Condividi

Borsa, Milano teme la crisi: spread in rialzo, banche in rosso

Listini europei fermi mentre Piazza Affari è debole, stretta tra le minacce di Trump sui dazi e la situazione politica interna – Via Di Maio, Atlantia riprende forza – Sale Ferrari.

Borsa, Milano teme la crisi: spread in rialzo, banche in rosso

Mercati finanziari incerti, sotto la pressione dell’epidemia in Cina e l’eco del braccio di ferro a Davos tra Unione Europea e Usa: Donald Trump minaccia dazi sull’auto se verranno imposti prelievi sui giganti del web. Al contrario, il presidente Usa sostiene al contrario che i rapporti con la Cina “non sono mai stati così buoni”. La Borsa peggiore è Milano -0,3% attorno a 23.700 punti. Pesa specie sulle banche e sullo spread il timore di una crisi di governo. Il rendimento del Btp decennale nelle prime battute è salito di 8 punti base a 1,45%, massimo da agosto. Lo spread è salito ad un massimo di 172 punti base, per poi scendere a 1,42% e 166 punti base. Di Maio oggi annuncia le dimissioni dalla guida del M5S prima delle elezioni in Emilia-Romagna. Intanto, altri due parlamentari grillini hanno lasciato il gruppo per un totale di 31 da inizio legislatura. 

Vendite copiose, complice l’aria di crisi politica, anche sui bancari. Unicredit lascia sul terreno il 3%, Intesa Sanpaolo l’1,2%, Bper il 2,5%. Banco BPM -3,4%: il Cda proporrà l’ex presidente di Cdp e Montepaschi Massimo Tononi come nuovo presidente dell’istituto. L’addio di Di Maio al ruolo di responsabile della squadra dei Cinque Stelle al governo è stata invece salutata dal rialzo di Atlantia +2,1%. In questa cornice batte in testa la produzione industriale. A novembre il fatturato dell’industria è rimasto invariato rispetto al mese precedente (+0,1% anno su anno), -0,3% gli ordinativi (-4,3% anno su anno). Gli ordini esteri sono scesi del 7,3% su base annua e dello 0,7%

Nel corso della seduta si sono andati assottigliando i guadagni iniziali degli altri listini: Parigi +0,12%, Francoforte +0,2%, Londra piatta. In mattinata la borsa tedesca ha toccato un nuovo record assoluto. Daimler -1,1%, ha chiuso il 2019 con un Ebit preliminare di 5,6 miliardi di euro, dimezzato da 11,1 miliardi del 2018. Il gruppo tedesco ha lanciato un profit warning sui risultati di Mercedes perché le spese aggiuntive previste per procedimenti e misure giudiziarie in corso relativi a veicoli diesel Mercedes-Benz in varie regioni (stimate tra 1,1-1,5 miliardi) avranno un impatto negativo.

I prezzi del petrolio sono in calo dello -0,7% In forte ribasso Saipem -3,64%: Bofa taglia la raccomandazione da Neutral a Underperform, target 3,50 euro.  La minaccia di dazi sull’auto frena un po’ Fiat Chrysler -0,1% (del resto più americana che europea), mentre Ferrari fa +1,84%. Il centro studi Promotor prevede +5% per il mercato italiano nel 2020. Positiva Stm +0,3%, alla vigilia della presentazione dei conti. Perde altri colpi Telecom Italia -1,5%. Kepler ha alzato il target price da 0,65 a 0,75 euro, giudizio Buy confermato.  

Nel resto del listino: 

Ritraccia Trevi Finanziaria -7,4% dopo il balzo della vigilia (+24%).  

Banca Popolare di Sondrio -2,6%. Il Cda ha comunicato di non aver accolto la richiesta dell’azionista Amber Capital di ammissione alla compagine sociale, sottolineando come esso abbia superato il limite al possesso azionario dell’1%.

Digital Bros -0,6%. La società procederà con l’acquisto di tutte le attività detenute da Smilegate Holdings nella svedese Starbreeze per 19,2 milioni di euro. 

Commenta