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Borsa, faro su Telecom. Mps in rialzo. Dopo Fed, euro giù

Positive le piazze europee, spinte dalla discesa della moneta unica nei confronti del dollaro: toccato il minimo dal 2014. A Milano, la speculazione prende una pausa su Mediaset molto volatile e gli acquisti si spostano su Telecom Italia. Prosegue il rimbalzo delle banche mentre Siena attende dalla Consob il via libera per la conversione bond

Al contrario di Wall Street le borse europee hanno accolto con un rialzo le decisioni della Federal Reserve. La spiegazione è semplice: l’aumento dei tassi Ua ha spinto all’insù il dollaro sull’euro che precipita ai minimi dal marzo 2015 a quota 1,048, con evidente vantaggio per gli esportatori. All’aumento previsto del costo del denaro, si è aggiunta, a sorpresa, l’indicazione di tre ulteriori rialzi nel 2017.

A Milano l’FtseMib guadagna lo 0,8% sostenuto dai titoli finanziari. Francoforte +0,7% e Parigi +0,6%.

Il rendimento del Btp a 10 anni è risalito a 1,85% da 1,79% di ieri sera. Ma lo spread scende ancora, siamo a quota 147 punti base. Vendite anche sul Bund tedesco, con il decennale a +0,37% da +0,30% di ieri.

Il petrolio torna a risalire, il Brent è in rialzo dello 0,8% a 54,4 dollari, dopo aver perso ieri il 3,2%. Frena Saipem -0,7%: Citigroup ha abbassato la raccomandazione a Neutral da Buy. Eni sale dello 0,1%, Tenaris -0,4%. 

Assai volatile Mediaset: dopo aver perso fino al 7%, il titolo registra nel primissimo pomeriggio un calo dell’1,5%. Tra le varie ipotesi sembra allo studio un aumento di capitale da destinare a Mediaset Premium, ma anche a frenare la scalata di Vivendi, arrivata in tre giorni al 20% del capitale. Mediobanca e Ubs hanno abbassato la raccomandazione a Neutral da Buy.

Sale Telecom Italia +3,2% sempre su ipotesi speculative legate alle future mosse di Vivendi. 

In evidenza MontePaschi +4,3%: prosegue oggi a Siena il Cda da cui dovrebbe emergere il futuro dell’operazione di mercato con cui la banca sta cercando di evitare un salvataggio pubblico. 

Rimbalza Unicredit +2,6%, Intesa +1,1%, Banco Popolare +5,1%. Bene Banca Pop. Emilia +2,5%: il mercato apprezza la decisione della banca di non comprare CariFe, come annunciato dall’a.d. Alessandro Vandelli. 

Positive le assicurazioni: Generali +1,3%, Unipol +1,9%. 

I buoni risultati di vendita a novembre spingono Fiat Chrysler +1,3%: a novembre le vendite di auto in Europa sono cresciute nel 5,6%, quelle del gruppo Fca sono aumentate del 10,1%. La quota di mercato è al 6,3%. Cnh Industrial +0,8%: scatto a novembre per il mercato italiano dei veicoli industriali superiori alle 3,5 tonnellate, che registra un aumento del 105% rispetto a novembre 2015. Ferrari +1,5%.

Tra gli industriali bene anche Leonardo +1%: l’ex Finmeccanica ha firmato con la società cinese Sino-US Intercontinental Helicopter Investment un contratto per trenta elicotteri che comprende i modelli AgustaWestland AW139 e AW169.

Buzzi sale del 2,8%, Recordati +2%.

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