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Borsa Milano piatta ma regge alla stretta Bce sulle banche. Gas alle stelle, Saipem ancora in picchiata

Borsa Milano chiude piatta dopo una giornata improntata alla prudenza in Europa. Nagel (Bundesbank) frena sullo scudo e lo spread sale

Borsa Milano piatta ma regge alla stretta Bce sulle banche. Gas alle stelle, Saipem ancora in picchiata

La Bundesbank boccia lo scudo della Bce, l’Eurotower (secondo Ft) starebbe studiando una stretta sugli extraprofitti delle banche che vanno giù: così Piazza Affari, già timida in seduta, si affloscia del tutto negli ultimi minuti e chiude incolore, -0,05%, a 21.343 punti base, in un contesto europeo contrastato e privo degli stimoli provenienti da Wall Street, a riposo per la festa dell’Indipendenza.

Bundesbank falco e spread in rialzo

Soffre di più il secondario italiano, soprattutto dopo le parole del presidente della Banca centrale tedesca, Joachim Nagel secondo il quale la Bce dovrebbe concentrarsi sulla lotta all’inflazione, eventualmente con più rialzi dei tassi, piuttosto che cercare di abbassare i costi di finanziamento per i paesi dell’Europa meridionale.

”Vorrei mettere in guardia dall’utilizzo di strumenti di politica monetaria per limitare l’allargamento degli spread, poiché è praticamente impossibile stabilire con certezza se sia giustificato o meno”.

Secondo Reuters, Nagel si era pronunciato contro l’atteso strumento anti-frammentazione, lo scudo anti-spread, nella riunione del Consiglio direttivo della Bce del 15 giugno scorso.

Dopo la notizia lo spread tra decennale italiano e tedesco, già tentennante, si è allargato, chiudendo a 190 punti base (+3,21%) con un rendimento del Btp di +3,24% e quello del Bund di +1,34%.

Europa divisa tra petroliferi e banche

A dividersi la scena in Europa, in questa giornata afosa, sono stati soprattutto i titoli dell’energia e i bancari. I primi sono saliti, incoronando Londra (+0,89%), regina in Europa, con Bp in spolvero, 4,41%. Le seconde hanno perso quota e disorientato i listini della zona euro: la chiusura è debole a Francoforte –0,23%; in frazionale rialzo a Parigi +0,4% e Amsterdam +0,6%; praticamente piatta a Madrid, -0,08%.

All’origine delle vendite nel credito c’è stato un articolo del Financial Times secondo cui la Bce sta studiando un modo per impedire alle banche di fare miliardi di extra profitti grazie al rialzo dei tassi e dopo il programma di prestiti ultra-economici lanciato da Eurotower durante la pandemia.

Sul mercato valutario l’euro dollaro è piatto in area 1,04.

Tra le materie prime sale il petrolio: Brent +1,8%, 113,65 dollari al barile.

Corre il gas, +8%, 160 euro al megawattora (ad Amsterdam) dopo un nuovo allarme approvvigionamenti in Germania.

Sentiment in picchiata e inflazione in volo

L’umore generale resta assai vulnerabile, in attesa di appuntamenti di spessore in settimana, come la lettura dei verbali delle ultime riunioni della Fed e della Bce e i dati sul lavoro negli Usa nel mese di giugno.

A prova delle preoccupazioni degli investitori c’è il sentiment del mese di luglio nell’area euro elaborato da Sentix. L’indice scende ben più delle attese, a -26,4 (ai minimi da maggio 2020) da 15,8 di giugno. Secondo i ricercatori questo stato di cose giustifica l’aspettativa di una “inevitabile recessione”. Le dinamiche sarebbero simili a quelle del 2008, ma invece di un crollo finanziario questa volta ci potrebbe essere il crollo delle forniture energetiche.

L’inflazione intanto continua a correre. Dopo il rialzo record dei prezzi al consumo, visto la settimana scorsa, in Europa è stato pubblicato oggi il dato sui prezzi alla produzione industriale: a maggio sono aumentati dello 0,7% nell’area euro e nella Ue dello 0,8% rispetto ad aprile dopo rispettivamente +1,2% e +1,3%. Rispetto a un anno prima l’incremento è +36,3% e +36,4%.

Piazza Affari in salute. Sprint di Ferrari

Diasorin, +3,72%, guida i rialzi delle blue chip di Piazza Affari, in un settore, quello della salute, ritenuto difensivo. Bene anche Amplifon +1,88%. Il comparto fa gola a Exor (-0,46%), che ha acquistato il 10% dell’istituto Merieux. Secondo Banca Akros l’investimento della cassaforte degli Agnelli conferma l’attrattiva del settore della salute e in particolare di quello diagnostico, visto che la società francese controlla il 60% di bioMerieux, che è uno dei principali concorrenti di Diasorin.

Sono in grande spolvero inoltre i titoli oil come Eni +2,41% e Tenaris +3,65%, mentre Saipem è nell’abisso con i diritti per l’aumento di capitale (-82,35%) e in pesante ribasso anche con le azioni -6,94%. 

Bene Telecom +1,91%.

Nella scuderia Agnelli, Ferrari +2,39% è in festa con la vittoria del Gran Premio, salgono Iveco +1,22% e Cnh +0,68%, mentre Stellantis perde l’1,3%.

La parte bassa del listino è occupata da banche come Intesa -2,4% e Banco Bpm -1,85%, ma si salva Unicredit +0,07%. Arretra Stm -1,87%.

In calo Nexi -0,31%, che ha annunciato oggi di aver unito le proprie forze con Alpha dando vita a Nexi Payments Greece che fornirà al mercato ellenico soluzioni innovative dedicate agli esercenti oltre a prodotti e servizi per l’accettazione dei pagamenti.

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