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Borsa, rotazione pazzesca: Leonardo, banche ed Eni i driver

A Piazza Affari come a Wall Street avanzano i titoli che erano rimasti finora ai margini e cadono le icone dell’high tech – Pfizer in rialzo

Borsa, rotazione pazzesca: Leonardo, banche ed Eni i driver


Non si placa l’ottimismo delle Borse europee innescato dall’annuncio di Pfizer-BioNtech sull’efficacia del vaccino anti-Covid. Dopo il rally di ieri che ha portato i listini ai massimi da marzo, Madrid e Parigi chiudono in corsa la seconda seduta della settimana, guadagnando rispettivamente il 3,38% e l’1,55%. Un po’ più timida Francoforte (+0,6%) su cui pesa il crollo dell’indice tedesco Zew, sceso a novembre a 39 punti dai 56,1 di ottobre, mentre Londra (+1,79%) sembra ignorare le incertezze derivanti dalla Brexit.

Milano, dopo una seduta incerta, archivia la giornata con un rialzo di mezzo punto a 20.851, livello più alto dal periodo pre-lockdown, trainata dall’exploit di Leonardo e dalla performance di banche e petroliferi. 

Dall’altra parte dell’oceano procede contrastata Wall Street con il Dow Jones in rialzo e il Nasdaq e lo S&P 500 in rosso. A New York, continua la rotazione dei titoli iniziata ieri in seguito all’annuncio di Pfizer (+0,7%) sul vaccino contro il Covid che potrebbe ricevere il via libera per l’uso in emergenza negli Stati Uniti entro un mese. Il riposizionamento fa crollare Zoom, che dopo il -17% di ieri cede oltre il 10%, e colpisce anche Amazon, che dopo il -5% perde un ulteriore 3,2%. Male i principali titoli tech: Facebook (-4,4%), Google (-1,5%), Microsoft (-3,14%), mentre la società farmaceutica Eli Lilly (+4,2%) corre in seguito all’approvazione d’emergenza per una cura sperimentale a base di anticorpi monoclonali contro il coronavirus.

La rotazione si fa sentire anche sull’azionario italiano, dove spicca il volo Leonardo (+7,4% oggi, -52% negli ultimi 12 mesi). Già ieri le azioni del gruppo della Difesa erano balzate del 16% in scia alle indiscrezioni, non smentite, relative a una possibile Ipo della controllata Usa Drs da realizzarsi nel primo semestre 2021. Corrono Unicredit (+5,17% il 10 novembre – 35,5% nell’ultimo anno) e Intesa Sanpaolo (+4,44% e -20,7%), in forte rialzo Eni (+4,07% oggi, -45,7% nei 12 mesi) con il prezzo del petrolio che continua a salire (Brent +1,5% sopra i 43 dollari al barile).

Le vendite colpiscono invece Stmicroelectronics (-6%), Prysmian (-4,28%), Recordati (-3,14%) e Ferrari (-3,05%), mentre prosegue il calo di Diasorin (-1,37%) sull’ipotesi che l’arrivo del vaccino di Pfizer potrebbe rendere meno rilevante il ruolo dei test anti-Covid.

Passando all’obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund scende a 121 punti base (-1,28%) con il rendimento sul decennale allo 0,726% (+4,76%), mentre sul fronte valutario il cambio euro/dollaro chiude piatto a 1,1854 punti. 

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