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Borse 9 giugno pomeriggio: a Piazza Affari crolla Mps dopo il No di Bper ma Btp Valore raccoglie oltre 18 miliardi

Il rifiuto di Bper-Unipol ad aggregarsi con Mps fa crollare il titolo della banca senese che perde quasi il 10% dopo le speculazioni dei giorni scorsi – Trionfale l’esito della raccolta di Btp Valore che supera ogni record

Borse 9 giugno pomeriggio: a Piazza Affari crolla Mps dopo il No di Bper ma Btp Valore raccoglie oltre 18 miliardi

Il Toro di Wall Street non galvanizza le borse europee, che chiudono anche oggi una seduta poco mossa in attesa di una prossima stretta da parte della Bce, mentre i future del gas s’impennano ad Amsterdam del 20% oltre quota 32 euro al Mwh. In generale c’è un clima di bonaccia sui mercati (con l’indice della paura ai minimi) in attesa che i dati sull’inflazione e le scelte delle banche centrali della prossima settimana diano nuove indicazioni.

Milano zavorrata da Mps, ma è record per il Btp Valore

Piazza Affari è in media e perde lo 0,41% per un dato finale a 27.162 punti base. A pesare è soprattutto il tonfo di Mps (-10,08%) delusa dall’ostilità dei vertici di Bper (-1,96%) e di Unipol (-0,66%), azionista dell’istituto modenese, a un matrimonio tra le due banche.

Brilla invece il secondario, dove lo spread tra decennale italiano e tedesco arretra a 164 punti (-3,46%) con tassi in ritirata rispettivamente a +4,02% e +2,38%. La carta italiana vive un momento particolarmente favorevole, anche alla luce dell’enorme successo del Btp Valore, il cui collocamento si è chiuso oggi alla cifra stellare di 18,191 miliardi. Il titolo, riservato al mercato retail, in questa prima emissione offre tassi cedolari minimi garantiti pari al 3,25% per il primo e secondo anno e al 4% per il terzo e quarto anno. Sono previste cedole nominali semestrali e un premio extra finale di fedeltà pari allo 0,5% del capitale investito.

Oggi il Tesoro ha messo a disposizione degli investitori anche 6,5 miliardi di Bot a 12 mesi, spuntando un rendimento pari al 3,637%, in aumento di 18 centesimi rispetto all’asta del mese precedente e ai massimi dai livelli toccati a luglio 2012.

Europa in lieve calo. Vivendi esce dalle blue chip

Nel resto del continente arretrano Londra -0,5%, Madrid -0,31%, Amsterdam -0,12% e Francoforte -0,25%. Parigi cede lo 0,12% ed è in rosso Vivendi (-1,7%) che, a seguito dell’ordinaria revisione trimestrale degli indici, tra dieci giorni dovrà dire addio all’esclusivo club delle blue chip transalpine, per essere sostituita da Edenred (+0,72%), società di servizi alle imprese all’origine dei ticket restaurant. Si ricorda che Vivendi è il principale azionista di Telecom (incolore a Milano).

Wall Street a nuovi massimi 2023

Dall’altra parte dell’Atlantico si muove in cauto progresso Wall Street, che pure tocca nuovi massimi dell’anno spinta dal rally di Tesla e da alcune mega tech. Per la borsa statunitense potrebbe chiudersi oggi la quarta settimana consecutiva in rialzo, dopo che ieri lo S&P è entrato in area Toro con un guadagno del 20% e più rispetto al minimo toccato il 12 ottobre scorso.

A determinare questa dicotomia tra Europa e Usa sono probabilmente le attese differenti sulle imminenti scelte delle rispettive banche centrali, nei meeting della prossima settimana. Il mercato si aspetta un nuovo rialzo dei tassi da parte della Bce nella misura di 25 punti base e uno stop da parte della Fed, anche se già si ragiona sulla possibilità che la banca americana segua le orme di quella canadese e dopo una pausa, riprenda la via delle strette a luglio per domare l’inflazione. Su questo fronte si prevede che i dati, in uscita martedì prossimo, mostrino che l’inflazione Usa complessiva sia aumentata a maggio a un tasso annuo del 4,1%, mentre i prezzi ‘core’ siano saliti del 5,2%.

Sul mercato dei cambi il dollaro riprende quota e l’euro si barcamena poco sopra 1,07.

Piazza Affari, titoli Mediaset in rally con ricovero di Berlusconi

La notizia che Silvio Berlusconi è di nuovo ricoverato al San Raffaele ha messo il turbo ai titoli della galassia Mediaset, con MfE A e B che chiudono in progresso rispettivamente del 4,19% e del 5,92%. L’ospedale ha fatto sapere che non ci sono criticità e il leader di Forza Italia deve solo fare accertamenti programmati a causa della sua “nota patologia ematologica”.

Sul listino principale i maggiori rialzi sono per Erg +1,83%, Leonardo +1,28%, Stm +1,18%. In particolare, le azioni del gruppo della difesa centrano un rimbalzo dopo la notizia di ieri, di una commessa di dimensioni contenute in Azerbaijan. “Fonti giornalistiche parlavano di 2 unità, ma non escludiamo che l’ordine possa essere superiore perché l’intesa si inserisce nell’ambito dell’ampio programma di ammodernamento delle Forze Armate azere”, commenta Equita.

Tra le banche è galleggia solo Mediobanca, +0,23%, mentre la giornata è da dimenticare per Mps, Bper, Banco Bpm -1,5%, Unicredit -1,65%.

Archiviano una seduta timidamente positiva le utility: A2a +0,49%, Italgas +0,18% (dopo l’accordo con Veolia da 115 milioni per l’acquisizione di quote in tre società). Trascurata Telecom, che doveva ricevere oggi le offerte migliorative di Kkr e della cordata Cdp- Macquarie per la rete.

È piatta anche Generali che, secondo indiscrezioni, potrebbe presentare un’offerta vincolante per il ramo europeo della compagnia assicurativa americana Liberty Mutual.

Male Saipem -1,98%.

Crolla la produzione industriale in Italia

Sul fronte macro sono decisamente negative le notizie per l’Italia.

Scende infatti a sorpresa la produzione industriale ad aprile (-7,2% su base tendenziale), facendo registrare il calo più importante da luglio 2020 (-8,3%). È rosso anche il dato mensile: -1,9%, calo più significativo da settembre 2022 (-2,2%). Lo rileva l’Istat sottolineando che il quadro è negativo anche su base trimestrale: nella media del trimestre febbraio-aprile il livello della produzione è diminuito dell’1,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

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