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Borse asiatiche: cadono ancora Tokyo e Shanghai

Pesano sui mercati asiatici la chiusura negativa di Wall Street e l’indice Pmi manifatturiero cinese, ai minimi da oltre sei anni.

Borse asiatiche: cadono ancora Tokyo e Shanghai

Ancora una giornata di passione per i listini asiatici. La Borsa di Tokyo ha chiuso la seduta in calo del 2,98%, con il Nikkei a 19.435 punti, il livello più basso da 3 mesi e mezzo. Per l’indice giapponese si tratta della quarta seduta consecutiva in rosso. In Cina, invece, la Borsa di Shanghai ha lasciato sul campo il 4,3%. Ancora peggio la Borsa di Shenzhen, dove l’indice Composito ha ceduto il 5,4%, a 2039,40 punti. 

Pesano sui mercati asiatici la chiusura negativa di Wall Street (S&P 500 -2,11%, Dow Jones -2,3% e Nasdaq -2,8%) e l’ultimo dato negativo in arrivo dall’economia del Dragone: l’indice Pmi manifatturiero cinese rilevato da Markit/Caixin, che anticipa l’andamento del settore, è sceso questo mese a 47,1 punti. Il dato è il più basso da oltre 6 anni (77 mesi) e rimane lontano dalla soglia dei 50 punti, che marca il confine fra recessione ed espansione dell’attività economica.

L’indice manifatturiero è salito invece in Giappone, dove la rilevazione di agosto ha fatto segnare 51,9 punti, dai 51,2 di luglio, registrando il secondo maggior incremento dell’anno. Il dato preliminare è stato diffuso da Markit.

Intanto, sul fronte valutario, lo yuan continua a scendere e viene scambiato contro il dollaro a 6,3904, nonostante la Banca centrale abbia fissato il fixing a 6,3864.

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