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Borsa, fine settimana da brivido. Tensione spread e banche giù

Milano è la piazza peggiore in Europa sotto i 19.000 punti e la preoccupazione degli investitori si diffonde anche agli altri listini, già condizionati dai cali di Wall Street e del Pil cinese – Tonfo generalizzato per i titoli finanziari. Rotola Ovs. In controtendenza spicca Ferrari, bene Saipem. Tra i pochi positivi anche Recordati e Luxottica

Borsa, fine settimana da brivido. Tensione spread e banche giù

Finale di settimana da incubo per la Borsa italiana. Sale lo spread, Piazza Affari accelera al ribasso dopo un tentativo iniziale di tenuta. L’indice di Milano attorno alle 12 e 40 segnala un calo dell’1,2% dopo aver infranto al ribasso il muro dei 19mila punti (ultimi prezzi a 18.700).

La preoccupazione si diffonde agli altri listini, già condizionati dal calo di Wall Street e dalla frenata del Pil cinese: Francoforte perde lo 0,8%, Madrid -1,3% abbondante, Parigi -1,1%. In equilibrio Londra.

Esplode lo spread che percorre quasi 20 punti base dalla precedente chiusura, spingendosi fino a 342 da 325 di ieri sera, già record da cinque anni a questa parte.  Il dato italiano contagia il resto di Eurolandia anche se a fine mattinata ripiega su 330.

Da due giorni anche la Spagna appare in allargamento in termini di spread contro la Germania. Il differenziale Spagna-Germania sul tratto decennale si è spinto fino a 142 punti base, ai massimi da aprile 2017, da 132. Lo spread Portogallo-Germania si è spinto fino a 173 punti base, massimi dallo scorso maggio, da una chiusura a 162.

Il tasso del decennale è arrivato a toccare 3,81%, i massimi dall’inizio di febbraio 2014. Il cds sull’Italia, il derivato che calcola il rischio default, è schizzato a 290 punti. La presentazione della legge di bilancio sta aprendo delle crepe nel governo e non trova consensi in Europa.

Nel mese di agosto gli investitori esteri hanno realizzato vendite nette di titoli di Stato italiani per 17,4 miliardi di euro. Nel caso di una doppia retrocessione del rating italiano, l’indice Russell metterebbe automaticamente in vendita 100 miliardi di Btp.

Il titolo migliore è Ferrari: +1,55% in recupero a 101,65 euro.

Il tonfo generale delle banche caratterizza il listino italiano.  L’indice di settore perde il 4%. La frana è guidata da Ubi -6,4%, segue a ruota Banco Bpm -5,7%. Unicredit –4,7%.

Sale Saipem (+1,40%) in scia alla tenuta del prezzo del greggio. Tenaris +0,71%, Eni +0,11%. Tra i pochi titoli positivi anche Recordati (+0,57%) e Luxottica (+0,39%).

In forte ribasso Leonardo (-5,12%) e Pirelli (-4,69). Fiat Chrysler -2,95%. Dopo l’avvio positivo scende Stm (-2,60%).

Salini Impregilo (-1,5%) ha vinto un contratto da 718,8 milioni euro per ulteriore tratto Grand Paris Express, si aggiudica realizzazione lotto 2, incluso lo scavo 11,1 km di tunnel e costruzione di 4 stazioni.

Astaldi-1,5%: il presidente della giapponese Ihi Tamotsu Saito ha dichiarato che i colloqui con Astaldi continuano.

Rotola Ovs (-6,1%).

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