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Borsa oggi pomeriggio: partenza sprint per il Btp Valore, l’effetto recessione lascia incerti i listini in Europa e a Wall Street

I segnali di pessimismo sull’economia e i problemi crescenti per il debito Italia frenano le Borse europee. A Piazza Affari in vista Mps e Telecom Italia. La Banca mondiale taglia le previsioni della crescita in Cina

Borsa oggi pomeriggio: partenza sprint per il Btp Valore, l’effetto recessione lascia incerti i listini in Europa e a Wall Street

Va in fumo a poco a poco lo slancio iniziale delle piazze europee, già sospinte dall’accordo al Congresso Usa sul finanziamento delle spese della macchina federale. Troppo poco per contrastare i segnali di pessimismo che emergono nelle economie, non ultimi i problemi crescenti del debito italiano. Ma a sostenere i conti del Bel Paese. Almeno per ora, è la spinta del risparmio privato. 

Bonaccia sulle Borse in Europa, sprint del Btp Valore

A fronte della bonaccia che incombe su Piazza Affari – 0,05% attorno a 28.200 punti e sull’Eurostoxx -0,2% brilla l’avvio promettente della raccolta dl Btp Valore: più di due miliardi di euro alle 12 con 68 mila contratti già siglati, una performance che permette al Tesoro di sperare di poter superare l’obiettivo dei dieci miliardi di qui a venerdì, una meta ambiziosa se si tiene conto dei 18 miliardi abbondanti affluiti quattro mesi fa dalle tasche del pubblico nelle casse di via XX settembre. 

Restano intanto sotto pressione i rendimenti delle altre emissioni del debito pubblico: il decennale tratta a 4,77% per uno spread di 194 punti sul Bund di pari durata. L’attenzione del pubblico ha contagiato anche il mercato dei corporate bond, dove si moltiplicano i casi di rendimenti di tutto rispetto: sono decine i corporate bond sul mercato secondario che rendono fino al 6% lordo. Una concorrenza assai temibile per il mercato azionario, che sconta sempre di più la frenata imposta dall’alto costo del denaro.

Recessione: brusco calo dell’attività manifatturiera in settembre

La conferma è arrivata dai dati sull’attività manifatturiera di settembre nell’Eurozona che ha subito una contrazione significativa, con una riduzione della domanda che ha raggiunto livelli mai visti dalla serie storica del 1997. L’indice definitivo degli acquisti dei responsabili degli acquisti della zona euro, elaborato da S&P Global, è sceso a 43,4 a settembre rispetto al valore di 43,5 di agosto. Durante tutto il terzo trimestre, l’indice PMI della produzione è rimasto ben al di sotto dei 50 punti.  “Nella classifica dei PMI di settembre, Francia e Germania sono in testa nella contrazione, mentre Spagna e Italia si trovano in una situazione leggermente migliore”.

Piazza Affari subisce l’effetto recessione

Sono pochi i titoli che sfuggono all’effetto recessione che si sta diffondendo più velocemente di quando stimato dalla Bce. Si fa notare Monte Paschi +2,6% in recupero dalle perdite della scorsa settimana. Segue Telecom Italia +1,6% di nuovo sopra quota 0,30 euro in attesa del sospirato accordo sulla rete. Positiva Prysmian sull’onda del recente accordo in Germania. 

Segno rosso per Recordati in lunea con il settore pharma in Europa. Soffre Moncler -1,5%: RBC abbassa il target price a 58 euro, da 62 euro. Saes Getters resta sospeso in attesa di un comunicato.

La giornata dei mercati negli Usa

I tassi delle obbligazioni statunitensi tornano a salire e si indebolisce sul mercato azionario la spinta rialzista innescatasi sabato notte con il via libera del Congresso al una provvisoria estensione della spesa federale: il nuovo stop sarà a metà di novembre.  Il future del Nasdaq è in rialzo dello 0,2%. Invariato il future dell’S&P500.

Nel corso del pomeriggio, parlerà il presidente della Fed, Jerome Powell.

Petrolio in rialzo. WTI del Texas a 91,6 dollari il barile. Brent a 93 dollari il barile.

Il presidente della COP28, Sultan al-Jaber, ha detto che più di 20 compagnie di petrolio e gas stanno rispondendo ai suoi appelli a ridurre le emissioni di carbonio in vista del vertice delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. Jaber, che è anche a capo della major petrolifera degli Emirati Arabi Uniti Adnoc, quest’anno ha esortato l’industria energetica a unirsi alla lotta contro il cambiamento climatico.

Da segnalare infine che la Banca mondiale ha tagliato le previsioni di crescita della Cina (4,4% nel 2024), avvertendo che l’andamento delle economie asiatiche in via di sviluppo è destinato a uno dei ritmi più bassi degli ultimi cinque decenni.

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