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Borsa, Milano in rosso ma Unicredit corre. In picchiata Pirelli

L’avvio negativo di Wall Street deprime tutti listini europei, Piazza Affari compresa: pesa il timore di un taglio del Quantitative Easing già a settembre e di un rialzo dei tassi – Milano, però, riesce a limitare le perdite grazie al comparto bancario, favorito dal calo dello spread, ai minimi da inizio giugno – Unicredit vola anche per la trimestrale

Borsa, Milano in rosso ma Unicredit corre. In picchiata Pirelli

TASSI, ODORE DI RIALZO. LE BORSE FRENANO
UNICREDIT IN VOLO, IN PICCHIATA PIRELLI

Galoppa l’export Usa, ma il Toro, nel timore di un taglio del Quantitative Easing già a settembre, frena a Wall Street: S&P500 -0,69% e Dow Jones -0,69%. Arretra anche il Nasdaq -0,76%.

Le Borse europee hanno preso nel pomeriggio la strada del ribasso in scia alla debolezza del mercato americano: Francoforte perde l’1,31%, Londra arretra dello 0,43%, Parigi -0,29%.

Piazza Affari rallenta dopo la fiammata iniziale di Unicredit +1,6% dopo aver toccato anchE +5%.

L’indice Ftse Mib perde lo 0,4% a quota 16.683 pb.

Lo spread a 10 anni scende di 7 punti base a quota 252 per un rendimento del Btp 10 anni al 4,22%, sui minimi da inizio giugno.

In Italia nel secondo trimestre il Pil è sceso dello 0,2%. Su base annua il Pil è diminuito del 2,0% dal -2,3% del primo trimestre 2013 (rivisto da -2,4%).

Dalla Germania continuano ad arrivare dati macro eccellenti che rafforzano il quadro dell’economia tedesca: gli ordini all’industria di giugno sono cresciuti del 4,3%.

Buoni anche i dati macro della Gran Bretagna dove nel mese di giugno la produzione industriale è salita dell’1,9% il massimo incremento degli ultimi due anni e mezzo.

Negli Usa il deficit della bilancia commerciale è calato oltre le attese a giugno: rosso per 34,2 miliardi, molto meglio rispetto ai 43,2 miliardi attesi e in netta riduzione dai 44,1 miliardi del mese precedente.

Sotto i riflettori le azioni di The Washington Post +6% dopo che il fondatore di Amazon -0,5% Jeff Bezos ha raggiunto un accordo per rilevare a titolo personale (Amazon non è coinvolta) la casa che edita il quotidiano per 250 milioni di dollari.

A Piazza Affari tiene banco la riscossa di Unicredit +2,16%: utili del secondo trimestre, più che raddoppiati rispetto a un anno fa, con”i primi segnali positivi di un’inversione di tendenza” in Italia.

A riprova di uno scenario in miglioramento, UniCredit a luglio ha proceduto al rimborso di 2 miliardi dei fondi ottenuti con le operazioni Ltro della Bce. Il secondo trimestre si è chiuso con un utile netto di 361 milioni, in crescita del 113,8% rispetto a un anno prima. Nel periodo sono stati effettuati accantonamenti su crediti per 1,7 miliardi, in crescita del 35,4% rispetto al trimestre precedente ma in calo dell’8,8% su base annua.

In ascesa anche banca Mps +1,74%, dopo la nomina della nuova deputazione di cui fanno parte 14 membri.

Contrastato il settore bancario con Intesa SanPaolo che inverte rotta perde lo 0,71%, Ubi -1,4%, Banco Popolare +0,15%.

Tra i settori più colpiti quello delle Utility (Eurostoxx -2,2%) il più sensibile a ipotesi di tassi di mercato più alti.

Snam Rete Gas -1,17%,Enel -1,68%, A2A -1,51%, Atlantia -2,85%, Enel Green Power -0,77%.

Tonfo di Pirelli -5,14% dopo i conti del semestre anche se i numeri sono in linea con le attese degli analisti. Dopo i conti Equita, Banca Aletti, Kepler Cheuvreux e Mediobanca hanno alzato il loro target price ma c’è anche chi, come Deutsche Bank è rimasto deluso dalle previsioni per fine anno, prudentemente confermate nella parte bassa della forchetta.

Grande effervescenza invece per Impregilo +3,74 %. L’assemblea per la fusione con Salini si terrà a settembre.

Rcs Media Group +0,56% in fibrillazione in vista di sviluppi della trattativa per la cessione della sede di via San Marco: in pole position il fondo Blackstone con un’offerta da 120 milioni.

Yoox guadagna il 4,7%, Goldman Sachs ha alzato il prezzo obiettivo a 39 euro da 22,5 mantenendo il titolo nella convinction buy list.

Nell’automotive cala Fiat -0,33% la controllata turca Tofas ha chiuso il secondo trimestre con un utile netto di 109,2 milioni di lire turche (57 milioni di dollari), in calo del 12,4% rispetto all’anno scorso e sotto le attese degli analisti.

Landi Renzo -1%. Mediobanca ha tagliato il giudizio sul titolo a underperform da neutral con un prezzo obiettivo tagliato a 0,85 euro da 1,35.

Brembo azzera i guadagni di stamattina che avevano spinto i prezzi sui massimi di sempre a 18,46 euro

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