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Borsa, l’Eurogruppo spinge le vendite ma il risparmio gestito vola

Il mancato accordo nell’Eurogruppo scoraggia le Borse europee mentre Wall Street corre – Piazza Affari è la Borsa che perde meno grazie al boom dei titoli del risparmio gestito, Banca Generali e Azimut in testa – Lo spread sale e si riavvicina a quota 200.

Borsa, l’Eurogruppo spinge le vendite ma il risparmio gestito vola

I listini europei soffrono il nulla di fatto dell’Eurogruppo di ieri e archiviano una seduta incerta, pur recuperando posizioni nel finale al traino di Wall Street. Milano perde lo 0,18%, fermandosi a 17.380 punti base; risale lo spread (196 punti) e le banche archiviano una seduta in rosso. Francoforte cede lo 0,21%; peggio, Madrid -0,71%; ma Parigi è in lieve rialzo, +0,1%. Fuori dalla zona euro Londra perde lo 0,47%, con il primo ministro Boris Johnson ancora in terapia intensiva. 

L’apertura è intonata a Wall Street, che prende coraggio dopo qualche incertezza e al momento sale di oltre due punti percentuali. Gli investitori guardano alla possibilità di un ampliamento delle misure a favore della piccole imprese da parte del Congresso, mentre Steven Mnuchin dice alla Cmbc che il presidente Donald Trump è al lavoro per riaprire l’economia. Da parte sua il presidente invita la nazione a guardare il bicchiere mezzo pieno e su Twitter garantisce che una volta riaperto il paese ci sarà un boom economico senza precedenti. Intanto l’immunologo Anthony Fauci sostiene che la prossima settimana ci potrebbe essere una svolta nell’epidemia e probabilmente sarà raggiunto il famoso picco negli Usa. 

Di Fase 2 si parla molto anche in Italia, visti i numeri in leggero caloi, anche perché le esigenze dell’economia sono sempre più pressanti e le sollecitazioni di riaperture, almeno parziali, vengono da più parti, da Bankitalia a Confindustria. Sull’altro piatto della bilancia pesano le stime dei centri di ricerca scientifici, come quelli di una Fondazione indipendente come Gimbe che, nel suo modello predittivo, sposta per sicurezza la data delle misure di contenimento fino ai primi di giugno.

Nell’attesa di capire quale politica prevarrà, fra esigenze di salute pubblica ed esigenze di sopravvivenza del sistema economico, l’Italia continua a battersi per un’Europa più solidale. Il nodo degli Eurobond non è sciolto e le divergenze di vedute non sono state composte in 16 ore di riunione. Ci si riproverà domani, nel tardo pomeriggio. L’euro soffre la discordia e cala sul dollaro, con il cross a 1,086.

Sempre domani è atteso un altro incontro importante, quello dell’Opec, con altri paesi produttori, Russia in testa, per trovare un accordo sui tagli alla produzione. Sull’appuntamento si respira maggiore ottimismo rispetto a ieri e i prezzi dell’oro nero risalgono. Il Brent tratta a 32,22 dollari al barile (+1,1%), mentre il Wti si apprezza del 3,7%,  24,50 dollari al barile, dopo il finale disastroso di ieri. In rialzo le scorte settimanali di greggio, in misura maggiore del previsto.

In Piazza Affari sono in rosso i titoli petroliferi: Saipem -2,2%, Eni -1,41%, Tenaris -2,29%. Gli analisti di Equita hanno ridotto il proprio target price sul titolo Eni (a 12 euro), pur mantenendo la raccomandazione “buy” e sul titolo Saipem (a 3,4 euro), retrocesso a “hold”. Il bilancio finale della seduta è sfavorevole a Bper -4,92%; Intesa -1,35%; Banco Bpm -2,51%.Nella parte bassa del listino Hera -3,62%; Snam -2,99%; Unipol -2,55%.

In alto invece il risparmio gestito: Banca Generali +8,54%; Azimut +7,16%; Banca Mediolanum +4,5%. Bene Diasorin, +3,6%. In ripresa l’automotive a partire da Pirelli +5,16%; Cnh +3,94%; Ferrari +3,59%. Fuori dal paniere principale balzo di Piaggio +9,32%.

Nell’obbligazionario sale lo spread fra decennale italiano e tedesco: +2,96%, 196 punti base; in aumento il rendimento del Bpt a 1,64%. Per quanto riguarda il primario il Tesoro ha emesso 6,5 miliardi di Buoni a 12 mesi scadenza 14/04/2021 spuntando un rendimento pari a 0,534%, in rialzo di 46 centesimi rispetto all’asta del mese precedente. Buona la domanda che si e’ attestata a 10,173 miliardi di euro, con un rapporto tra domanda e offerta pari a 1,57. Positivo l’esito del collocamento dei Bot trimestrali, con un rendimento dello 0,188%. 

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