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Borsa in rialzo: brillano Ferrari e Prysmian, crolla Tenaris

Piazza Affari tonica grazie allo sprint della Ferrari e all’exploit di Prysmian e Diasorin- Il crollo dei prezzi petroliferi manda ko Tenaris – Bene le banche.

Borsa in rialzo: brillano Ferrari e Prysmian, crolla Tenaris

Wall Street prende il volo nella mattinata americana e i venti dell’ovest incoraggiano nel finale i listini europei: Milano, +0,79% (21.566 punti); Parigi +0,7%; Madrid +0,74%; Francoforte +0,51%. Piatta Londra, dove Royal Dutch Shell perde il 5%, dopo la trimestrale deludente, mentre il London Stock Exchange, gruppo che controlla le Borse di Londra e Milano, va in orbita, +6,5%, con l’ufficializzazione  dell’acquisto, per 27 miliardi, della provider di dati finanziari Refinitiv di Thomson Reuters. Intanto la Banca centrale inglese ha tagliato le previsioni di crescita per il 2019 e per il 2020, mettendo in conto una Brexit senza accordo. La BoE ha lasciato invariati i tassi allo 0,75%.

Dopo la delusione della viglia invece gli indici newyorkesi rimbalzano con decisione, trascinati dal comparto tecnologico e da una serie di trimestrali. Ieri la Fed ha tagliato il costo del denaro di un quarto di punto, per la prima volta dal 2008, ma il cammino successivo non è risultato chiaro. Oggi, scrivono le agenzie, gli investitori scommettono su un secondo taglio dei tassi d’interesse nel corso dell’anno, alla luce dei dati macroeconomici “deludenti”: il Pmi manifatturiero di luglio è sceso a 50,4 punti, il livello più basso dal settembre 2009, e l’Ism manifatturiero è calato a 51,2 punti, ai minimi dall’agosto del 2016.

In questo contesto la sterlina, nella seduta odierna, è scesa fin sotto 1,21 dollari, minimo da 30 mesi. L’euro resta debole contro biglietto verde, in zona 1,106. L’oro arretra a 1428,9 dollari l’oncia. Sul fronte delle materie prime si registra il pesante calo del petrolio. Il Brent scende a 63,42 dollari al barile, -2,52%; il Wti perde quasi il 3%, 56,85 dollari al barile.

In Piazza Affari prosegue intanto il diluvio di trimestrali, che si riversa positivamente o negativamente sui titoli. Gli acquisti premiano Prysmian, +3,54%, che chiude il primo semestre con utili e ricavi in crescita e conferma la guidance per l’intero anno. Brillano Ferrari +2,57%; Bper +2,67% (che ha acquistato il 100% di Unipol Banca e sottoscritto un contratto di cessione a UnipolReC di un portafoglio di sofferenze); Diasorin +2,86%; Unipolsai +2,38%; Italgas +2,1%. Fra le grandi banche Intesa, +2,02%, beneficia dei conti presentati ieri, mentre fuori dal listino principale Mps +1,37%.

Le vendite penalizzano Tenaris -4,08%, che ha mostrato un Ebitda sotto le attese e un outlook cauto. In calo Buzzi -1,85%; Saipem -0,82%, Eni -0,76% e ancora Ferragamo, -0,5%, dopo il tracollo di ieri. Sul secondario italiano lo spread fra Btp 10 anni e Bund di pari durata resta sempre a cavallo dei 200 punti base (+1,14%). 

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