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Borsa: il Trattato Ue spinge i principali listini. Milano +1,6%. Cresce la disoccupazione in Europa

L’indice Ftse Mib guida l’ascesa dei mercati europei dopo l’accordo sul patto di bilancio nel vertice di Bruxelles: Piazza Affari è la migliore – Intanto peggiorano i dati sulla disoccupazione in tutta Europa: 10,4% (in Italia 9%), si salva solo la Germania dove il tasso cala – Giornata brillante per i titoli bancari – Voci di un’Opa di Axa su Fondiaria-Sai.

Borsa: il Trattato Ue spinge i principali listini. Milano +1,6%. Cresce la disoccupazione in Europa

IL TRATTATO UE  SPINGE LE BORSE. MILANO +1,5%. OCCHI PUNTATI SULLE BANCHE E SULLA FONDIARIA

La firma del nuovo Trattato dell’Unione di Bilancio ha messo le ali alle Borse a partire da Piazza Affari dove L’indice FtseMib sale dell’1,49% a quota 15.988 più degli altri listini: Francoforte +0,98%, Londra +0,85, Parigi +1,19%. Sono in rialzo anche i futures sugli indici Usa nell’attesa che si chiuda oggi la trattativa sul debito con gli obbligazionisti. Tra i comparti in evidenza auto (+1,14% l’indice Stoxx) e le assicurazioni (+1,21%). Oltre al nuovo Trattato dell’Unione di Bilancio, è stato dato il via libera anche al nuovo fondo salva stati permanente Esm che dal 1° luglio sostituirà quello provvisorio Efsf, anche se l’ammontare delle risorse a disposizione sarà definito solo a marzo. Intanto, con l’eccezione della Germania, peggiorano i dati sull’occupazione in tutta Europa. La media è salita al 10,4%. In Italia il tasso passa dall’8,8 al 9%. In Germania, al contrario, si scende al 6,8%. 

Lo spread tra il tasso di interesse del decennale italiano e quello tedesco scende a 415 punti (-11 punti da ieri). Il rendimento sui titoli italiani cala di nuovo oltre la soglia del 6% a 5,97%. L’euro si riporta a quota 1,32 contro dollaro. Il Financial Times nota, con humour britannico, che la personalità più omaggiata e riverita a Davos è stata senz’altro Mario Draghi. Il motivo? Allargando i cordoni della borsa super Mario ha in pratica salvato i banchieri ora in attesa della seconda iniezione di quattrini all’1% in cambio di garanzie illiquide: secondo l’Ft le richieste de all’asta a tre anni prevista per il 20 febbraio promossa dalla Bce, le richieste potrebbero sfondare il tetto dei mille miliardi.

Grandi movimenti anche per le aziende del credito italiane. Unicredit sale del 3,03%. Oggi il cda di Piazza Cordusio prenderà ufficialmente atto del successo dell’aumento e della nuova mappa dell’azionariato. Sullo sfondo, le grandi manovre per il rinnovo del vertice all’assemblea di primavera. MontePaschi +3,64%, tre fondi sono entrati nel capitale di Banca Monte dei Paschi di Siena con una partecipazione totale dell’1%. Si tratta di Vanguard, Fidelity e Rotschild. Al contrario, la quota in mano a Francesco Gaetano Caltagirone si è ormai ridotta allo 0,8%. Secca smentita invece sia da Clessidra che da Sator: il dossier Siena, per ora, non interessa. PopMilano +4,14%: sembra arrivata l’ora del confronto tra l’anima nuova di piazza Meda, cioè Investindustrial ed alleati (compresa la nuova associazione dei dipendenti, Arco) e la componente storica degli “Amici”. Oggetto del contendere, la presenza di Enzo Chiesa, già direttore generale e punto di riferimento della banca prima dell’ingresso di Bonomi e la nomina ad ad di Pietro Montani. In forte ascesa anche Banco Popolare +3,12% e Intesasanpaolo +3,25%. Ubi segna +2,05%.

Fra le assicurazioni, Generali sale dell’1,1%. Ma i riflettori sono concentrati sul rimbalzo violento ed improvviso della galassia Ligresti. Tutto nasce dall’indiscrezione de “La Stampa” a riguardo di un’Opa su Fondiaria-Sai +9% allo studio da parte della compagnia francese Axa. Unipol sale del 3%. L’aumento di capitale di Unipol potrebbe prevedere uno sconto del 22/23% sul prezzo teorico dopo lo stacco del diritto, stesso sconto anche per l’operazione di Fondiaria Sai.

Buzzi +0,1%, pur colpita dal declassamento di Goldman Sachs ha azzerato le perdite. Da inizio anno Buzzi è salita in Borsa del 18,6%, contro un rialzo dell’indice FtseMib del 6,7%. Positive Finmeccanica +2,77% e Fiat Industrial +1,27%. Oggi sono attesi i dati della controllata americana Cnh. Inverte rotta anche Fiat che guadagna il 2,89%. Benetton vola in rialzo del 10% in attesa del cda che esaminerà i dati preliminari del 2011. Brilla ancora la stella di Ferragamo +4,38%. E’ prevista anche la riunione del consiglio dell’Enel +0,51% dedicato ai conti trimestrali. Bene anche Saras +4%, sostenuta dal miglioramento dei margini di raffinazione. In calo Impregilo che arretra del 2,26%: secondo vari rumors, dopo la pace tra i due gruppi, non sarà comunque rinnovato il patto tra Gavio e Benetton in Igli.

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