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BORSE CHIUSURA 6 MARZO: Tim vola sulle ali delle 2 offerte per la Rete e trascina il Ftse Mib: ok anche le banche

Piazza Affari sfiora la soglia dei 28 mila pun ti base grazie al balzo di Tim superiore al 3% ma anche la performance delle banche è di tutto rispetto

BORSE CHIUSURA 6 MARZO: Tim vola sulle ali delle 2 offerte per la Rete e trascina il Ftse Mib: ok anche le banche

Nuova settimana, nuova giornata di guadagni per Piazza Affari, che chiude la seduta odierna a un passo da 28mila punti base (toccati in mattinata), con un progresso dello +0,45%, 27.949 punti base. A dare la giusta carica è stata Telecom, +3,14%, al centro di una possibile battaglia tra Kkr e Cdp per l’acquisto della rete. Bene le banche, in un contesto di rialzo dei tassi. A proposito di tassi e rendimenti è partito con il piede giusto anche il collocamento del nuovo Btp Italia, legato all’inflazione. Nel primo giorno il controvalore di raccolta ha toccato i 3,64 miliardi.

Nel resto d’Europa l’umore è rimasto abbastanza alto a Parigi, +0,34% (che nella prima parte della seduta ha toccato il nuovo  massimo storico oltre i 7.400 punti base), Francoforte +0,49% e Madrid +0,47%. Secondo Amsterdam -0,1%, Londra -0,26% e Zurigo -0,37%.

Un quadro variegato, con gli investitori che oggi hanno dovuto fare i conti anche con le prospettive di crescita annunciate dalla Cina nel weekend e intorno al 5% per l’anno in corso, inferiori alle stime degli analisti. Il 2022 si è chiuso con una crescita del 3%, più bassa del previsto a causa del peggioramento della congiuntura e della guerra in Ucraina.

Avvio intonato di Wall Street in attesa di Powell

Oltreoceano l’andamento è intonato a Wall Street, in cauto guadagno in attesa di giornate importanti. Domani e dopodomani infatti il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, porterà la sua testimonianza sulla politica monetaria al Congresso, mentre in settimana usciranno dati sul mercato del lavoro negli Stati Uniti. Su quanto dirà Powell si respira un certo ottimismo, visto che a trascinare la borsa di New York sono i titoli delle megacap, sensibili ai tassi. Oggi infatti scendono i rendimenti dei titoli di Stato Usa e salgono i prezzi.

Bene Ferrari (+0,46%), dopo che Adam Jonas, analista di Morgan Stanley, ha inserito il titolo tra i migliori (‘top pick’), al posto di Tesla (-1,06%).

L’euro si rafforza con Bce falco

Sul mercato dei cambi l’euro si rafforza contro il dollaro in area 1,067 dopo che nel fine settimana la presidente della Bce Christine Lagarde ha di fatto confermato il rialzo del costo del denaro di 50 punti base anche nella riunione di marzo. A farle eco oggi è stato il capo economista della banca centrale europea Philip Lane: “Le informazioni attuali sulle pressioni inflazionistiche sottostanti suggeriscono che sarà opportuno aumentare ulteriormente i tassi dopo la riunione di marzo”. La corsa dei prezzi è troppo forte, anche se ci sarebbero segnali di rallentamento.

La speranza del governatore della banca centrale austriaca, Robert Holzmann, è che il picco dei tassi d’interesse nel blocco venga raggiunto entro i prossimi 12 mesi.

La traiettoria dei tassi è molto indigesta per chi deve rifinanziare il suo debito, come l’Italia. Il repentino innalzamento del costo del denaro infatti “pone dei problemi seri a chi ha dei bilanci fortemente indebitati come quello italiano”, ha sottolineato il ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti.

Spread stabile

La carta italiana chiude comunque una buona seduta. Lo spread tra Btp 10 anni e Bund di pari durata si conferma a 174 punti base (-0,48%), con rendimenti indicati rispettivamente al 4,44% e al 2,7%.

Inoltre uno dei propellenti dell’inflazione continua a perdere terreno: il gas si sgonfia ulteriormente oggi e scende sotto i 42 euro al Mwh.

Tra le materie prime s’indebolisce il petrolio, sia nel contratto Brent sia Wti, con cali frazionali attorno allo 0,7%.

Piazza Affari tra rally e realizzi

Telecom Italia domina il listino principale dall’alto di un rally che dura ormai da diverse settimane. A dare ulteriore sprint, in avvio di settimana, è stata la notizia del weekend che Cdp, insieme a Macquarie, ha presentato un’offerta non vincolante (alternativa a quella del fondo Kkr) per l’acquisto della costituenda NetCo, che comprenderà la rete infrastrutturale e la partecipazione in Sparkle. La proposta è valida fino al 31 di marzo.

Il clima resta favorevole alle banche, che si mettono particolarmente in luce oggi con Bper +1,96%, Banco Bpm +2,31% e Unicredit +1,8%. Tutte e tre queste blue chip sono tra le migliori da inizio anno. Il titolo della banca guidata da Andrea Orcel ha guadagnato finora il 45% circa.

Spinge Nexi, +1,6%, in attesa dei conti 2022. Nella parte alta del listino anche Pirelli +1,54% e Poste +1,83%.

Le prese di profitto zavorrano invece Amplifon -2,16% e Saipem -1,5%.

Finecobank perde l’1,49%, nonostante la raccolta di febbraio si sia confermata ad alti livelli ma in contrazione rispetto allo stesso mese di un anno fa (870 milioni contro 945 milioni).

Perdono quota Erg -1,09% e Cnh -0,72%. Fuori dal paniere principale si apprezza Piaggio (+2,83%), che a inizio mese ha presentato conti 2022 record. A mettere un po’ di pepe sono stati i veicoli a tre ruote in India, molto utilizzati anche come taxi. Le vendite in questo ambito sono cresciute a febbraio dell’81% rispetto all’anno prima, sopra il livello pre-covid, grazie soprattutto ai programmi di incentivi proposti dai governi locali e centrali e ai programmi di finanziamento. Piacciono anche le due ruote: +15% annuo le vendite di febbraio, che però non hanno completamente recuperato i livelli pre pandemia.

Per Banca Akros il titolo Piaggio resta da comprare.

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