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Borsa: Juventus in crisi sul campo e a Piazza Affari. Il confronto impietoso con Manchester United

Gli analisti di eToro hanno messo a confronto i conti dei due football club. La Signora ne esce perdente: meno ricavi da stadio e cripto in perdita del 40%

Borsa: Juventus in crisi sul campo e a Piazza Affari. Il confronto impietoso con Manchester United

Affossata dalle reti del Milan, oltre che dalla giornata difficile dei listini, la Juventus (-4,20% a fine mattinata), Vecchia Signora del calcio italiano, scivola in Piazza Affari attorno alle 12 a 0,2706 euro, ad un filo dal minimo toccato il 27 marzo scorso (0,27 euro). Un livello critico, se si considera che domani martedì 11 ottobre la squadra gioca a Tel Aviv la prima delle tre partite decisive per l’ammissione al secondo turno della Champions League, tappa decisiva (30 milioni in palio) per limitare i danni di una stagione che finora ha riservato quasi solo delusioni ai tifosi, un po’ per sfortuna (gli infortuni evocati dal trainer Massimiliano Allegri), un po’ per il fallimento dei tentativi di invertire la tendenza in picchiata dei risultati, sia sul fronte dei risultati sportivi che dei conti, ancora in parte penalizzati dall’emergenza Covid.

È un passaggio stretto anche perché, a giudicare dalla classifica parziale, la Juve rischia una clamorosa esclusione dalla massima competizione l’anno prossimo.

Juventus-Manchester United: un confronto impietoso anche nella finanza

Ma quanto pesano i mancati risultati? Gli analisti di e-Toro hanno messo a confronto i club che più stanno deludendo le legioni di tifosi, in Europa ma anche a livello planetario: la Juventus, forte come si legge nella lettera ai soci del presidente Andrea Agnelli, del “sostegno stabile da quasi un secolo di un azionista di riferimento e delle sue centinaia di milioni di tifosi nel mondo. Ed il Manchester United, ancor oggi forse la squadra più seguita al mondo nonostante la carenza di risultati degni della tradizione, a partire dal tiro al bersaglio subito dagli ex cugini poveri del Manchester City (tre goal di Haaland, Cristiano Rinaldo attonito a schiumar rabbia dalla panchina). Un paragone giustificato tra l’altro dalle relazioni dei due club, tra la cessione dello stesso Ronaldo a quella di Pogba.

Juventus e Manchester United: gli inglesi incassano di più allo stadio

Ebbene, complice la ben diversa forza finanziaria della Premier League rispetto alla serie A, il confronto risulta impietoso. i ricavi da stadio bianconeri non sono ancora tornati ai livelli pre-pandemici (anzi preoccupano i vuoti pure nelle partite di cartello, a differenza di quelli dei Red Devils. Mentre in entrambe le società calano gli introiti commerciali e media.

Fonte: eToro su dati delle società

La preoccupazione, finora frustrata, di tornare al vertice si è tradotta, nota e-Toro, nella tendenza a crescere degli stipendi: più quelli del Manchester United su del 35% rispetto al 2020 dopo l’ingaggio di Erik Ten Hag senza peraltro trarre dall’ingaggio del trainer olandese più benefici che dal ritorno di Massimiliano Allegri sulla panchina che l’ha visto vincere cinque titoli di fila. 

Fonte: eToro su dati delle società

Juventus e la Borsa: la Signora ha perso il 17,38% da inizio anno

Ma anche nel calcio i cimeli passati contano poco. Nell’indice delle società calcistiche quotate la Juventus annotava a fine settembre un -17,38% da inizio anno, posizionandosi in 14ma posizione su 20 società quotate. A guidare il mercato da inizio anno i due club turchi del Fenerbahce e Galatasaray, seguiti dall’Olympique Lione. In fondo alla classifica troviamo i turchi di Trabzonspor, i polacchi del Ruch Chorzow e i tedeschi del Borussia Dortmund.

Performance ancora peggiore nel mondo crypto. Il token Juventus, cioè il gettone rappresentativo del club, perde il 40% circa dal prezzo di emissione. Stavolta in buona compagnia: Barcelona -31%, Manchester City -36%. E vanno peggio in gettoni di Psg e dell’Inter, assai sfortunata negli approcci con ilo mondo digitale, come dimostrano le traversie con lo sponsor Digitalbits. Al contrario, avanzano i gettoni della Lazio (un buon 50% di guadagno). 

Juventus: bilancio 2021-22 è amaro per Andrea Agnelli

Si è toccato il fondo? Andrea Agnelli, nel commentare il bilancio 2021/22 chiuso con una perdita in conto economico di 254 milioni di euro (-21,2%) ha parlato del “momento più amaro”: il fatturato si è assestato a 443 milioni di euro, ovvero in calo su base annua del 7,8% mentre i costi aumentano del 7,6%. Di qui un nuovo pano triennale. “messo a punto – parole del presidente- non appena il contesto esterno lo ha permesso, nella consapevolezza che il triennio  appena terminato non rappresenti la fine di un percorso espansivo. All’opposto è il punto di partenza di un nuovo viaggio” che, probabilmente, avrà bisogno di una nuova iniezione di capitali (probabile un prestito a condizioni agevolate) da parte del socio di maggioranza Exor: la situazione patrimoniale, dopo l’iniezione di capitali (poco meno di 400 milioni) che ha consentito di ridurre l’indebitamento netto a 153 milioni da 389 milioni del 2021, viene comunque considerata come la tappa iniziale di un percorso di risanamento che deve “proseguire con credibilità e convinzione”. Quella che, per la verità, non si è vista in campo a San Siro.

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