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Borse deboli, Ubs manda in tilt Telecom. Guadagna Banca Generali

In ribasso Piazza Affari e deboli tutti i listini europei, anche se lo spread Btp-Bund migliora leggermente – Un report di Ubs, che ha tagliato la raccomandazione a sell da buy, mette ko Telecom Italia – Recupera Mediolanum, dopo la richiesta di accertamento dell’Agenzia delle entrate, che chiede 344 milioni fra imposte e sanzioni – Brilla Banca Generali

Borse deboli, Ubs manda in tilt Telecom. Guadagna Banca Generali

BORSE DEBOLI, BRILLA BANCA GENERALI
UBS MANDA IN TILT LA TELECOM -3%

La Borsa di Milano è in ribasso dopo i dati sull’inflazione nella zona euro, l’indice FtseMib scende dello 0,59% a quota 15463. Arretrano anche le principali piazze della zona euro, Parigi -0,21%, Francoforte -0,15%, Madrid -0,47%. Fuori dalla zona euro, Londra è in calo dello 0,46%, Zurigo sale dello 0,52%.

L’indice Ue dei prezzi al consumo è salito su base annua dell’1,7% dal +1,8% di febbraio. La spinta inflazionistica resta moderate e lascia aperta la possibilità di una politica espansiva per la Bce, che si riunisce domani.

Sul mercato dei titoli di Stato lo spread migliora leggermente a quota 328 (-3 punti base). Il rendimento del Btp a 10 anni scende al 4,58% (-4 punti base).

Si indebolisce l’euro nei confronti del dollaro a 1,280 da 1,282 di ieri sera. L’euro si rivaluta sul franco a 1,2174 da 1,2164 di ieri sera.

Negli Stati Uniti, oggi pomeriggio saranno diffusi i nuovi occupati nelle aziende private, il sondaggio condotto dalla ADP che anticipa l’andamento dell’occupazione. Alle 16 viene pubblicato l’indice Ism delle aziende dei servizi.

Un report da Ko mette al tappeto Telecom Italia –3,18%. il titolo è arrivato a perdere oltre il 6% ma ha poi recuperato: Ubs ha tagliato la raccomandazione a sell da buy e ha portato il target price a 0,45 euro da 1 euro. Inoltre, è venuto meno l’appeal speculativo che ieri aveva agitato il settore tlc: Verizon ha seccamente smentito l’interesse per un merger con Vodafone.

Recupera Mediolanum +0,14%% dopo la richiesta di accertamento dell’Agenzia delle entrate che fra imposte e sanzioni chiede 344 milioni di euro.

Banca Generali, che a differenza di Mediolanum (e di Azimut +0,4%) non ha contenziosi con il fisco, guadagna il 2,5% . Ieri sera la società del risparmio gestito ha comunicato che in marzo la raccolta netta è salita a 210 milioni di euro da 203 milioni di euro di febbraio: in soli tre mesi Banca Generali è arrivata ad un totale di 620 milioni di euro, la metà dell’obiettivo del management per il 2013 : si tratta della migliore partenza d’anno da sempre.

Cala Mediaset -1,67%: Jp Morgan taglia il prezzo obiettivo sul titolo a 1,7 euro da 2,2 euro, mantenendo il giudizio neutrale. Per Jp Morgan il titolo rimane sottovalutato ma per la banca d’affari non è ancora il momento di acquistare a causa dello scenario politico italiano ancora incerto.

In terreno negativo le blue chips di Stato: Finmeccanica -2.01% , Enel -1,15% ed Eni -1% .

In rosso anche le banche: Unicredit -1,18%, Intesa -0,77%.Banco Popolare perde il 2,15%%. Monte Paschi perde l’1,56%, oggi sul titolo sono vietare le vendite short.

Al contrario, positiva Fiat che avanza del 2,1% dopo i dati incoraggianti sulle vendite di auto in Italia. Brembo è in calo dello 0,1% all’indomani del balzo che ha spinto il titolo sui massimi storici. Mediobanca ha alzato il target price a 14 euro.

Prosegue la corsa di Luxottica +1,18% a 40,39 euro, sui nuovi massimi storici. Ferragamo perde lo 0,27%, Tod’s +1,18%, Cucinelli+1,5%. La debuttante Moleskine frena e sale dello 0,2% a 2,31 euro, a inizio seduta era salita fino a 2,39 euro.

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