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Borse, Europa prudente prima di Bernanke. Spread in calo: salgono i titoli bancari

Aspettando la decisione della Fed sul tapering, i listini europei chiudono poco mossi: +0,3% per Piazza Affari – Cala lo spread Btp-Bund, che si attesta intorno ai 240 pb, e ne risentono positivamente i bancari – Mediobanca (+2,4%), dopo i conti in rosso ma migliori del previsto – Mediaset (-3,1%) e Mondadori (-6,5%) dopo la vittoria di De Benedetti

Borse, Europa prudente prima di Bernanke. Spread in calo: salgono i titoli bancari

Mercati prudenti in attesa della decisione di Ben Bernanke che questa sera potrebbe annunciare l’avvio del tapering. Le Borse chiudono poco mosse ma in territorio positivo: Milano +0,3% con lo spread che dopo essere sceso sotto i 240 punti ha chiuso a quota 240, Parigi +0,6%, Madrid +0,65% e Francoforte +0,45% a 8.636,06 punti a un nuovo record storico. Londra è negativa a -0,17%.

Anche Wall Street si muove debole. L’oro scende per la prima volta da oltre 5 settimane sotto i 1.300 dollari l’oncia risentendo delle prospettive di riduzione degli stimoli monetari della Fed, il cambio euro/dollaro è poco mosso 1,3345 mentre il petrolio Wti sale dello 0,86% a 106 dollari il barile.

In questi quattro anni, grazie agli stimoli della Fed, le aziende hanno risparmiato 700 miliardi di dollari in interessi sui loro bond. Lo rileva l’agenzia Bloomberg indicando che gli interessi dei bond societari sono scesi a una media del 4,6% dal 6,14% dei cinque anni precedenti al fallimento di Lehman Brothers, con un risparmio per le aziende di 15,4 milioni di dollari l’anno per ogni miliardo di dollari di prestito. Le aziende hanno approfittato della Fed per bloccare i tassi a livelli bassi, estendere la maturità dei prestiti e raccogliere fondi emettendo 5.160 miliardi di dollari di bond.

Gli operatori nelle ultime settimane hanno monitorato attentamente i dati macro americani per capire cosa deciderà di fare Bernanke: avviare il tapering, avviarlo ma con riduzioni molto limitate, o rinviare l’inizio della riduzione degli stimoli.

Gli ultimi dati macroeconomici Usa di oggi hanno deluso le attese: le costruzioni di case nuove negli Stati Uniti in agosto sono salite dello 0,9% a un tasso annualizzato di 891.000 unità.

In mattinata sono arrivati alcuni dati macro positivi per l’Europa. In Germania l’Istituto tedesco per la ricerca economica, Diw, ha rilevato nel suo rapporto annuale che “L’economia tedesca “ha superato la fase di debolezza di inizio anno e ha avviato un moderato percorso di ripresa”. Previsioni positive anche per l’Eurozona che per il Diw “ha toccato il suo punto minimo”: dopo la crescita dello 0,3% registrata nel secondo trimestre dell’anno, è previsto un ritorno alla crescita nella seconda parte dell’anno anche per i Paesi più in difficoltà, in particolare Italia e Spagna. Oggi anche S&P ha diffuso le sue stime di crescita per i paesi europei e per l’Italia si attende una flessione dell’1,9% quest’anno seguita da un aumento dello 0,5% il prossimo e da +0,9% nel 2015.Intanto l’Eurostat ha reso noto che a luglio la produzione nel settore delle costruzioni dell’Eurozona è aumentato dello 0,3% rispetto a giugno e dello 0,7% nella Ue.

A Piazza Affari brilla Buzzi Unicem che sale del 5,7% dopo il buy di Goldman Sachs con target a 13,3 euro. Continua la corsa di Mediobanca che sale del 2,4% all’indomani dei conti annuali che sebbene in rosso per 180 milioni hanno battuto le attese. Bene anche i bancari con Ubi Banca +2,5% e Intesa Sanpaolo +1,3%. Prysmian tra i migliori del Fste Mib sale del 2,5%. Campari -3,09%, Enel Green Power -1,96%, Diasorin -1,23%

In fondo al Ftse Mib Mediaset -3,13% in attesa del videomessaggio di Berlusconi e del voto in Giunta sulla decadenza. Perde terreno tutta la galassia Berlusconi con Mondadori -6,5%. Mediolanum -3,27%.

Fiat +0,49%. Fitch ha confermato il rating di Fiat a BB-, con outlook negativo, per il debole profilo finanziario dell’azienda ed il limitato portafoglio di prodotti, se si esclude Chrysler. Negli Usa intanto Il Tesoro americano si prepara ad uscire dalla sua partecipazione del 7,3% in General Motors agli inizi del prossimo anno, forse in marzo.

Secondo il Wsj l’Empire State Building si prepara ainiziare il roadshow per l’Ipo già questa settimana e e la famiglia Malkin, che ne controlla la gestione, potrebbe fissare un prezzo nella prima settimana di ottobre. La famiglia Malkin vuole quotare l’Empire State Building e altre 18 proprietà in un’unica società con l’obiettivo di raccogliere 1 miliardo di dollari.

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