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Borse e Btp collezionano record ma l’euro resta troppo alto. Stamani la Borsa di Milano parte bene

Le Borse e i titoli di Stato beneficiano della svolta della Bce e delle buone notizie di Usa, Cina e Giappone – L’euro però resta troppo alto nel cambio con il dollaro – L’outlook negativo di S&P sull’Italia non spaventa – Oggi riflettori puntati sugli aumenti di Monte dei Paschi, Italcementi e Popolare di Sondrio – Piazza Affari parte bene

Borse e Btp collezionano record ma l’euro resta troppo alto. Stamani la Borsa di Milano parte bene

Piovono dall’Oriente altre notizie positive per i listini, già galvanizzati dai record di Wall Street e dalla spinta della Bce. L’export cinese è salito a maggio più del previsto (+7% contro il 6,7% previsto), rafforzando la tesi che la ripresa del Drago, dopo gli stimoli piovuti dal centro, è ormai in atto. 

Intanto il Giappone ha rivisto al rialzo i dati del Pil del primo trimestre: +1,6%. L’indice Nikkei a Tokyo avanza dello 0,5%. Hong Kong sale dello 0,9% seguito da Shanghai +0,6%. In terreno positivo anche la Corea +0,3%, mentre il won sale ai massimi da un anno. Comincia così una settimana che si annuncia leggera, l’ideale per digerire la pioggia di novità decise dalla Banca Centrale Europea. 

A 15 giorni dal prossimo vertice della Federal Reserve, anche il panorama macro Usa si annuncia sereno: Il dato sull’occupazione di maggio ha confermato che la ripresa procede senza strappi l’ideale per proseguire l’azione di tapering senza sorprese per i mercati. Il meteo Borsa segnala, insomma, bello stabile un po’ovunque. 

In rialzo l’azionario Usa con gli indici principali che rinnovano i record storici, già toccati più volte di recente. Il Dow Jones ha chiuso la settimana a un passo da quota 17mila punti, fissando il primato a 16.924 punti, mentre l’S&P 500 è ormai un passo dal muro dei 2mila punti (1.949), una soglia che qualche anno fa pareva utopica. Prosegue la sua corsa anche il Nasdaq: il listino tecnologico è sotto appena del 5,5% rispetto al record fissato nel 2000 in piena bolla internet.

In forte rialzo anche i listini emergenti: sale il Bovespa brasiliano +3%. In evidenza anche il Sensex indiano, +1,51. L’indice Eurostoxx è ai massimi da sei anni. Il listino migliore è Milano: a Piazza Affari l’indice FtseMib è salito dell’1,5% sostenuto dai forti rialzi delle banche. La settimana chiude con un guadagno del 3% che porta a +17,5% la performance dell’indice milanese da inizio anno. L’indice è a quota 22.290, massimo degli ultimi sette anni (maggio 2007).

I riflettori sono ora puntati sull’euro scambiato a fine settimana 1,363 contro il dollaro. Contrariamente a quanto si poteva immaginare, il taglio dei tassi nella zona euro non ha favorito un deprezzamento della valuta e al contrario l’ha spinta leggermente al rialzo. Secondo alcuni economisti il movimento si spiega con la forte domanda di asset in euro innescata a livello mondiale dalle prospettive di rilancio dell’economia, dopo che la Bce ha espresso un orientamento molto determinato a favore della crescita.

I BTP IN VOLO VERSO NUOVE ASTE RECORD

Il mercato del debito sovrano riparte dopo una seduta storica in cui, dopo le decisione della Bce, sono stati polverizzati i precedenti minimi storici: il rendimento dei Btp 2 anni per la prima volta nella storia sotto lo 0,5%. Il titolo a cinque anni è calato all’ 1,39%. Il rendimento del decennale è sceso per la prima volta dalla nascita dell’euro a 2,81%. E’ in questo clima che mercoledì si terrà l’asta Bot da 6,5 miliardi di euro, mentre il giorno dopo il Tesoro tornerà sul mercato offrendo titoli a media e lunga scadenza.

L’OUTLOOK NEGATIVO DI S&P PER ORA NON SPAVENTA

Standard & Poor’s ha confermato a BBB il rating sovrano dell’Italia, con un outlook che rimane “negativo” perché “riflette la visione dei rischi sulle finanze pubbliche derivanti dalla basse prospettive di crescita reali e nominali. Le modeste prospettive di crescita – sottolinea S&P – dipendono dai progressi incerti compiuti dei precedenti tre governi nel riformare il mercato del lavoro domestico e i mercati dei beni, che riteniamo meno flessibili di quelli dei principali partner commerciali dell’Italia”.C’è “un po’ di severità da parte delle agenzie sull’Italia, ma è vero che sia sul ciclo economico sia sulle riforme rimaniamo più indietro rispetto ad altri paesi come la Spagna”, nota Riccardo Barbieri di Mizuho International. Il prossimo pronunciamento sull’Italia è previsto venerdì 13 giugno, quando arriverà il giudizio di Moody’s.

MPS, 5 MILIARDI PER CANCELLARE IL PASSATO 

L’ora x finalmente è arrivata. Parte oggi l’aumento di capitale di Monte Paschi di Siena, il più importante dopo quello da 7,5 miliardi di Unicredit nel 2012. Ma non sono solo le dimensioni dell’operazione, 5 miliardi, o il fatto che la ricapitalizzazione è quasi doppia dell’attuale valore di Borsa (pari a 2,94 miliardi) a rendere importante l’affaire Mps: l’operazione è soprattutto anche il termometro per misurare il livello di gradimento delle banche italiane, a pochi mesi dall’entrata in vigore della Vigilanza Unica.

Venerdì il titolo dell’istituto, unico a chiudere in terreno negativo nel comparo credito, ha perso l’1,9% dopo avere annunciato i termini dell’aumento di capitale: ai soci vengono offerte in opzione 214 nuove azioni ogni 5 possedute al prezzo di 1 euro per azione. Ma alla vigilia della partenza dell’operazione l’istituto ha incassato i sostegno dei due nuovi soci sudamericani, Fintch e Btg Pactual, pronti a coprire anche parte dell’inoptato. 

Il titolo avrà stamane un prezzo di riferimento rettificato di 1,54 euro. Da rilevare infine che Banca Mps è tra le banche creditrici di Alitalia, con una esposizione a fine marzo di 93,3 milioni di cui 63,4 milioni autoliquidabili. Oggi prendono il via anche gli aumenti di capitale della Banca Popolare di Sondrio e di Italcementi .

BANCHE IN VOLO GRAZIE A DRAGHI

Otto titoli su dieci della top ten settimanale di Piazza Affari appartengono al comparto bancario. Nel dettaglio, in vetta al Ftse Mib figura Mediobanca +9% (+4,8%nella seduta di venerdì) seguita da Pop.Milano +8,5% e da Bper +7,5%.In grande evidenza anche Ubi +6,2%, Intesa Sanpaolo+6,2%,Unicredit+5,9% e Banco Popolare +4,5%. Il Cda di Banca Etruria ha iniziato venerdì l’ esame dell’offerta avanzata dalla Popolare Vicenza: la seduta è stata aggiornata all’11 giugno per l’adozione delle determinazioni “pertinenti e conseguenti”.

TELECOM E MEDIASET, L’ORA DELLE SCELTE E’ ARRIVATA

Il mercato scommette su i nuovi assetti di Telecom Italia +8,2% in settimana ( +3,9% venerdì) sui massimi dal giugno 2011. Il probabile scioglimento di Telco cade tra l’altro in un momento di grande effervescenza per le tlc: in Francia si profila il passaggio di Bouygues telefonica a Orange; in Germania pende il giudizio sull’operazione Telefonica Kpn, destinata a ridurre il numero degli operatori mobile da 4 a 3, come potrebbe presto accadere anche in Italia a seguito delle possibili noze tra Wind e 3Italia. 

Intanto, in settimana dovrebbe essere annunciato l’accordo tra TMobil e Sprint, da cui dovrebbe nascere il terzo gestore Usa, con 82 milioni di subscribers. Settimana calda anche per Digital Plus, la piattaforma mobile spagnola di cui Mediaset controlla il 22%. A giorni ci sarà la decisione se cedere (come pare probabile) la quota a Telefonica per 350 milioni oppure rilanciare. Giorni cruciali anche per l’asta dei diritti tv sul campionato di serie A. Ma la gara potrebbe essere azzerata per l’emergere di numerosi nodi legali emersi con le offerte presentate da Mediaset, Sky Italia, Fox Sport ed Eurosoport.

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