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Borse e future in rialzo: si riaffaccia il Toro. Btp 30 sopra il 2%

Dopo tre giorni di ribassi, il Toro si riaffaccia a Wall Street, che crede nella Fed e nella provvisorietà della fiammata inflattiva – Musk ripudia il Bitcoin – Banche in altalena

Borse e future in rialzo: si riaffaccia il Toro. Btp 30 sopra il 2%

I mercati, almeno per ora, danno retta alla Fed: l’inflazione è sotto controllo e, in caso di necessità, la Banca centrale saprà intervenire per tempo. E così, dopo tre giorni di ribassi e di relativa paura, il Toro si è riaffacciato sui listini, complici i dati sul mercato del lavoro (le richieste settimanali dei sussidi di disoccupazione si attestano a 473mila, contro le attese di 490mila) e la resistenza dei Treasury: il dieci anni è sceso a 1,6539% dopo l’esito delle aste favorite dagli acquisti giapponesi. McDonald’s ha annunciato che aumenterà gli stipendi nei suoi ristoranti Usa in media del 10% a fronte delle difficoltà a trovare nuovi addetti.

Torna così a prevalere il bicchiere mezzo pieno, anche se oggi i dati sui consumi delle famiglie Usa, in fortissima ascesa a marzo, potrebbero suggerire prudenza. Ma sia i futures sull’indice S&P 500 (+0,5%) che quelli sull’Eurostoxx (+0,7%) lasciano prevedere un avvio positivo dell’ultima seduta della settimana, in linea con i listini asiatici.

L’indice Dow Jones Asia è in rialzo dell’1,2%. Nikkei di Tokyo +2,2%, Hang Seng di Hong Kong +1%, CSI 300 dei listini di Shanghai e Shenzen +1,8%. In lieve calo il BSE Sensex di Mumbai.

Masayoshi Son, il tycoon cui fa capo Vision fund (investimenti in 200 società per 90 miliardi di dollari) ha anticipato la volontà di raddoppiare gli investimenti: l’obiettivo è di entrare in almeno 500 società tecnologiche ad alta crescita.

ALIBABA PRIMA VOLTA IN ROSSO

Sotto la pressione delle autorità, Alibaba ha chiuso per la prima volta in rosso. La società ha patito una perdita operativa di 1,17 miliardi di dollari, a causa del peso della maximulta comminata dall’antitrust cinese: senza di essa, l’utile operativo sarebbe stato in rialzo del 48%.

Positivo anche il Kospi di Seul (+1%): i due grandi nomi dell’industria dei semiconduttori in evidenza: Samsung Electronics e SK Hynix hanno annunciato maxipiani di investimenti nella produzione e nello sviluppo di nuovi dispositivi.

ELON MUSK RIPUDIA IL BITCOIN, IL DOGECOIN SALE DEL 33%    

Il cambio di rotta ha preso quota ieri a Wall Street: salgono il Dow Jones (+1,22%) e l’S&P (+1,29%). Più incerto il Nasdaq (+0,72%).

Pesa il nuovo ribasso di Tesla (-3,1%). Elon Musk ora si dice contrario al Bitcoin, visto l’impatto ambientale devastante dei miners. Il risultato? Bitcoin sotto i 50.000 dollari, il dogecoin, prediletto dall’imprenditore, sale del 33%.

SCIVOLA WALT DISNEY, IL SITO DI APPUNTAMENTI NON DECOLLA

Nel dopo Borsa scivolone di Walt Disney (-5% dopo i conti): tiene l’utile ma il fatturato è sotto le attese. Il servizio di streaming Disney+ è arrivato a quota 103 milioni di abbonati, meno di quanto previsto dagli analisti.

Esordio triste per Bumble, sito di appuntamenti matrimoniali: -14,3% rispetto al prezzo dell’Ipo.

GLI HACKER DEL PETROLIO INCASSANO 5 MILIONI DI DOLLARI

Si raffreddano quasi tutte le materie prime, protagoniste di vertiginosi aumenti dei prezzi nelle ultime settimane. Petrolio WTI a 63,7 dollari il barile, in calo dello 0,3%, dal -3,3% di ieri. Ha ripreso l’attività l’oleodotto Colonial Pipeline, paralizzato dall’attacco dei pirati informatici russi. Al contrario di quanto detto in un primo memento, è stato pagato un riscatto di 5 milioni di dollari (in bitcoin).

Tra i metalli industriali, scendono il rame e l’alluminio. In rialzo le derrate agricole.

L’AMERICA RIPARTE, L’EUROZONA SI ADEGUA

Comanda l’America, l’Europa si adegua. E così, dopo una mattinata in profondo rosso sulla scia del tonfo dei mercati Usa, allarmati dal ritorno dell’inflazione, i listini di Eurolandia recuperano il buonumore quando, dopo il dato debole sul mercato del lavoro, a Wall Street si ridimensiona l’allarme inflazione. La stagione delle trimestrali europee, del resto, prosegue con risultati positivi, in attesa della ripresa prevista dalla Ue per la seconda metà dell’anno.

MILANO, GIÀ IN PROFONDO ROSSO, CHIUDE A +0,14%

Piazza Affari (+0,14%) ribalta la tendenza negativa della mattina. L’indice principale chiude a 24.86 punti.

SPROFONDA BRITISH TELECOM, TIENE TELEFONICA

Andamento misto per gli altri mercati: sotto la parità Londra (-0,58%). In forte calo Bt (-5,92%) dopo aver registrato un calo del 7% nei ricavi e del 6% nell’utile adjusted.

Giù anche Madrid (-0,46%). Chiude in rosso Telefonica (-0,46%), balzata su del 2,3% in avvio sull’onda dei risultati.

Chiude in profondo rosso Burberry (-4,1%), che pure ha dimezzato nel pomeriggio le perdite dopo l’annuncio di un fatturato in calo del 10%.

Francoforte si apprezza invece dello 0,31%.

A Parigi (+0,15%) il recupero parla anche italiano. Lvmh sale dell’1% al traino del rally a Milano di Tod’s, ultima preda del colosso del lusso. In testa al listino c’è l’italo-francese Stm (+2,5%).

RISALE IL BUND, S’ALLARGA LO SPREAD

L’eco delle tensioni sui tassi Usa ha investito anche i mercati obbligazionari europei. Il bund tedesco sale a -0,11%, sui massimi degli ultimi due anni. In parallelo lo spread si allarga a 117,6 punti, a fronte di un rendimento del decennale a 1,05%, +3 punti base.

IL BTP 30 SCHIZZA IN ASTA OLTRE IL 2%

Nell’asta a medio termine, i rendimenti sono saliti in maniera decisa: il Tesoro italiano ha collocato l’importo massimo di 9,25 miliardi di euro nel nuovo Btp a 7 anni e nelle riaperture dei titoli con scadenza 2024 e 2051. Il Buono 15 luglio 2028 (cedola 0,5%) al suo debutto è stato collocato per 4,5 miliardi al tasso lordo di 0,69% – massimo da metà settembre – rispetto a 0,362% del collocamento sindacato di aprile sul titolo marzo 2028 (cedola 0,25%). Del 30 anni settembre 2051 (1,7%), alla quarta riapertura, sono stati assegnati 1,75 miliardi con un tasso che è schizzato a 2,06%, massimo da aprile 2020, rispetto a 1,47% dell’asta di metà gennaio. Il bid-to-cover è stato di 1,35 per il 7 anni, 1,41 per il 3 anni e 1,30 per il trentennale.

NEXI, PIRELLI, PRYSMIAN: LE TRIMESTRALI SALVANO LA BORSA

Il recupero dei mercati nell’ultima parte della seduta è stato facilitato a Milano dall’accoglienza riservata ad alcune trimestrali. Avanza Nexi (+3,3%), che ha battuto le attese e alzato i target, confermando anche il closing con la danese Nets nel secondo trimestre. Bene poi Pirelli (+2,57%), che ha chiuso il primo trimestre con una netta accelerazione dei volumi di vendita grazie al segmento high value, e Prysmian (+2,76%), cresciuta nei tre mesi con utile netto a 76 milioni. Rialzano la testa Diasorin (+2,44%) e Stm (+1,35%).

FRENANO I PETROLIFERI. TRA LE UTILITY BENE A2A

Frenano invece i grandi protagonisti della seduta precedente: Tenaris -2,27%, Eni -1,47% e Saipem -0,83%. Frenano i prezzi del petrolio dopo la ripresa dell’attività del Colonial Pipeline, la più grande rete di condutture degli Stati Uniti già bloccata da un attacco degli hacker russi.

Tra le utility, da notare A2a (+1,44%), che ha chiuso il primo trimestre con un utile netto di 136 milioni di euro, in crescita del 21% rispetto al primo trimestre 2020.

L’ANTITRUST MULTA GOOGLE: CONCORRENZA SLEALE VERSO ENEL X

Enel (+1,25%) ha vinto la sua battaglia con Google. L’Autorità per la tutela del mercato ha condannato Google a una sanzione di 102 milioni per violazione del Trattato sul funzionamento della Ue: attraverso il sistema operativo Android e l’app store Google play, Google detiene una posizione dominante che le permette di favorire la sua Google Maps, danneggiando le applicazioni di altre aziende. È il risultato del ricorso presentato da Enel X che ha accusato Google di non consentire alla sua app JuicyPass (che permette la ricerca e la prenotazione delle colonnine di ricarica) l’interazione con Android Auto, funzione che consente di utilizzare le app quando le persone sono al volante nel rispetto dei requisiti di sicurezza e senza distrazioni.

PRESE DI BENEFICIO SU UNICREDIT, BALZO DI BANCA IFIS

Prese di beneficio sul comparto bancario nonostante le promozioni di Moody’s, che ha alzato da negativo a stabile l’outlook su alcuni istituti tra cui Intesa (-0,42%), Mediobanca (+1%), Banco Bpm (+0,46%) e Credem. Rallenta Unicredit (+1,88%).

In evidenza Banca Ifis (+5,46%): nei primi tre mesi dell’anno ha realizzato un utile netto pari a 20,1 milioni di euro, il doppio rispetto al primo trimestre dell’anno precedente.

TOD’S PRENDE IL VOLO. GLI ANALISTI APPLAUDONO

Sugli scudi Tod’s, che ha chiuso la seduta con un guadagno del 6,43% a quota 47,04 euro. Un rialzo che si è tramesso a Parigi anche su Lvmh, ormai punto di riferimento per la società dei Della Valle. Deutsche Bank ha alzato il target price a 36 euro da 30 euro (confermato il rating hold), dopo che l’azienda ha pubblicato vendite superiore alle previsioni degli stessi analisti e del consensus. JP Morgan ha portato il prezzo obiettivo da 22,5 a 26 euro. Il target price di Kepler Cheuvreux passa da 25 a 40 euro, con raccomandazione hold.

LA FUSIONBE FA BENE A INWIT (+1,4%), RAI WAY IN ATTESA

Decolla Inwit (+1,39%) dopo la fusione con Vodafone Tower. La società di infrastrutture wireless ha archiviato il primo trimestre con un fatturato in crescita dell’84,8%, in linea con le stime del consenso. Avanza anche Raiway (+0,99%) dopo utili in aumento del 5%.

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