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Borsa, Finmeccanica nel baratro per fusione Eads-Bae Systems

Il gruppo della difesa crolla a Piazza Affari dopo la conferma che due grandi concorrenti europee, Bae Systems e Eads, sono ormai prossime alla fusione – Mediobanca: l’operazione “renderebbe molto difficile per Finmeccanica ottenere commesse in Francia, Gran Bretagna e Germania” – Thales rimane l’ultimo possibile alleato su cui puntare.

Borsa, Finmeccanica nel baratro per fusione Eads-Bae Systems

Giornata di passione a Piazza Affari per il titolo di Finmeccanica, che all’inizio del pomeriggio lascia sul campo oltre quattro punti e mezzo, nettamente in coda al Ftse Mib. Le azioni del gruppo italiano scontano l’ondata di vendite che sta colpendo l’intero settore europeo della difesa. Ad innescare i ribassi è stata la notizia della prossima fusione fra Bae Systems e Eads: il gruppo inglese il gigante franco-tedesco produttore degli Airbus hanno confermato ieri che le trattative sono ormai in stato avanzato. Il colosso che nascerebbe dall’operazione avrebbe un giro d’affari da 94 miliardi di dollari, di gran lunga superiore a quello di Boeing (68,7 miliardi nel 2011) e di Lockheed Martin (46,5 miliardi). Eads e Bae Systems si spartirebbero il capitale in quote rispettivamente del 60 e del 40%. 

La reazione di Finmeccanica è affidata a una nota dai toni sereni: il negoziato per la fusione fra i due big “rappresenta un passo decisivo nel processo di consolidamento dell’industria della difesa a livello europeo – scrivono dalla società -; passo ancor più significativo, in termini geo-politici, considerando i due accordi bilaterali conclusi in tempi recenti tra Francia e Germania e tra Francia e Regno Unito”. 

Ma in uno scacchiere così rivoluzionato, quale sarà il nuovo ruolo di Finmeccanica? La società spiega di avere sia con Bae Systems sia con Eads “rapporti di partnership consolidati sul piano industriale, tecnologico e commerciale, che continueranno con il nuovo aggregato”.

Il mercato però è molto più scettico. In una nota, Mediobanca sottolinea che la fusione fra i due grandi concorrenti avrà conseguenze negative soprattutto per il gruppo italiano. Le campanelle d’allarme sono almeno tre. Innanzitutto, questa mossa “è il segnale di una situazione drammatica rispetto alle attese sui budget per la difesa dei prossimi anni”. In secondo luogo, scrivono ancora da Piazzetta Cuccia, la fusione “renderebbe molto difficile per Finmeccanica ottenere commesse in Francia, Gran Bretagna e Germania”. Infine, “in termini di possibili M&A (“Mergers and Acquisitions”, ndr), a Finmeccanica resterebbe la sola opzione di Thales“, l’ultimo dei grandi gruppi europei.

In un’eventuale operazione con gruppi americani, invece, “si tratterebbe di una cessione da parte del governo italiano (improbabile) più che di una fusione tra pari”, conclude lo studio. Mediobanca copre il titolo Finmeccanica con “neutral” e target a 4 euro, mentre SocGen ha tagliato il rating da “hold” a “sell”.

Non solo gli investitori guardano al futuro con apprensione. Secondo l’ex numero uno del gruppo italiano, Pier Francesco Guarguaglini, la società “dovrà cercare di reagire in qualche modo, o guardando a chi sta subendo allo stesso modo un colpo da questa operazione, o aprendo un discorso con loro”. E ancora una volta l’unica alleata plausibile per rispondere alla fusione Bae Systems-Eads sembra la francese Thales, leader nell’elettronica per la difesa, entrata nel mirino di Finmeccanica proprio ai tempi di Guarguaglini.

Il gruppo per il momento si aggrappa alla speranza che l’incubo non diventi mai realtà. Un auspicio alimentato dal governo di Berlino, che ha forti riserve sulla maxi aggregazione, stando a quanto riporta l’agenzia tedesca Dpa. “E’ discutibile se la struttura profilata possa essere accettata”, dicono fonti del Bundestag.

Intanto Finmeccanica può consolarsi sul fronte dei contratti. Atr, la joint venture paritetica tra la controllata Alenia Aermacchi e Eads, ha ottenuto dalla compagnia aerea austriaca InterSky una commessa per due Atr 72-600, del valore di circa 47 milioni di dollari. Una notizia positiva, ma ai mercati oggi non interessa. 

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