (le 21 in Italia) fra la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi e il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin, per trovare un accordo sul nuovo piano di aiuti all’economia statunitense.

Si guarda agli stimoli  anche in Europa dove la presidente della Bce, Christine Lagarde, in un’intervista a Le Monde ha detto che “gli strumenti a nostra disposizione non sono esauriti. Se servirà fare di più, lo faremo” e per quanto riguarda il Recovery fund è “cruciale” che “sia un successo” e il denaro venga versato al più presto.

Sul mercato valutario s’indebolisce il dollaro, con l’euro che recupera un po’ di posizioni perdute la scorsa settimana e scambia a 1,178. Da segnalare che la valuta cinese è volata al nuovo record da un anno e mezzo nei confronti del dollaro grazie ai dati sul pil del terzo trimestre. Sebbene inferiori alle attese, la statistiche indicano per la seconda economia mondiale un’accelerazione della ripresa: +4,9% nel terzo trimestre contro +5,2% atteso. 

Piatto il petrolio, il Brent scambia intorno ai 43 dollari al barile. Risale l’oro spot a 1908,55 dollari l’oncia.

La seduta è negativa per il secondario italiano, lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata sale a 133 punti base (+4,34%) e il tasso del Btp va a 0,7%, sempre molto basso ma in crescita rispetto ai minimi toccato la scorsa ottava.  Preoccupano forse le revisioni del rating di Francia e Gran Bretagna (la prima ha perso la tripla A di Dbrs e la seconda è stata retrocessa ad Aa3 da Moody’s) mentre si attende venerdì il giudizio di Standard & Poor’s sull’Italia, attualmente tripla B e outlook negativo, appena due ‘notch’ sopra il livello spazzatura.

Nelle more in Piazza Affari sono contrastate le banche, perdono Bper -1,33% e Banco Bpm -2,11%. Giù anche Mps, -2,06%, dopo il via libera definitivo del governo al decreto che aiuta l’istituto senese a liberarsi di crediti deteriorati per circa 8 miliardi di euro e ne permette la privatizzazione entro giugno 2022, termine ultimo per l’approvazione del bilancio 2021.

In lieve progresso le big, Intesa +0,26% e Unicredit +0,44%. Negli altri settori le vendite affossano Prysmian -2,36%, Nexi -1,9%, Interpump -1,38%.

Regina del listino è Atlantia +4,62%, nella convinzione che si chiuderà l’intesa con Cdp. Secondo fonti stampa l’offerta elaborata da Cassa Depositi e Prestiti, insieme ai fondi Blackstone e Macquarie, potrebbe arrivare a fine giornata e spingere Atlantia a lasciare aperta la seduta del cda per dare il tempo al consiglio di valutare la proposta.

Rialza la testa Saipem +2,74% con Tenaris +2,12%. Bene Banca Generali +2,45%.

Volatile Enel, che perde lo 0,77%, dopo che il Sole 24 ore ha scritto che la società potrebbe vendere il 50% di Open Fiber entro l’anno dopo che Macquarie ha migliorato la sua offerta con una valutazione dell’enterprise value, debito incluso, dell’asset intorno ai 7,5 miliardi rispetto ai 7 miliardi della proposta di settembre.

In progresso Telecom +0,9%

Fuori dal paniere principale rimane effervescente Tiscali +8,77%.

Si apprezza Fiera di Milano, +5,92%, con il governo che, nel Dpcm, ha confermato la possibilità di svolgere manifestazioni nazionali e internazionali.

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