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Borse contrastate, Unicredit verso il tutto esaurito

A metà giornata l’azionario europeo resta comunque vicino ai massimi degli ultimi 14 mesi. Balzo in avanti di Dialog Semiconductor (+7%), prosegue il rally di Stm. In asta risale il rendimento dei Ctz. Petrolio in recupero, bene Saipem e Eni. Tenaris parte bene dopo i conti ma poi arretra. Banche in altalena.

Oscilla attorno alla parità la Borsa di Milano. L’indice Ftse Mib -0,09% sfiora quota 18.900, modeste le variazioni degli altri listini a partire da Francoforte -0,08%. Parigi +0.10%, Londra -0,10%. Fa meglio Madrid +0,3%.

L’azionario europeo resta vicino ai massimi degli ultimi 14 mesi a metà seduta, supportato dal rally di Barclays che guadagna quasi il 4% dopo aver riportato a sorpresa un incremento del core capital ratio grazie a profitti in crescita.

Vola Dialog Semiconductor +7%, produttore i cui chip vanno nei telefonini Apple e Samsung dopo aver detto di attendersi “un buon progresso delle revenue”.

Continua intanto a Piazza Affari il rally di Stm +1,27%, accesa mercoledì da un upgrade di Barclays. Il guadagno da inizio anno si estende a +33%. Equita ha rafforzato il Buy portando il target price a 15,20 euro da 14 euro. Giovedì mattina gli analisti di MainFirst hanno alzato il target price a 15 euro da 8,50 euro, un incremento del 76%.

Nel quarto trimestre 2016 la crescita tedesca è salita allo 0,4% su trimestre e all’1,2% su anno, sostenuta dal rialzo della spesa pubblica, dei consumi privati e delle costruzioni che hanno più che compensato un calo dell’export netto.

Mercato obbligazionario debole. Il Tesoro ha collocato stamane in asta 2,5 miliardi di euro in titoli zero coupon biennali CTZ (certificati zero coupon) offrendo un tasso positivo pari a 0,029%, in rialzo rispetto alla precedente emissione (-0,07%) invertendo così la tendenza negativa in atto sui titoli di stato di breve durata.

Il tasso sul Btp a 10 anni sale a 2,24% da 2,21% dell’ultima chiusura. Poco variato il differenziale di rendimento tra Btp e Bund decennale a 197 (contro 195 della chiusura di ieri). Preoccupa, come sempre, il contesto politico e la necessità per lo Stato di aggiustare i conti pubblici di 3,4 miliardi con una manovra finanziaria aggiuntiva da presentare entro aprile

I verbali della Fed, pubblicati ieri sera, non hanno offerto spunti operativi sul dollaro trattato al momento a 1,055 , dopo essere sceso ieri al minimo da un mese e mezzo a 1,0494. Qualche sostegno è giunto dalle parole del segretario al Tesoro Usa, Steven Mnuchin, secondo cui un dollaro forte è “una cosa positiva” nel lungo termine.

Le quotazioni del petrolio sono in rialzo dell’1,5% con il Brent scambiato a 56,70 dollari al barile. Ieri i dati dell’Api (American Petroleum Institute) hanno mostrato a sorpresa un calo delle riserve Usa di greggio nell’ultima settimana. I dati confermano la percezione di una generalizzata riduzione dell’eccesso d’offerta sul mercato, grazie anche all’accordo tra Opec e altri Paesi produttori per il taglio dell’output.

Giornata di conti per le società petrolifere. Arretra Tenaris -0,31% dopo una partenza positiva. Nel 2016 i ricavi hanno toccato 4,29 milioni di dollari (-38% rispetto all’esercizio precedente) causata dal calo della domanda in Nord America oggi in ripresa. Il dividendo cala a 0,41 dollari da 0,45 precedenti. Nell’attesa del cda avanza Saipem +1,74%. “Ci aspettiamo che i ricavi del quarto trimestre siano in linea con la guidance della società di 10,5 miliardi per l’intero 2016 – si legge nella nota di Banca Imi – Ci aspettiamo inoltre che l’ebit rettificato diminuisca a causa di una performance più debole dell’offshore engineering e del drilling onshore”.

Eni +0,4%.

Nell’ultimo giorno dell’aumento di capitale Unicredit sale dello 0,4% a conferma delle previsioni positive sull’operazione: Berenberg ha alzato il giudizio a Buy da Hold e il target price a 15 euro da 12 euro. Indiscrezioni riportano di un en plein dell’aumento di capitale. Intesa -0,5%, Banco Bpm-0,6%, positiva Mediobanca +0,8%.

Soffre ancora Banca Mediolanum -1%: Mediobanca taglia il target price a 7,2 euro da 8,2 euro, conferma Neutral. Generali -0,1%:

Contrastato il gruppo Agnelli. Cnh Industrial -0,6%, Fiat Chrysler -0,2%. Exor +0,6%: Kepler Cheuvreux alza il target price a 44,6 euro da 40,7 euro, confermato il giudizio Hold.

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