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Borsa, la sterlina prende il volo. A Milano Gedi corre

Dopo l’accordo sulla Brexit, i listini europei festeggiano – A Piazza Affari manovre su Mediobanca e su Gedi, bene le banche, in luce Telecom Italia

Borsa, la sterlina prende il volo. A Milano Gedi corre

Gran Bretagna e Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla Brexit. Il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato: “Abbiamo un nuovo grande accordo con cui riprendiamo il controllo”. Il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha definito l’accordo “equo e bilanciato per l’Ue e per la Gran Bretagna”, raccomandando al Consiglio Europeo, in corso oggi e domani, di approvarlo.

La notizia è rimbalzata sui mercati spingendo al rialzo le Borse europee e i rendimenti della carta tedesca. La sterlina ha toccato un nuovo massimo di cinque mesi contro il dollaro a 1,2982, +1% e l’euro. Nonostante il balzo della valuta britannica sale la City.

Piazza Affari (+0,6%) consolida il rialzo di questi giorni salendo oltre quota 22.500, come non succedeva dal giugno 2018. Positivi ma prudenti anche gli altri listini dell’Eurozona: Parigi +0,2%, Francoforte e Madrid + 0,5%. Di rilievo alla Borsa di Stoccolma la performance di Ericsson (+6,4%) seguita ad Helsinki da Nokia (+3,4%): i possibili sussidi al 5G anti Huawei danno la carica ai titoli. Fredda invece l’accoglienza al buyback per 20 miliardi di franchi lanciato da Nestlé (-0,84%).

In Piazza Affari si scaldano i motori per battaglie d’autunno. Non si ferma la corsa di Gedi (+5,88% a 0,32 euro), in forte rialzo rispetto a quanto (0,25 euro) offerto dall’Ingegnere De Benedetti. Il mercato scommette sullo spin-off di Repubblica.

Sale anche Mediobanca (+1,53%), sotto il pressing di Leonardo Del Vecchio che ha arruolato JP Morgan per seguire la vicenda. Kepler Cheuvreux dedica un focus di oltre sessanta pagine all’istituto, a cura di Anna-Maria Benassi, a capo della ricerca sull’equity in Italia, sui possibili scenari futuri dell’istituto. L’analista valuta le possibili opzioni di crescita dell’istituto: 1) l’acquisto di Banca Generali dietro cessione di una parte della quota nel Leone; 2) l’ingresso in Mediolanum, una combinazione che potrebbe portare Mediobanca al 30% dell’istituto della famiglia Doris; 3) un’eventuale alleanza con Fineco Bank. Ipotesi, aggiunge l’analista, percorribili solo dopo lo stacco del dividendo perché né Bolloré ne Unicredit (i due grandi azionisti) rinunceranno mai alla ricca cedola della “gallina dalle uova d’oro”.

Avanzano anche le altre banche: Unicredit +0,1%, Intesa Sanpaolo +0,5%, Banco Bpm +1,5%, Ubi Banca +0,5%. Salgono anche Poste italiane (+1,6%) e UnipolSai (+1%). Anima guadagna l’1% e si porta sui massimi da febbraio. Stamattina Berenberg ha annunciato l’avvio della copertura con una raccomandazione Buy e un target price di 4,50 euro.

La legge di bilancio sembra prevedere la non deducibilità delle svalutazioni su crediti per il 2020. La manovra non dovrebbe avere impatti sugli utili ma sui crediti d’imposta differiti (DTA).

Rialzo superiore all’1% anche per Fiat Chrysler (+1,07%) che dovrà pagare all’agenzia governativa Usa per la sicurezza stradale un risarcimento per responsabilità civile pari a 79 milioni di dollari (71 milioni di euro). I veicoli dell’anno 2017 prodotti in America non rispettavano i livelli minimi degli standard sui consumi.

Telecom Italia si mette in luce con un guadagno di circa un punto percentuale che spinge la quotazione sui massimi da aprile. Più tonica l’azione risparmio che si porta sui massimi da agosto 2018.

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