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Borsa, prese di beneficio di fine anno in un 2019 da incorniciare

Banche e high-tech mandano in rosso il Ftse Mib ma il rialzo di Piazza Affari del 2019 (+29%) resta da favola – Brillano in controtendenza anche oggi Nexi e Saipem, Recordati e Terna

Borsa, prese di beneficio di fine anno in un 2019 da incorniciare

Piazza Affari, regina d’Europa del 2019, chiude in coda la penultima seduta dell’anno, -0,59%, 23.780 punti, complici le prese di profitto e le recenti dimissioni del ministro all’Istruzione Lorenzo Fioramonti, che potrebbero rappresentare un indebolimento dell’esecutivo. Il rosso del listino milanese contrasta con il verde delle altre piazze europee, vicine ai massimi di sempre in scia all’infinita corsa di Wall Street. Francoforte +0,25%; Parigi +0,13%; Madrid +0,35%; Londra +0,17%.

New York, dopo una nuova partenza record, è sembrata un po’ volatile nei primi scambi, ma attualmente i tre listini principali sono in lieve progresso e ancora protagonisti del lungo rally innescato 15 giorni fa dall’annuncio del raggiungimento di un accordo commerciale, di fase uno, fra Usa e Cina. Ieri il Nasdaq ha chiuso per la prima volta a 9000 punti e al momento è oltre questa soglia. Gli acquisti sono incoraggiati anche dal miglioramento dei dati economici cinesi, che hanno mostrato un rimbalzo dei profitti nel settore industriale a novembre, mentre ieri la spinta al rialzo era venuta dal boom di vendite a Natale, soprattutto online, di beni di consumo negli Usa.

Sul mercato monetario l’euro è in recupero sul dollaro a 1,117 e in lieve flessione sulla sterlina a 0,8535. La valuta britannica beneficia dalle dichiarazioni del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, secondo cui l’Ue potrebbe aver bisogno di estendere la deadline per i colloqui sulle nuove relazioni commerciali con Londra.

L’oro procede in rialzo dello 0,27% e si muove intorno a 1518,45 dollari l’oncia. Il petrolio è positivo a 68,15 dollari al barile, +0,37%. Anche il Wti migliora, 61.62 dollari al barile (-01%), dopo un calo oltre le attese delle scorte di greggio americane (-5,474 milioni di barile; previsti -2,1 milioni).

Nel settore oil, fra i titoli migliori di Piazza Affari c’è Saipem, +1,98%, grazie a nuovi contratti in diverse aree per 1,7 miliardi di dollari (1,52 miliardi di euro). Fra le blue chip la prima della classe è ancora Nexi +3,12%, che aggiorna il suo record a 12,22 euro per azione, mentre gli analisti di Kepler Cheuvreux portano il prezzo obiettivo da 10,2 euro a 11,5 euro dopo l’accordo con Intesa Sanpaolo e confermano l’indicazione di mantenere le azioni in portafoglio.

Gli scricchiolii nel governo favoriscono un parziale recupero di Atlantia +0,71%, dopo il tonfo dell’ultima seduta. Bene Recordati +0,63% e le utility: Terna +0,91%; A2a +0,35%; Snam +0,34%.

Le vendite penalizzano Unipol -2,28%; Leonardo -2,23%; Telecom -1,94%. In calo le banche a partire da Intesa -1,9% e Unicredit -1,66%. Secondo il rapporto Abi-cerved la stagnazione dell’economia italiana provocherà l’anno prossimo e nel 2021 una risalita dei tassi di deterioramento dei prestiti concessi alle imprese anche se la ritrovata solidità finanziaria di queste ultime, testimoniata anche dal Fondo monetario, consentirà di limitare la risalita a un modesto incremento. 

Fuori dal listino principale è piatta Interpump, +0,14, che rende noto di aver stretto un accordo vincolante per rilevare il 60% della società di meccanica Transtecno per 22 milioni di euro più circa 500.000 azioni Interpump già in possesso del gruppo.

Lo spread è in miglioramento, secondo i benchmark decennali italiani e tedeschi messi a confronto sul sito di Borsa: 163 punti base (-2,73%), con il rendimento del Btp a 1,37%. L’incremento del differenziale di rendimento fra Btp e Bund, cui si è assistito fra settembre e dicembre, è il principale riflesso “di tensioni politiche interne – scrive la Bce nel Bollettino aggiornato ai dati dell’11 dicembre – che, in quanto tali, non hanno avuto effetti di propagazione su altri paesi dell’area dell’euro”. 

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