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Borse europee sulla parità, aspettando Atene

Pesa sulle piazze finanziarie l’attesa per il secondo cruciale voto, previsto oggi, del Parlamento greco sulle misure di attuazione del piano di austerità – Intanto su Milano l’incognita su bollo e trading – Montagne russe per Fonsai, sospesa nella mattinata: si segnalano acquisti di Giulia Maria Ligresti – Intermonte alza la pagella di Fiat

 Dopo un avvio in rialzo le Borse in Europa stanno rallentando, con gli investitori che attendono oggi il secondo cruciale voto del Parlamento greco sulle misure di attuazione del piano di austerità varato ieri. Attorno alle 12 e 30 A Milano l’indice FtseMib sale dello 0,08% (19981 il Ftse/mib , Parigi guadagna lo 0,18, Francoforte è sotto dello 0,02. .

Fra le blue chip milanesi avanza il Banco Popolare +2,6%, che stamattina presenta il nuovo piano industriale che prevede una crescita dell’utile netto a 603 milioni nel 2013 e 930 milioni nel 2015, dal 308 milioni realizzati l’anno scorso.

Bpm sale dell’1.93%, sull’onda dell’apertura del cda all’ipotesi di prevedere l’ingresso dei fondi in consiglio. Intesa sale dello 0,23%, Ubi dello +0,63% come Unicredit.

Positivi i titoli del risparmio gestito alla vigilia del cambiamento della tassazione sui fondi:Azimut +2,92%, Mediolanum +1,36%.

La bozza della manovra di rientro dal deficit, che dovrebbe essere approvata oggi dal consiglio dei ministri, contiene l’innalzamento del regime di tassazione sul trading di attivi finanziari al 35% e l’introduzione di un’imposta di bollo sulle transazioni finanziarie pari allo 0,15%. Il cambio di regime fiscale non dovrebbe comportare un significativo aumento della tassazione sulle attività di trading, anche perché le  banche potrebbero aumentare i volumi delle attività di trading svolte all’estero. L’impatto negativo sarebbe perciò sui volumi dell’intermediato, con ricadute sulle commissioni generate dal trading. Ad una prima valutazione si stima che i due provvedimenti possano avere complessivamente un impatto negativo pari al  4/5% dell’utile netto.

MONTAGNE RUSSE PER FONSAI, SOSPESA MILANO
ACQUISTI DI GIULIA MARIA LIGRESTI

Mattinata movimentata per Fonsai, attualmente in calo del 3,47%, dopo un balzo in rialzo del 10% nei primi scambi mentre la controllata Milano è stata sospesa. Dalle segnalazioni di insider dealing emerge che il 29 giugno, prima del rimbalzo dei titoli della scuderia, Giulia Maria Ligresti ha comperato 21.132 azioni Fonsai a 2,397 euro (investimento complessivo di 50.653 euro) e 68.611 Premafin a 0,4848 euro (investimento di 33.262 euro).

Alla base del balzo di ieri ci sono anche motivazioni tecniche: le controllate Milano Assicurazioni e Sai Holding hanno comunicato di avere ultimato la vendita sul mercato dei propri diritti di sottoscrizione delle nuove azioni dell’aumento di capitale di Fondiaria-Sai. Quindi i titoli sono saliti per il venire meno di un venditore.

L’operazione è stata compiuta in ottemperanza alla normativa vigente, che inibisce la sottoscrizione di azioni di nuova emissione della società controllante. Milano Assicurazioni e Sai Holding detengono complessivamente 11,18 milioni di azioni Fondiaria Sai: al termine dell’operazione di rafforzamento del capitale, Milano Assicurazioni si diluirà al 2,72% e Sai Holding allo 0,32%.

Continua la ripresa di Unipol che sale del 2,4%

INTERMONTE ALZA LA PAGELLA DI FIAT
MARGINI SOPRA LE PREVISIONI PER INDUSTRIAL

Intermonte ha alzato l’outlook su Fiat (+0,27%) ad outperform dal precedente neutral, con prezzo obiettivo da 7,5 a 9 euro sulla base “dell’andamento migliore dell’attese della generazione di cassa, grazie al capitale d’esercizio e a minori investimenti. Dell’andamento delle vendite auto previsto ancora debole in Europa ma con un mix in miglioramento per il maggiore contributo di Brasile e veicoli commerciali. Dell’inclusione di Chrysler a partire da giugno, che farà emergere come il titolo tratti a multipli inferiori ai concorrenti”. Inoltre “rimangono temi speculativi legati alla possibile valorizzazione di Ferrari e/o al listing di Chrysler negli Stati Uniti”.

Intanto Fiat Industrial (-0,34%) in un incontro con gli investitori ha confermato i target di piano industriale che prevedono margini sulle vendite di Iveco a oltre il 10%, ben superiori alle attese.

Confermato il target di portare a zero il debito industriale entro la fine del 2013, meglio rispetto alla nostra stima che prevede un debito netto industriale di circa 600 milioni di euro. Nessuna revisione al momento dei target 2011.

BENI STABILI FA SHOPPING CON PRELIOS
PER CITIGROUP , PIRELLI E ‘ UN BUY

Pirelli sale dello 0,96%: Citigroup ha avviato la copertura con raccomandazione buy e target price di 9 euro.

Grandi manovre sull’ex Pirelli Re. Beni Stabili Beni Stabili sta trattando l’acquisizione di un portafoglio di cinque immobili appartenenti al fondo Tecla gestito da Prelios Sgr (che detiene il 44 % del capitale) per un controvalore che si aggirerebbe tra 200-250 milioni di euro.

MEDIASET: “PIU COSTI, MENO RICAVI E UTILI
SE NON RIPARTE LA PUBBLICITA’”. PARLA GIORDANI

L’utile netto 2011 registrerà un calo se la raccolta pubblicitaria non si riprenderà. Lo ha dichiarato il Cfo di Mediaset, Marco Giordani. “I costi sono in crescita ed i ricavi in calo, l’utile a fine anno diminuirà se non si riprende la pubblicità”, ha detto Giordani. Il titolo Mediaset a Piazza Affari è in pratica stazionario (-0,06%) .

IMPREGILO SI AGGIUDICA LA SUBWAY DI SAN FRANCISCO
MONTEZEMOLO SPOSTA POLTRONA FARU IN ROMANIA

Impregilo si rafforza, in rialzo del 2,7% a 2,138 euro. La società ha comunicato stamattina di essersi aggiudicata una commessa per la metropolitana di San Francisco. Il valore del contratto è di 233 milioni di dollari.

Impregilo parteciperà alla commessa con altre imprese, fra cui l’americana Healy, e la sua quota del contratto è del 45% (105 milioni di dollari). Il progetto prevede l’estensione in sotterraneo della attuale linea che si sviluppa in superficie, nel centro della città, con la costruzione di due nuove gallerie a binario unico della lunghezza totale di cinque chilometri.

Secondo i sindacati, Poltrona Frau sta progressivamente delocalizzando la produzione in Romania per abbassare i costi. L’azienda, sempre secondo i sindacati, starebbe sperimentando un nuovo sistema di cucitura delle pelli destinate alle poltrone, con una riduzione dei costi del 50%. Mercoledì si terrà un incontro tra l’azienda e i sindacati per discutere il piano aziendale

L’euro è in rialzo sul dollaro a 1,449. L’allentarsi delle tensioni dopo il voto greco di ieri si riflette anche sulle quotazioni dei titoli di Stato: il Btp decennale è in recupero con lo spred del rendimento verso il Bund tedesco in calo stamattina a 193 punti base.

 

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