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Borsa, sale Mps. Già oltre un miliardo dal Btp Italia

Listini europei poco mossi a metà giornata: Parigi attende il rialzo dei tassi, Milano in stallo per il nuovo governo – Il petrolio in calo dai massimi penalizza Eni e Saipem – In calo anche Fca e Ferrari in attesa delle decisioni dell’amministrazione Usa – In forte ripresa Pirelli, balzo di Falck Renewables e Salini Impregilo

Borsa, sale Mps. Già oltre un miliardo dal Btp Italia

Borse in fase di stallo in attesa di notizie sulla formazione del governo in Italia e degli interventi di diversi esponenti della Bce. A Piazza Affari (-0,11%) l’indice si mantiene leggermente negativo, a quota 24.100, poco meglio di Francoforte (-0,2%), Parigi e Madrid (-0,17%). Positive, fuori area euro, Londra (+0,3%) e Zurigo (+0,26%).

Si allontanano dai record pluriennali le quotazioni del greggio, la cui corsa risulta frenata dall’aumento dell’attività di estrazione negli Stati Uniti, anche se la prospettiva di nuove sanzioni Usa all’Iran mantiene i prezzi in tensione. Il Brent cede lo 0,61% a 76,65 dollari il barile e il Wti scivola dello 0,51% a 70,30 dollari.

I titoli petroliferi sono quelli maggiormente penalizzati oggi a seguito della discesa dai massimi delle quotazioni del greggio. Lo STOXX 600 oil & gas segna -0,11%. Eni +0,33%, Saipem -0,2%, Tenaris -0,28%.

Erik Nielsen di Unicredit ha provato a vedere cosa succederebbe al Pil di Eurozona e Usa e all’inflazione se il prezzo del petrolio restasse sui 70 dollari in questo trimestre per poi passare a 100 dollari nel terzo trimestre e rimanesse a questi livelli per tutto il 2019. “In questo scenario – scrive l’analista – con il cambio euro/dollaro stabile a 1,20, l’inflazione dell’eurozona avrebbe un’accelerazione dall’attuale attesa a un livello dell’1-1,5% nel primo periodo per arrivare a 2,5%-2,7% nel secondo trimestre 2019 e attestarsi l’anno successivo al 2%”.

Tra i titoli in evidenza, Iwg balza di oltre il 21% dopo un approccio da parte di tre società rivali per un possibile takeover. Edp sale di quasi il 9% dopo che la utility cinese China Three Gorges ha offerto 10,8 miliardi di dollari per prendere il controllo della società portoghese. L’olandese Abn Amro cede il 4,6% dopo aver riportato un calo nei profitti netti.

Peggiora leggermente il Btp decennale, il cui rendimento sale a 1,89%, da 1,87% di ieri. Si avvicina già alla barriera del miliardo di euro la domanda della clientela retail sul nuovo Btp Italia, il titolo maggio 2026 che garantisce una cedola minima di 0,4%.

Scende lo spread attorno ai 131 punti a conferma che le fibrillazioni sulla politica interna per ora non contano. Al contrario pesano le parole del governatore della Banca centrale di Francia, Francois Villeroy de Gahau ha detto stamattina che per il rialzo del costo del denaro, nella zona euro, ci sarà probabilmente da aspettare qualche trimestre, ma non anni. Il commento ha spinto il rendimento del decennale tedesco a 0,60% i massimi da quasi tre settimane.

Il cambio euro/dollaro tratta a 1,1952 da 1,1942 di venerdì sera.

Pochi gli spunti sui listini azionari. Dopo un avvio promettente Stm segna il passo (-0,2%) in vista dell’investor day di domani. In ribasso Prysmian (-2,2%).

Piatto il comparto bancario. Continua la ripresa di Mps (+5%): il mercato scommette sul piano del Tesoro per anticipare il collocamento di una parte del capitale. Piace intanto il buon risultato del trimestre (188 milioni di utili, molto meglio delle previsioni) che, si legge nella nota della banca, “si pone in lieve crescita rispetto al trimestre precedente grazie soprattutto agli effetti positivi legati alla riduzione del costo del funding”. Le commissioni nette, infatti, sono state di 407 milioni, in calo del 4,6% anno su anno. Deutsche Bank ha alzato il target price a 3,3 da 3 euro. Banco Bpm +1,3%.

Debole nel risparmio gestito Azimut (-3%). Anima Holding +0,42%: utile netto consolidato di 55 milioni (+74%).

Sulle montagne russe Brunello Cucinelli (-2,29%) dopo lo scivolone inziale di oltre il 6% che l’ha portato brevemente in asta di volatilità. Venerdì era salito di oltre l’8% in scia alla trimestrale. Nella moda avanzano invece Moncler (+0,8%) e Ferragamo (+0,2%).

Fiat Chrysler -1,03%. Dopo i complimenti di Donald Trump a Sergio Marchionne (“il mio preferito”) l’attenzione del mercato è rivolta alla multa che l’Epa (authority ambientale Usa) potrebbe imporre a Fiat per il sospetto di aver superato in passato dei limiti di emissione. Dopo l’intervento del presidente le decisioni dell’Epa, l’agenzia Usa per l’ambiente, potrebbero rivelarsi meno severe rispetto alle precedenti stime.

Peraltro, la prospettiva di dazi sull’import di auto dall’Europa potrebbe pesare su Ferrari (-1,2%).

In forte ripresa Pirelli (+2,44%) nel giorno della trimestrale: domani ci sarà l’assemblea.

Alla vigilia della trimestrale poco mossa Mediaset (-0,1%). Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha riabilitato Silvio Berlusconi, dopo la condanna del 2013. La notizia riguarda anche Banca Mediolanum, in calo dello 0,75%. A seguito di questo pronunciamento, Fininvest potrebbe riuscire ad evitare la vendita forzata della sua quota. Telecom -1,2%.

Fuori dal paniere principale, Falck Renew+5,4% e Salini Impregilo +2,3%.

Somec, uno dei principali operatori mondiali nell’ambito della progettazione, produzione e installazione di involucri vetrati e di aree catering per navi da crociera, ha debuttato oggi sull’Aim. Il titolo è piatto a 17,98 euro.

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