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Borsa: marcia indietro in tutta Europa. Fitch degrada Bpm a junk

Rallentano tutte le piazze finanziarie del Vecchio continente, Piazza Affari compresa, dopo la giornata di rally di ieri – Favorisce la discesa la revisione al ribasso delle previsioni dell’Ocse sull’economia globale, anche se migliora la congiuntura tedesca – A Milano fra le banche spicca il calo della Banca Popolare di Milano dopo il declassamento di Fitch

Borsa: marcia indietro in tutta Europa. Fitch degrada Bpm a junk

MARCIA INDIETRO DEL TORO IN TUTTA EUROPA
FITCH DEGRADA BPM A JUNK PER LA GOVERNANCE

Il monito di Carl Icahn (“sulla Borsa sono molto prudente”) ha traversato l’Oceano con grande rapidità. E oggi si prevede una giornata di fuoco per Tesla, già matricola miracolo del Nasdaq: l’ente federale ha aperto un’inchiesta dopo gli incendi delle auto elettrche.

Stamane, dopo la frenata di Wall Street, rallentanto la piazze del Vecchio Continente: Londra-0,56%, Parigi-0,98% e Francoforte -0,42% circa. Fa peggio Madrid -1,02%.

A Milano l’indice FtseMib cede lo 0,56% a quota 18998.

Favorisce la discesa la revisione al ribasso delle previsioni dell’Ocse sull’economia globale.

Per l’Italia, dopo la flessione dell’1,9% l’Organizzzione stima però un aumento del pil dello 0,6% nel 2014 e dell’1,4% per il 2015. Nell’Outlook di maggio l’Ocse si attendeva -1,8% quest’anno e +0,4% il prossimo. Il ritorno alla crescita – indica L’Ocse – sara’ favorito dall’export (+3,6% nel 2014 e +4,9% nel 2015), ma anche la domanda interna si riprendera’ (+1,1% nel 2015 dopo un 2014 piatto.

Migliora invece la congiuntura tedesca. L’indice di fiducia degli analisti e degli investitori Zew è salito a novembre a 54,6 punti dai 52,8 di ottobre, a sua volta il livello più alto dall’aprile del 2010.L’indice tedesco relativo alle aspettative economiche in Italia è salito di 5,5 punti a novembre dopo il calo registrato a ottobre. Il tasso del Btp decennale scende al 4,07% dopo l’asta spagnola che ha visto rendimenti in calo al minimo storico.

Fra le banche spicca il calo della Banca Popolare di Milano -1,67% dopo il declassamento di Fitch che ha portato il rating a livello “junk”.

Tiene il Banco Popolare +0,07%.

Si riprendono dopo l’avvio difficile le grandi banche: Unicredit sale dello 0,19%, Intesa +0,34%.

In controtendenza Monte Paschi -0,32%: secondo il presidente Alessandro Profumo, la banca senese ha una dimensione per poter restare indipendente, ma chi vuole comprarla è benvenuto e non ci sarebbe un problema. Severo però il giudizio di Kepler: la banca perderà 146 milioni di euro nel 2014, mentre nel 2015 l’utile netto atteso sarà di 106 milioni (e non 133) . Stime che rendono ardua la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi. La strada della ripresa è ancora molto difficile e vi è un continuo rischio di nazionalizzazione.

Finmeccanica -1,55%, nonostant la conferma che la controllata AgustaWestland ha ricevuto un ordine per 12 elicotteri AW189 dalla compagnia del Qatar Gulf Helicopters.

Fiat -0,92%, in un mercato europeo dell’auto che a ottobre ha registrato la seconda crescita consecutiva (+4,6% dopo il +5,5% di settembre), il gruppo Fiat ha accusato un calo delle vendite del 7,3%.

Generali sale dello 0,78% sostenuta dalla promozione a “buy” di Deutsche Bank: Fondiaria Sai -1,81% dopo i massimi dell’anno segnati ieri.

Marcia indietro di Saipem -3,41% dopo il balzo del 4% di ieri.

Mattinata pesante per numerose blue chips: Eni -1,58%, Enel -0,77%, Telecom Italia -1,83%.

Mediaset -1,8%. Tra le mid/small caps: Italcementi+0,5%, Exane ha alzato la raccomandazione a Neutral da Underperform.

Indesit -3%, dopo che sono fallite nel corso della notte le trattative con i sindacati.

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