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Borsa, il rally delle banche salva Milano

Bper e Banco Bpm stelle del Ftse Mib mentre in Europa le chiusure sono contrastate e Wall Street punta sull’intesa tra Dem e Repubblicani – Clamoroso successo del social bond Sure alla prima emissione. E il Mef prepara un nuovo Btp Futura per i risparmiatori

Borsa, il rally delle banche salva Milano

Chiusura contrastata per le Borse europee: il rally delle banche favorisce Milano (+0,56%) e Madrid (+1%), dov’è maggiore il peso degli istituti di credito sul listino, ma non salva Francoforte (-0,95%) e Parigi (-0,27%). Anche Zurigo perde lo 0,6%, nonostante il balzo di Ubs (+2,65%), reduce da una trimestrale oltre le attese, con risultati che hanno stuzzicato l’appetito sul settore in tutto il continente. Piatta Londra +0,4%. Wall Street al momento è in rialzo e punta su un accordo politico fra democratici e repubblicani per il via libera al nuovo piano di aiuti per famiglie e imprese. Martedì sono ripresi i colloqui fra Nancy Pelosi e Steven Mnuchin e la democratica, speaker della Camera, è convinta che non ci siano alternative: o si chiude in giornata oppure gli aiuti arriveranno dopo le elezioni del 3 di novembre. L’ottimismo sostiene anche i titoli di Stato americani, che registrano prezzi in calo. Nell’azionario si mette in evidenza Procter & Gamble (+1,7%) dopo una trimestrale con vendite in crescita del 9%. In tempo di coronavirus gli acquisti di prodotti di pulizia sono cresciuti nei mesi scorsi del 30%, sia per l’igiene personale sia per la casa. Siamo tutti più malati, ma almeno più puliti.

Sul mercato valutario l’euro si apprezza contro il dollaro e riporta il cambio oltre la soglia di 1,18. Poco mosse le materie prime: il future Brent dicembre 2020 tratta a 42,6 dollari al barile; l’oro a 1909,69 dollari l’oncia.

Tornando in Piazza Affari, a dominare dall’alto il Ftse Mib è la Banca popolare dell’Emilia-Romagna, +9,75%%, fermata nel pomeriggio anche in asta di volatilità per eccesso di rialzo. L’istituto modenese ha toccato il fondo la settimana scorsa, con l’aumento di capitale per l’acquisto delle filiali da Intesa e ora, chiuso il capitolo dell’aumento, risale con i diritti che non quotano più a partire da oggi.

In pole position si colloca anche Banco Bpm, +3,08%, stella polare di una nuova stagione di aggregazioni nel settore, benché secondo il Sole 24 ore un’integrazione con Credit Agricole, ben vista dagli esperti, dovrebbe passare il vaglio del governo italiano grazie ai poteri speciali conferiti dal cosiddetto golden power. Fra le migliori dieci blue chip del giorno trova posto anche Unicredit, +2,32%, mentre fuori dal paniere principale recupera un po’ del terreno perduto (-13% nelle ultime quattro sedute) Banca Monte Paschi di Siena, +1,32%. Nel settore bancario intanto la paura della pandemia aumenta la tendenza al risparmio degli italiani. Secondo i dati dell’Abi la raccolta il mese scorso è cresciuta del 6,1% rispetto al settembre 2019 e gran parte dell’incremento arriva dai depositi bancari: 1.682 miliardi, +125 miliardi rispetto all’anno scorso.

Nel settore industriale, si mettono in evidenza Leonardo +3,34% e Pirelli +3,81%. Bene anche la moda con Moncler +3,13%. Fra i petroliferi si apprezza Tenaris +2,33%. Bene le utility con Hera, +2,11% e Snam +1,75%.

Le vendite affossano invece Atlantia, -3,17%, dopo due sedute in denaro (+9% nel complesso). Fonti stampa scrivono che l’offerta presentata da Cdp, con i fondi Macquarie e Blackstone, per l’88% di Aspi non contenga una valutazione della società autostradale e questo crei incertezza sull’esito dell’operazione. Nel dubbio si va quindi all’incasso. 

La seduta è particolarmente negativa per  Prysmian -1,64%; Fincobank -1,44%; Telecom -1,42%; Interpump -1,4%.

Stabile il mercato del debito. Sul secondario lo spread fra Btp 10 anni e Bund scende dell‘1,09% a 132 punti base, con un tasso del titolo italiano fermo a 0,71%.

Intanto sta per arrivare un nuovo Btp Futura, dedicato al retail. Lo annuncia il direttore generale del Mef, Alessandro Rivera, spiegando che cambia la scadenza, scendendo a otto anni dai dieci della prima emissione, ma non il premio messo in campo “per invogliare i risparmiatori”. Le caratteristiche del titolo saranno rese note il 6 novembre e la sottoscrizione sarà possibile fino al 13 novembre. Il premio per chi terrà Futura fino a scadenza potrà variare fra un minimo dell’1% e un massimo del 3%, in funzione del tasso di crescita del pil nominale italiano. Il Belpaese inoltre non teme la concorrenza Ue sul mercato del debito, nel giorno della prima emissione da parte di Bruxelles per la raccolta destinata ai prestiti Sure. “La Commissione Ue – sostiene Rivera – ha chiuso il primo collocamento di una stagione nuova che inizia con Sure e proseguirà con il Recovery fund”. L’asta di Bruxelles è stata “un successo rimarchevole” con ordini per 230 miliardi rispetto all’ammontare collocato di 17 miliardi.

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