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Borsa, Piazza Affari punta su banche e Mps

In una mattina tutta orientata verso la riunione del direttivo Bce a Francoforte, Milano è positiva e la banca senese fa da traino. Hsbc promuove Generali, Intesa beneficia della privatizzazione di Rosneft. Male invece Saipem penalizzata dall’accordo Gazprom-Allseas sul Turkish Stream. Greggio debole, spread sotto controllo

Avanzano le Borse europee nell’attesa delle comunicazioni della Bce. A Piazza Affari l’indice Ftse Mib mette a segno un rialzo dello 0,6% abbondante oltre i 18.200 punti. Davanti a Francoforte +0,33, Parigi +0,14% e Londra +0.04%. Meglio di tutti Madrid+0,92%.

Il rendimento del Btp decennale è indicato a 1,90%, da 1,88% di ieri sera. Spread con il Bund a 155 punti (+2 punti base). Si rafforza l’euro sul dollaro a 1,0797, da 1,075 di ieri.

La Banca centrale potrebbe decidere di prolungare gli stimoli monetari, oppure preparare il mercato al Tapering (riduzione graduale degli stimoli).

Non meno attese le scelte di Francoforte in merito a Monte Paschi +4,2%. La banca ha chiesto all’autorità di Vigilanza della Bce una proroga al 20 gennaio per completare l’operazione di rafforzamento di capitale da complessivi 5 miliardi di euro rispetto al termine ultimo fissato inizialmente al 31 dicembre. La richiesta sarà esaminata oggi.

“No, non temiamo una crisi bancaria” in Italia, ha detto oggi il Commissario Ue per gli affari economici, Pierre Moscovici. Certamente “c’è una crisi politica” nel Paese, “ma allo stesso tempo una continuità” con un “un partito che è maggioritario alle due camere, un uomo, Matteo Renzi, che resta al potere e svolge gli affari correnti, il presidente della Repubblica farà consultazioni per la formazione di un governo”, ha sottolineato il Commissario europeo. “In ogni caso, ci sarà una continuità dello Stato, delle responsabilità”

Sale Unicredit +0,3%, che stamane ha annunciato la conclusione della vendita di Pekao e di altre attività in Polonia per un totale di 3 miliardi di euro. 

In rialzo anche Generali +1%, promossa a Buy da Hsbc. 

Il dollaro debole sostiene il greggio. Ma cresce il timore che i tagli decisi dall’Opec possano non essere sufficienti a dare equilibrio al mercato: poco prima delle 12 il Brent sale dello 0,87% a 53,46 dollari al barile. Il Wti guadagna lo 0,82% a 50,18 dollari. Deboli i petroliferi: Eni -0,2%, Tenaris -1,2%. Maglia nera del listino Saipem, che cede il 2,8% dopo la notizia che Gazprom ha siglato un contratto per la costruzione della prima pipeline sottomarina del gasdotto Turkish Stream con Allseas, preferendo la società svizzera al gruppo italiano che ha aperto con la stessa Gazprom un contenzioso da oltre 600 milioni per l’annullamento del contratto South Stream.

Intesa Sanpaolo +1,2% fornirà una parte consistente dei finanziamenti al consorzio formato dal Qatar e Glencore per l’acquisto della quota del 19,5% del colosso petrolifero statate russo Rosneft per 10,5 miliardi di euro.

Sale Telecom Italia +0,8%, debole Enel -0,8%.

Buoni guadagni per Fiat Chrysler +2. Salgono Cnh Industrial +0,2% e Prysmian +0,2%. 

StM perde lo 0,3%.

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