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Borsa, le quote rosa nel Codice di Autodisciplina

Le società quotate in Borsa dovranno inserire nel loro Codice di autodisciplina norme sulla diversità, anche di genere. Lo ha deciso il Comitato di Corporate Governance presieduto da Patrizia Grieco allo scopo di mantenere gli effetti della legge Golfo-Mosca sulle quote rosa

Borsa, le quote rosa nel Codice di Autodisciplina

Le società quotate dovranno inserire nel loro Codice di autodisciplina norme sulla diversità, anche di genere. L’argomento è infatti oggetto di espresse raccomandazioni secondo la consueta formula del “comply or explain”. Questo quanto stabilito del Comitato per la Corporate Governance che si è riunito ieri a Milano, presso Borsa Italiana, sotto la guida di Maria Patrizia Grieco (presidente Enel).

Il suddetto Comitato è formato dai rappresentanti degli enti promotori ed esponenti di vertice delle società quotate e delle società di gestione e recentemente ha visto l’ingresso di Stefania Bariatti, presidente di Mps, Fulvio Conti, presidente di Tim e Fabrizio Saccomanni, presidente di Unicredit. Tra i membri figurano: Carlo Acutis, Paolo Astaldi, Stefania Bariatti, Santo Borsellino, Innocenzo Cipolletta, Fulvio Conti, Tommaso Corcos (vice presidente), Maria Bianca Farina, Gabriele Galateri di Genola, Fabio Galli, Luca Garavoglia, Andrea Ghidoni, Patrizia Grieco (presidente), Gian Maria Gros-Pietro, Raffaele Jerusalmi, Emma Marcegaglia, Alberto Minali, Stefano Micossi, Marcella Panucci, Giovanni Sabatini, Fabrizio Saccomanni, Maurizio Sella, Andrea Sironi, Massimo Tononi.

Tornando all’iniziativa sulla diversità, la precedente versione del Codice – risalente al 2015 – è stata integrata al fine di salvaguardare gli effetti positivi della Legge “Golfo-Mosca” (n. 120/2011) sull’equilibrio di genere nella composizione degli organi sociali delle società quotate anche successivamente al venir meno della sua efficacia a partire dal 2020.

Le nuove regole prevedono diverse novità e si articolo secondo tre livelli: principi, criteri applicativi e commento.

Il nuovo principio raccomanda agli emittenti di applicare criteri di diversità, anche di genere, per la composizione sia del consiglio di amministrazione che del collegio sindacale.

Il relativo criterio applicativo concretizza l’obiettivo di diversità di genere definendo la quota di un terzo del “genere meno rappresentato” nel consiglio amministrazione e nel collegio sindacale, promuovendo così il mantenimento volontario degli effetti della Legge “Golfo-Mosca”.

Il commento alle nuove raccomandazioni così introdotte suggerisce diversi strumenti per implementare la quota stabilita, da individuare anche in funzione degli assetti proprietari dell’emittente e che spaziano dalla clausola statutaria, alle politiche di diversità, agli orientamenti del cda agli azionisti, fino alla lista presentata dal Cda uscente.

Al di là della composizione degli organi sociali, il Comitato ha inoltre inserito nel commento del Codice l’auspicio che tutti gli emittenti quotati adottino misure atte a promuovere la parità di trattamento e di opportunità tra i generi nell’intera organizzazione aziendale, monitorandone la concreta attuazione.

“Nell’identificare i principi che dovrebbero orientare gli azionisti e il CdA nella definizione della composizione ottimale del consiglio stesso – si legge in una nota – il Comitato ha comunque ribadito che i criteri di diversità, anche di genere, sono adottati nel rispetto dell’obiettivo prioritario di assicurare adeguata competenza e professionalità di tutti i suoi componenti”.

Gli emittenti sono invitati ad applicare le nuove raccomandazioni del Codice dal primo rinnovo delle cariche sociali successivo alla cessazione degli effetti della Legge “Golfo-Mosca”.

Nella stessa riunione il Comitato ha anche deciso di avviare una revisione complessiva del Codice, che sarà completata nel corso del 2019, volta a razionalizzarne la struttura e a rafforzare il ruolo della governance nell’orientare le società verso una crescita sostenibile nel lungo periodo e nel favorire l’accesso al mercato.

Il 10 e l’11 dicembre 2018 si terrà a Milano la Italy Corporate Governance Conference. La conferenza, promossa dal Comitato e organizzata da Assogestioni ed Assonime in cooperazione con l’OCSE e il supporto di Borsa Italiana, ha raggiunto la sua quarta edizione e rappresenta un appuntamento ormai consolidato di incontro e di dibattito di respiro internazionale sulla corporate governance.

 

 

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