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Borsa: frana Banco Popolare, giù le banche

Sotto la pressione della discesa delle banche, Piazza Affari è in netto ribasso a metà giornata, influenzata anche dalla diffidenza sui mercati emregenti – L’annuncio, venerdì sera, dell’aumento di capitale di 1,5 miliardi del Banco Popolare ha gettato un velo di diffidenza sulle popolari – Lo spread risale a quota 224 – Scende Enel, sale Telecom Italia

Borsa: frana Banco Popolare, giù le banche

LA FRANA DEL BANCO POPOLARE TRASCINA GIU’ LE BANCHE
MODESTO EFFETTO SAWIRIS SU TELECOM, AVANZA LUXOTTICA

Sotto la pressione della discesa delle banche, la Borsa di Milano è in netto ribasso con l’indice FtseMib che perde lo 0,94% a quota 19.181, peggiore performance fra le Borse europee.

Lo spread risale a quota 224 (212 quello spagnolo). Va meglio nel resto d’Europa, impermeabile al tracollo dei mercati asiatici ed alla frana della lira turca. Parigi arretra dello 0,34%, Francoforte -0,26%. Fanno peggio Londra -1,39% e Madrid -0,99%.

In Europa i titoli in maggior calo sono Tlc (Stoxx del settore -1,9%), petroliferi (-1,8%) e assicurazioni (-0,9%).

Il dollaro si indebolisce e l’euro sale a 1,370, da 1,367 di venerdì sera. Il clima di fiducia delle imprese tedesche ha raggiunto a gennaio un massimo da luglio 2011, segno che la maggiore economia europea è incamminata verso un vigoroso inizio d’anno dopo la modesta crescita del 2013.

L’annuncio a sorpresa, venerdì sera, dell’aumento di capitale di 1,5 miliardi del Banco Popolare ha gettato un velo di diffidenza su tutte le banche italiane e in particolare sulle banche popolari, oggetto di forti vendite. “L’aumento di capitale di Banco può innescare altri aumenti di capitale”, si legge nella nota di Equita. Gli analisti ritengono che la Popolare Emilia Romagna e il Credito Valtellinese lanceranno un piano di rafforzamento di capitale. Con 500 mln di euro e 300 mln di euro rispettivamente potrebbero avvicinarsi al 10% di Core Tier 1 ratio Basilea 3 . A questi vanno aggiunte le emergenze di Monte Paschi e Carige, oltre all’operazione Bpm.

Banco Popolare perde il 12,94% e trascina nel gorgo Pop.Emilia -803,%, Ubi-4,1% e Pop.Milano -5,3%. Andrea Bonomi, che con la sua Investindustrial aveva scommesso sul possibile rilancio di Pop.Milano, ha gettato la spugna e ha annunciato di avere venduto l’intera quota, pari all’8% del capitale.

Perdite pesanti anche per le banche maggiori. Unicredit -1,88%, Intesa-0,98%, Monte Paschi -3,78%, Mediobanca -2,04%.

Tornando a Piazza Affari segnaliamo i cali anche del risparmio gestito e delle assicurazioni: Generali-1,04%, UnipolSai-1,71%, Azimut-2,66%, Mediolanum-1,12%.

Rilevanti le perdite di Finmeccanica –2,67% e Ansaldo -2,05%, Arretra anche Fiat -0,3% Pirelli -0,49%.

Invariata Fiat, positiva Cnh Industrial +0,43%.

Pesa sul listino milanese la discesa di Enel -2%, che subisce gli effetti negativi della svalutazione dell’Argentina con tutto quello che ne consegue in termini di diffidenza degli investitori verso l’America Latina, dove il gruppo elettrico italiano ha importanti progetti di crescita.

Telecom Italia sale di un modesto +0,63% dopo le dichiarazioni dell’imprenditore egiziano Naguib Sawiris, che si dice pronto a investire (ma non dice quanto) nel gruppo italiano delle tlc.

StM sale dello 0,09% in attesa dei dati del quarto trimestre 2013 che saranno comunicati questa sera dopo la chiusura della Borsa.

Fra i titoli del lusso, corre in rialzo Luxottica+2,42%, promossa da Bank of America a Buy da Neutral. Forte ribasso di Yoox -4,31% .

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